Ci piace pensare, come redazione, che nelle lacrime di Andrei Ionut Radu ieri al “Dino Manuzzi” dopo una partita da protagonista, con parate decisive a difendere il 4-2 della sua Romania contro l’Inghilterra con reti di Puscas, Hagi e Florinel Coman (2), ci sia anche un po’ di rossoblu.

Un po’ della preparazione di tutta una stagione condotta al fianco di Alessio Scarpi e Silvano Raggio Garibaldi, sotto l’ala di un portiere d’esperienza che è diventato presto una sorta di allenatore in seconda come Federico Marchetti.

Un po’ della crescita che, per stessa ammissione del portiere romeno, è avvenuta sotto la Lanterna dopo una stagione dove rapidamente ha trovato i guanti da titolare, affrontando un campionato che si è rivelato tutt’altro che facile. Ci sono stati gli errori, c’è stata la freddezza di lasciarseli subito alle spalle e chiudere il campionato con una carovana di interventi decisivi, primo fra tutti quello su Fazio in Genoa-Roma.

Il video che nelle ultime ore è circolato sui social network è emblematico, così come lo sono le parole dello stesso Radu affidate ad Instagram. “Di fronte a me ci sono i miei compagni, dietro di loro ci sono io. Quando entriamo in campo, non abbiamo paura di nessuno. Ma soprattutto, dietro di me ci siete voi, milioni di rumeni! Lo sappiamo tutti! Vi sentiamo e ci date forza quando è difficile per noi. Soffrite e combattete per noi! Siete il massimo, insieme siamo inarrestabili! Insieme possiamo fare la storia: dove le gambe non arrivano, arriva il cuore!“. 

Il portiere, in procinto di essere riscattato dal’Inter, potrebbe nuovamente essere girato in prestito al club rossoblu, come anche confermato dalla rassegna stampa di questa mattina. Nel Genoa Radu ha già fatto sapere di continuare volentieri, ribadendolo in più di un’intervista durante la stagione passata. Intanto si gode il primato nel Girone C con la sua nazionale, della quale è peraltro capitano, e si appresta ad affrontare la Francia nell’ultima sfida del girone. In palio la qualificazione alle semifinali e l’ansia, specialmente per Italia, Spagna e Danimarca, che tra le due nazionali (Romania e Francia, ndr) possa bastare un pareggio per garantirsi a vicenda l’accesso al turno successivo: l’una come capolista, l’altra come migliore seconda con 7 punti conquistati.