Sole e stadio pieno a San Pietroburgo, dove alle ore 14 sono di scena Brasile e Costa Rica. La Seleccao per vincere e convincere dopo pareggio e polemiche con la Svizzera, i Ticos per migliorare la loro classifica dopo la sconfitta all’esordio contro la Serbia.

Scongiurato il pericolo che Neymar possa non essere della partita: farà infatti parte dell’undici titolare. Problemi fisici piuttosto per Danilo, terzino sinistro del Brasile, costretto a lasciare il posto a Fagner, esterno basso del Corinthians. In campo Casemiro, unico diffidato brasiliano.

L’ultima vittoria costaricense sulla nazionale brasiliana, come riporta FootStats, risale al 10 marzo 1960. Poi soltanto sconfitte per i Ticos, che oggi sono chiamati a tutti i costi a trovare la via dei tre punti per potersi giocare ancora qualche possibilità di qualificazione agli ottavi. Si tratta del terzo incontro tra Brasile e Costa Rica in una Coppa del Mondo.


LA PARTITA

La Costa Rica, rispetto alla prima gara contro la Serbia, risparmia Calvo (diffidato, ndr) e lo rileva con Oviedo. In campo invece Guzman, altro giocatore su cui grava la paura della squalifica. Per il resto non cambia pressoché nulla, neppure il modulo che rimane un 5-4-1 con Ureña unica punta. Il Brasile promuove capitano Thiago Silva.

Il primo tempo è estremamente equilibrato perché il Costa Rica è abituato a difendersi strenuamente, il Brasile ad attaccare. Le offensive della Seleccao non creano per mai problemi a Keylor Navas, chiamato soltanto ad un’uscita su Neymar. Per il resto la più grande occasione matura a favore della nazionale costaricense quando Gamboa sfugge a Marcelo e ribadisce a rimorchio per Borges, centrocampista del Celta Vigo, la cui conclusione di destro finirà larga.


Ma se la prima frazione non è entusiasmante, il secondo tempo prova subito a far svoltare l’inerzia della gara. Il professore Tite cambia Willian con Douglas Costa e le prime, vere occasioni per passare in vantaggio non mancano alla formazione brasiliana. Clamoroso, al 49′ di gioco, il double fallito da Gabriel Jesus (traversa) e Coutinho con la complicità di Keylor Navas.

Dopo un’ora di gara ad una formazione davvero offensiva. Tolto un centrocampista, Paulinho, per inserire Firmino, con Coutinho che si abbassa a fianco di Casemiro. Le sortite offensive della Seleccao continuano ma manca la precisione quando si arriva negli ultimi metri, come testimonia anche una conclusione da posizione centrale – e con tutto lo specchio disponibile – da parte di Neymar. Siamo al 75′ e il pallone sfila alla sinistra dell’estremo difensore avversario.


Poi, al 77′ di gioco, l’episodio che più farà discutere. Il Brasile imbastisce una buona trama di gioco, penetra in area dove il pallone viene intercettato da Neymar. Appena Neymar del PSG sente che Duarte gli appoggia una mano sulla pancia nel tentativo di strattonarlo si lascia cadere a terra. Per il fischietto olandese Kujpers, assai vicino all’azione, è rigore. Al VAR tuttavia la trattenuta e la concessione del rigore sembrano un po’ troppo generosi e appariranno tali anche all’arbitro olandese una volta rivista la dinamica al mini-schermo. Il penalty verrà dunque negato, nessuna sanzione per Neymar (che a quel punto avrebbe simulato, ndr).

Da quel momento in poi, una volta persi un paio di minuti, la partita diventa sempre più nervosa. Se prima non c’erano stati ammoniti, nell’arco di un paio di minuti ve ne saranno tre, fra cui Neymar e Coutinho per proteste. Ma proprio quest’ultimo alleggerirà il peso delle polemiche andando a raccogliere in mezzo all’area una sponda di testa di Firmino e spedendo il pallone in rete di punta, con rabbia. Brasile in vantaggio al primo minuto di recupero. 

Al triplice fischio, anticipato a recupero ormai inoltrato dal raddoppio di Neymar su assist di Douglas Costa, è festa verdeoro. Tite vince la partita non solo con la grande qualità del Brasile ma anche coi cambi, specialmente spostando Coutinho lontano dalla marcatura dei difensori costaricensi e dando loro una serie di grattacapi in più come Douglas Costa e Firmino. Si arrende il Costa Rica, difensivamente arcigno quanto offensivamente leggero, che abbandona così il Mondiale con un turno di anticipo dopo le buonissime indicazione dell’ultima Coppa del Mondo brasiliana.


IL TABELLINO 

BRASILE (4-2-3-1): Alisson; Fagner, Miranda, Thiago Silva, Marcelo; Paulinho (68′ Firmino), Casemiro; Willian (46′ Douglas Costa), Neymar, Coutinho; Gabriel Jesus (90+3′ Fernandinho). A disposizione: Ederson, Danilo, Cassio, Fagner, Filipe Luis, Pedro Geromel, Marquinhos, Douglas Costa, Firmino, Renato Augusto, Fernandinho, Taison. Allenatore: Tite;

COSTA RICA (5-4-1): Keylor Navas; Gamboa (75′ Calvo), Acosta, Gonzalez, Duarte, Oviedo; Venegas, Guzman (83′ Tejeda), Borges, Ruiz; Ureña. A disposizione: Smith, Bolaños, Calvo, Colindres, Campbell, Wallace, Azofeifa, Tejeda, Pemberton, Waston, Gutierrez, Moreira. Allenatore: Oscar Ramirez;

RETI: 90’+3 Coutinho, 90’+6′ Neymar

AMMONIZIONI: Neymar (B), Coutinho (B), Acosta (C)

ESPULSIONI: nessuna

ARBITRO: Bjorn Kujpers (Olanda)


LA CLASSIFICA DEL GIRONE

  1. Brasile 4 [3:1]
  2. Serbia 3 [1:0]
  3. Svizzera 1 [1:1]
  4. Costa Rica 0 [0:3]

GLI HIGHLIGHTS


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