Dopo 4 punti in 2 partite, ora per Gilardino c’è il Frosinone. Che gara sarà per il Genoa?

Quella di oggi sarà per il Genoa la partita giusta per dimostrare di avere superato le difficoltà sorte prima del cambio di allenatore, e che il “traghettatore” Gilardino è riuscito ad entrare in perfetta sintonia con i  grandi così come ha fatto con i ragazzi della squadra Primavera. Nelle due partite con il Gila in panchina il Genoa ha ottenuto 4 punti, non ha subito gol e in qualche occasione si sono anche viste buone trame di  gioco.  Avendo visto molte volte Gilardino lavorare sul campo con i virgulti  rossoblu posso dire con certezza che è tecnico capace, preparato, scrupoloso e di un umiltà a volte persino disarmante e penso che abbia le idee molto chiare su che genere di partita il Genoa debba fare per mettere  in difficoltà il forte e capoclassifica Frosinone. Avendo visto molte volte Gilardino lavorare sul campo con i virgulti rossoblu posso dire con certezza che è tecnico capace, preparato,  scrupoloso e di un’umiltà a volte persino disarmante e penso che abbia le  idee molto chiare su che genere di partita il Genoa debba fare per mettere in difficoltà il forte e capoclassifica Frosinone”.

Come gioca il Frosinone?

“I gialloblu guidano la classifica di serie B meritatamente in virtù di un  calcio brioso ed armonico dove nulla è lasciato al caso. L’allenatore è Grosso, anche lui come il nostro mister campione del mondo nel 2006 con l’Italia di Lippi, la sua squadra scende in campo con il 4-3-3 e cerca spesso  di creare la superiorità numerica sulle fasce laterali. Nella sua rosa  annovera molti elementi di qualità: Mulattieri, l’ex Sampirisi, Garritano, Lucioni, Caso e Rhoden i più in vista. Altra caratteristica della squadra ciociara è quella di tenere la linea
difensiva molto alta”.

Quanto può essere importante vincere questa sera?

“Per il Genoa sarebbe importantissimo vincere stasera per dare una continuità di risultati, per dare un segnale importante alle altre squadre, per dare una maggiore convinzione ai giocatori rossoblu che il lavoro tecnico tattico fatto dal nuovo mister in questi giorni è quello giusto per la conquista della Serie A”

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Mario Ponti
Sono nato a Genova il 10 gennaio 1964. Ho fatto tutto il settore giovanile nel Genoa: 3 anni di primavera, esordio in serie A in Genoa -Napoli nel 1983. Poi esperienze nel Carbonia, Omegna, Casale e Mondovì in Serie C2; poi Dilettante in squadre della provincia di Genova. Un grave infortunio al ginocchio destro mi ha condizionato per tutta la carriera. Quattro operazioni. Una volta terminato di giocare ho iniziato a fare l’allenatore, prima nelle giovanili rossoblu e successivamente per 10 stagioni sulle panchine di Arenzano (il mio paese d’origine), Cogoleto, Lagaccio, Molassana e Pegliese. Infine, la sclerosi multipla è avanzata e ho dovuto abbandonare la panchina motivo per cui ho fatto per tre anni il direttore sportivo. Ora voglio fare solo lo spettatore e il tifoso. Nel 2014 la T.O mi ha premiato come tifoso rossoblu dell’anno, cosa di cui vado molto, molto orgoglioso.