Non sarà stato il derby più bello di sempre sotto la Madonnina, ma certamente uno dei più seguiti in termini di pubblico a “San Siro” e uno dei più importanti, perché strettamente legato non soltanto al pareggio della Juventus contro il Genoa (che mantiene il nono posto), ma pure alle vittorie di Napoli e Lazio. Chi avesse vinto fra Milan e Inter avrebbe infatti avuto modo di fare un importante balzo in avanti, in particolare i nerazzurri.

L’importanza della gara rilette il tatticismo in campo, che azzera per larghi tratti della partita lo spettacolo. Il Milan gestisce meglio il pallone nella prima frazione senza di fatto mai palleggiare o colpire nell’area nerazzurra (solo 4 passaggi). L’Inter preferisce pressare alto e attendere il momento giusto per andare a creare impicci al Diavolo, che soffre quando il gioco avversario si sviluppa sugli esterni.

Il VAR (Irrati), annulla nel primo tempo due reti irregolari a Icardi prima, a Musacchio poi. Sembrerebbe esserci parità anche nelle scelte arbitrali oltre che nel risultato, che fino al 92′ è di 0-0. Ma quando tutto sembra finito, a difesa schierata e con un cross pregevole che poteva apparire assai meno pericoloso, Vecino imbecca Icardi a centro area. L’attaccante argentino spunta in mezzo ai centrali rossoneri, sino a quel momento autori di una buonissima prestazione, e di testa scarica alle spalle di Donnarumma, un po’ incerto nell’uscita ma senz’altro non colpevole su un gol che Icardi difficilmente avrebbe sbagliato.

Alla fine l’Inter porta a casa una gara che, ai punti, sembra essersi incanalata dalla parte giusta, considerato anche il palo di De Vrij nel primo tempo. Gattuso paga una serie di errori individuali in fase difensiva proprio a sessanta secondi dalla fine e non riesce a recuperare una gara che, se pareggiata, non avrebbe fatto storcere il naso a nessuno. Da segnalare che Nainggolan e Perisic sono usciti per infortunio, rispettivamente per un problema alla caviglia sinistra e uno alla coscia destra.

LA CLASSIFICA AL TERMINE DELLE GARE DELLA DOMENICA