Ritorna il campionato di Serie A dopo la sosta per le Nazionali e lo fa in grande stile, con l’appuntamento dell’Allianz Stadium (ore 18) che attende il Genoa di mister Juric, tornato in panchina dopo l’esonero di Ballardini. Come accadde lo scorso 22 gennaio, il Grifone trova lo stadio della Juventus privo del sostegno della curva Sud, squalificata per due giornate per cori di discriminazione razziale e territoriale (oltre che per una serie di invettive contro Koulibaly del Napoli, ndr).

Il Genoa ritrova la capolista Juventus, questa volta con un grande ex come Perin tra le proprie file, in un calendario “dejavù” che promette oggi, come lo faceva già nel mese di gennaio, la trasferta torinese e successivamente l’appuntamento casalingo contro l’Udinese. Per il Genoa, il confronto in casa bianconera non sorride ormai da anni, ma nello spogliatoio c’è la convinzione di poter fare una partita che possa mettere in difficoltà la “migliore Juventus degli ultimi anni“.


LE FORMAZIONI UFFICIALI

Juventus-Genoa: le formazioni ufficiali


NOTIZIARIO 

Temperatura di 25 gradi all’Allianz Stadium, Alpi oscurate da una cappa evidente di foschia. Clima tutt’altro che autunnale sotto la Mole per una sfida di fine ottobre. Ad arbitrare sarà La Penna della sezione di Roma 1. La curva Sud bianconera, chiusa per due giornate, ospiterà oggi diverse ragazzi delle scuole calcio regionali e non solamente juventine. Ad un quarto d’ora dal fischio iniziale Cristiano Ronaldo premiato come miglior giocatore bianconero del mese di settembre.


PRIMO TEMPO

Mister Juric torna ad affrontare la Juventus da allenatore, in casa della Vecchia Signora. La cornice di pubblico non è da tutto esaurito. Moltissimi bambini presenti con le famiglie e le scuole calcio. Il settore destinato ai tifosi rossoblu si è progressivamente riempito. “Tranvieri instabili” uno degli striscioni presenti.

Juric si gioca la carta Romero al centro della difesa, con l’incombenza di marcare Cristiano Ronaldo. Vince un po’ a sorpresa il ballottaggio con Gunter e Lisandro Lopez. Allegri opta per Cuadrado esterno destro d’attacco, con Mandzukic largo a sinistra (solo inizialmente) e Ronaldo punta centrale. Alex Sandro preferito ad Alex Sandro.

Partita la gara. Il Genoa di Juric è chiaro nel proprio smetto: un 3-5-2 che diventa 5-3-2 in fase difensiva con Lazovic a sinistra e Pereira a destra bassi sulla linea dei difensori. Partita giocata in questi primi minuti a viso aperto, senza risparmiarsi. Già una buona chiusura di Romero su Ronaldo su passaggio in orizzontale di Criscito che rischiava di tradursi in un errore grave al 2′ di gioco.

A presentarsi con maggiore frequenza dalle parti dell’area di rigore avversaria è il Genoa, che manovra con Romulo assai largo a destra pronto a fare spazio alle sovrapposizioni di Pereira. Matuidi marcato ad uomo da Romulo, suo corrispettivo come mezzala nella formazione rossoblu.

Al minuto 9′ cartellino giallo per Romero, che ha rischiato l’anticipo su Ronaldo colpendo un po’ il pallone, un po’ l’avversario. La Penna è particolarmente fiscale e lo punisce con l’ammonizione. Al decimo prima conclusione verso la porta di Radu da parte di Ronaldo: comoda la presa dell’estremo difensore rossoblu. Presi sul tempo Romero e Criscito.

Allegri ha scambiato di posizione Ronaldo e Mandzukic, che si scambiano da punta centrale ad esterno sinistro d’attacco. Al 12′ c’è un fallo di Benatia su Piatek non rilevato dal fischietto romano. Al 13′ palo di Cristiano Ronaldo che colpisce di testa su cross di Cuadrado dalla destra: sul rimpallo tenta di colpire a porta sguarnita ma spedisce alto sulla traversa. Passato ormai un quarto d’ora di partita.

Al 18′ duplice errore del Genoa. Pereira si fa strappare il pallone sulla sinistra andando in scivolata su Cancelo, che calcia e trova la deviazione di Sandro. Una deviazione che induce Radu ad uscire, ma quando potrebbe farla sua la smanaccia facendola rimpallare addosso a Piatek, servendo di fatto l’assist a Ronaldo che insacca a porta vuota. Errore grave di Radu, che ha fatto seguito a quello di Pedro Pereira. Juventus avanti.

La partita si fa dura. Pjanic resta a terra un minuto abbondante intorno al 19esimo, Bessa scalcia Cuadrado a centrocampo due minuti più tardi. In generale, è la Juventus a giostrare e manovrare. Radu si riscatta in parte chiudendo lo specchio a Ronaldo al 23′ chiudendo lo specchio al destro ad incrociare di Ronaldo da centro area.

Al 27′ ci prova Kouamè con un destro velleitario dai 35 metri: pallone in curva. Il tifo rossoblù intanto la fa da padrone allo Stadium. Al 29esimo cartellino giallo anche per il bianconero Benatia per entrata da dietro su Piatek. Il difensore marocchino aveva già precedentemente colpito in maniera fallosa Kouamè e Piatek, senza essere richiamato.

