Dopo le brevi dichiarazioni a Sky Sport, mister Gilardino è intervenuto anche in conferenza stampa commentando il successo contro il Benevento.

Una vittoria arrivata nei minuiti che certifica un predominio, almeno nel primo tempo. Avete anche rischiato di sprecarla questa ottima prestazione di squadra

“Analisi perfetta. Credo che nel primo tempo abbiamo creato i presupposti per vincere la gara, lavorando bene in costruzione da dietro  e superando la pressione del Benevento con uno o due tocchi creando situazioni pericolose, tra cui il gol di Coda con un’azione ben fatta. In altre situazioni potevamo essere più concreti perché le partite non sono mai finite. È quello che ho detto anche ai ragazzi a fine primo tempo, di rimanere dentro la gara. Nella ripresa siamo stati un pochino più attendisti, soprattutto nella prima parte, perché il Benevento ha alzato forte la pressione. Abbiamo mantenuto equilibrio, sapendo soffrire, e alla fine è arrivato un grande gol di George, a testimonianza che tutti sono dentro al progetto, sia chi parte dall’inizio sia chi parte dalla panchina”. 

foto TanoPress

Si aspettava un Benevento con questo assetto tattico? Lo ha cambiato in funzione dell’avversario?

“Ho cambiato, ma perché ho sempre detto che questa squadra può essere flessibile sotto l’aspetto tattico. Sia che si giochi a tre, a quattro, si può giocare a tre e impostare a quattro. La squadra è sempre stata disponibile all’adattamento all’interno della gara. Sapevamo che il Benevento poteva giocare sia a quattro che in un altro modulo, ma eravamo pronti in entrambi i casi. Siamo stati bravi a sfruttare gli spazi che ci hanno lasciato nel primo tempo, soprattutto tra le linee, con Gudmundsson, con la qualità di palleggio di Badelj, con Aramu e la profondità di Massimo. Sono stati bravi Criscito e Sabelli sulle fasce laterali, dove hanno creato scompiglio. Nella ripresa è stato un altro tipo di partita”.

Coda è stato decisivo. Ha detto che vorrebbe più spazio e visto che il Benevento sarebbe interessato a lui, come vede la situazione? 

“È un giocatore del Genoa e ce lo teniamo ben stretto. Ha segnato la scorsa partita, ha segnato oggi: è importante per noi. E come lo è lui lo sono tutti gli altri del reparto offensivo. Lo abbiamo visto oggi: è entrato Puscas e ha risolto la partita. Sono tutti giocatori che possono e devono essere decisivi”. 

Che consigli darebbe al suo amico Fabio Cannavaro?

“Non ne ho, nel senso che Fabio è un ragazzo talmente esperto e intelligente che saprà trovare la chiave giusta per la sua squadra. Ne sono sicuro e convinto”.

Che Benevento ha trovato?

“Non è mai semplice giocare con un’atmosfera del genere, soprattutto per squadre e giocatori. Non è facile rischiare qualche giocata. Poi negli ultimi anni il Benevento non si è trovato a lottare in queste situazioni. Ci vogliono pazienza e grande equilibrio, quelli che hanno Cannavaro e lo staff: si toglieranno da questa situazione”. 

La squadra non si arrende mai. Quanto c’è del suo allenatore in questa caratteristica?

“È merito della squadra, dei ragazzi, del lavoro quotidiano e della voglia di crederci sempre, soffrendo quando c’è da soffrire. Ma nei momenti in cui si deve essere decisivo i in questa fase la squadra sta rispondendo alla grande. E grande merito è dei ragazzi. Noi cerchiamo di metterla nelle condizioni migliori per affrontare gli altri, sia come caratteristiche tecniche sia come spirito, che deve essere sempre di voglia di vincere e sacrificarsi”. 

Chiude una domanda su Vogliacco: “È un giocatore diverso da quelli che ho nel reparto difensivo. È tecnico, ha qualità nel palleggio, vede spazi e giocate. Anche oggi è stata una partita importante da parte sua. Sia a partita in corso sia dall’inizio mi dà scelte e opportunità. E un altro attestato lo vorrei fare per Ilsanker: nell’ultimo mese ha giocato poco o niente, ma oggi ha fatto una ottima partita come tutto il reparto difensivo. Giusto premiarlo con queste parole”.


Genoa, Gilardino a Sky Sport: “Vittoria molto importante. Dovevamo essere più concreti”