Quando c’è il richiamo di una società così importante e gloriosa è sempre motivo di soddisfazione“. Esordisce così nella sua prima intervista ai nostri microfoni il nuovo allenatore del Genoa Women, Antonio Filippini, che questa mattina ha affrontato in amichevole l’Inter Primavera per iniziare a conoscere da vicino le sue giocatrici. “Ho accettato di venire in questo ambiente perché c’è voglia di crescere sotto tutti i punti di vista – prosegue Filippini – è una sfida bella e affascinante, da vincere, perché la classifica è quella che è, ma cercheremo in tutti i modi di salvare la categoria”. 

Già la settimana scorsa ha dichiarato che ha trovato una squadra pronta sia dal Puno di vista fisico, che del gruppo, merito anche del lavoro del precedente tecnico

“Devo fare i miei complimenti all’allenatore precedente. Ho trovato ragazze con grande spirito e buoni concetti, anche per questo i nuovi acquisti si integreranno molto più facilmente perché la squadra è stata allenata bene. Cercherò di conoscere il più velocemente possibile il campionato per far sì di raggiungere l’obiettivo che tutti ci auguriamo”. 

Dal mercato sono arrivati innesti a ripetizione. L’ultima è stata Bloch, oggi in gol e autrice di un assist. Ma abbiamo anche già visto Ygfeldt e Hellström. Manca solo Fabiana Costi ancora da vedere. Come si stanno integrando?

“Ho trovato un gruppo che ha cercato di metterle al meglio possibile dentro la squadra, anche parlando inglese. Abbiamo preferito fare acquisti veloci e importanti per far sì di lavorare il più velocemente possibile perché il campionato è già alle porte e abbiamo cercato di raggiungere questo obiettivo di inserimento”. 

Lei col Genoa Women, Agostini in Primavera, Gilardino confermato in Prima Squadra. Tre giocatori che hanno giocato in Serie A negli stessi anni, che si conoscevano da giocatori. Tutti tecnici giovani che vogliono percorrere una strada da allenatori

Gilardino l’ho anche incontrato in sede. Mio fratello (Emanuele, ndr) ci ha giocato a Parma insieme e lo conoscevo. Agostini lo conoscevo da avversario: lui giocava a sinistra, io a destra e quindi l’ho incontrato parecchie volte. Più che crescere noi, dobbiamo crescere assieme ai ragazzi o alle ragazze che alleniamo. Facciamo parte di un contesto che vuole crescere. La nostra crescita sarà una crescita per tutto il movimento ed è la cosa fondamentale. Parlando di prime squadre, di Gilardino o me, la classifica deve essere la ciliegina sulla torta. Agostini ha un compito diverso, quello di fare crescere i giovani e farli arrivare in Prima Squadra”. 


Genoa Women, primo test amichevole per Filippini. Finisce 6-0 con l’Inter Primavera