Al 33′ Juventus che potrebbe usufruire di una punizione dalla sinistra, ma la difesa rossoblu è attenta prima con Romero, poi con Pereira, a sventare il pericolo. Al 34′ secondo corner bianconero: Biraschi devia un tiro di Ronaldo dal limite dell’area. Nessun pericolo dalla battuta dalla bandierina.

La partita scorre verso l’intervallo con la Juventus che cerca sempre l’affondo per il raddoppio, il Genoa che si difende con discreto ordine e cerca di giocare in ripartenza ma senza profitto. Nel frattempo, intorno al 40esimo inizia a scaldarsi Rolòn a bordo campo. Al 43′ seconda conclusione alta per il Genoa, questa volta partita dai piedi di Romulo. Pallone che finisce alto, ma buona chance non sfruttata dalla formazione rossoblu. Dopo un minuto di recupero, si chiude sull’1-0 per la Juventus la prima frazione di gioco all’Allianz Stadium.


SECONDO TEMPO

Riprende senza cambi la sfida dell’Allianz Stadium. Rolon prosegue nel riscaldamento assieme ad Hiljemark. Al 46′ è subito pericolosissima la Juventus con uno sfondamento sulla sinistra di Cancelo, che ribadisce in area dove una serie di tocchi impediscono al pallone di finire in porta. Difesa rossoblu che concede il suo terzo corner.

Al 50′ bravo Sandro ad intercettare con la gamba sinistra un potente destro dal limite dell’area di Ronaldo. Al 52′ Szczesny impegnato per la prima volta da un destro insidioso di Piatek che gli rimbalzava davanti. Attento il connazionale nell’impedirà al Genoa di pareggiare.

Juric prepara il primo cambio: Gunter si toglie la pettorina. Intanto il Grifone in campo raccoglie il suo secondo calci d’angolo del secondo tempo. La battuta di Bessa trova Piatek, che svetta più alto di Bonucci ma non inquadra la porta. Rossoblu nuovamente pericolosi nel tentativo di pareggiare la partita. L’atteggiamento, soprattutto in ripartenza, è quello giusto.

Al 58′ fuori Cuadrado, dentro Douglas Costa. Il cronometro scorre e il risultato resta sull’1-0 a favore della Juventus, malgrado un Genoa che che sta cercando, con tutte le difficoltà de caso, il buco per fare male all’avversaria.

Al 67esimo gol di Bessa per il pareggio del Genoa: la Juventus si aspetta che il pallone finisca in corner a favore del Grifone, ma in realtà Kouamè attende il momento giusto per mettere a terra e restituisce l’assist mancato qualche secondo prima a Bessa. Il brasiliano, di testa, penetra Szczesny da pochi passi. Pareggio rossoblu meritato dopo venti minuti giocati con applicazione e intelligenza. Genoa che torna a segnare allo Stadium dopo 564′ di digiuno.

Allegri prepara un altro cambio, Juric ancora persevera con gli undici scelti dal primo minto.  Al 70′ ammonito Criscito: il capitano rossoblu entra in diffida essendo giunto alla quarta ammonizione. Nello stesso minuto, fuori Matuidi per Dybala. E Juventus che ha una preziosa punizione da fuori area su cui Ronaldo va in anticipo su Radu, spedendo sul fondo.

Salgono i decibel allo Stadium. Il pubblico bianconero, sovrastato dall’euforia dei tifosi genoani, cerca di farsi sentire per trascinare la Juventus. Il Genoa non si arrende di certo e prosegue nel chiudersi e ripartire. Nota di merito per Piatek, rientrato sin dal primo minuto in diverse occasioni per dare una mano in fase difensiva. Mancano 15′ a fine partita, la formazione di casa è insidiosa ma imprecisa.

Si prepara Günter a fare il proprio ingresso in campo, rilevando al 78′ il numero 32 Pereira. Genoa che passerà con la difesa a quattro. Alla ripresa del gioco, bianconeri chiamati ad impegnare Radu nel deviare in calcio d’angolo. La pressione della Juventus adesso è massima, tanto che Allegri è pronto al suo terzo cambio inserendo il terzo attaccante della sua panchina: è il momento di Bernardeschi che rileva Mandzukic. Siamo all’80esimo di gioco.

All’81esimo dentro Hiljemark al posto di Bessa. All’84esimo seguirà il cambio fra Kouamè e Pandev. Mancano cinque minuti alla comunicazione del recupero quando Dybala spedisce in curva un tentativo di sinistro da fuori area su schema da calcio d’angolo. All’89esimo ammonito Pandev che cerca di perdere tempo impedendo la battuta di un calcio piazzato avversario. Il recupero sarà di quattro minuti.

Al triplice fischio il risultato sarà di 1-1. Genoa che torna a fare punti in casa della Juventus dopo l’1-1 all’undicesima giornata del campionato 2012/13. Prova convincente specialmente nella seconda frazione, mentre nella prima è stata una disattenzione collettiva della difesa rossoblu a permettere ad una Juventus incisiva – ma non come al solito – di trovare il momentaneo vantaggio. Abbracci e sorrisi a fine gara, oltre all’euforia dei tifosi rossoblu accorsi a centinaia in Piemonte. Ora testa alla gara contro l’Udinese.


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