Quattro persone sugli spalti, tre addetti ai lavori e un solo, impavido tifoso. Tutti con l’ombrello in mano per ripararsi dalla nevicata che incombeva su Genova e che aveva imbiancato il terreno di gioco e gli spalti del “Signorini”. Un grado percepito e la sensazione, poi smentita dai fatti, che il primo allenamento della settimana non si sarebbe svolto sul terreno di gioco del “Signorini” investito con delicatezza dai fiocchi di neve.

Ma Prandelli e i suoi giocatori, dopo la riunione tecnica per rivedere gli errori di Genoa-Milan, hanno fatto capolino in campo mostrandosi in 25 effettivi, compresi i tre Primavera Rovella, Cleonise e Candela. Assente Biraschi, ma niente allarmismi: ha lavorata a parte seguendo un programma differenziato in palestra. Lui, come altri compagni con tante partite nelle gambe da inizio stagione, hanno lavorato e lavoreranno nei prossimi giorni in palestra seguendo percorsi personalizzati. Gli assenti di vecchia data rimangono invece tre: Mazzitelli, Sandro e Hiljemark, operatosi all’anca in Svezia e fuori sino al termine della stagione.

L’allenamento si è diviso tra riscaldamento e partitelle a campo ridotto sui 70 metri. Presente ancora Lisandro Lopez, per il quale pende la rescissione contrattuale che dividerà le strade portoghese e de Genoa. Il centrale argentino, sino all’ultimo messosi a disposizione, è diretto ora in Sudamerica. Domani si proseguirà con una doppia seduta a porte chiuse con pranzo annesso all’interno della Club House di Villa Rostan.

Nella foto, l’unico e impavido tifoso ad aver affrontato le intemperie e avere assistito l’intero allenamento della formazione rossoblu a Pegli