Sosta non gradita dopo una terza giornata di campionato in cui tutti cercano l’anti-Juve ma nessuno cerca la Juve. Tre giornate che hanno dimostrato che tutte o quasi le squadre sono alla ricerca della quadratura. Una buona parte alla ricerca di come far convivere due centravanti di ruolo nella strategia tattica pensata durante i ritiri estivi.

Il 4-4-2 per molti allenatori – o quasi per tutti nel campionato italiano – è come parlare di catenaccio e contropiede. Chi sarà il primo tecnico ad utilizzarlo per mettere nelle condizioni due bomber di fare gol? Operazione difficile in queste due settimane di sosta con tanti calciatori, i più bravi, imprestati alle nazionali.

In questo periodo del campionato basta vincere una partita per essere osannati. Le scorse settimane in vetrina ci sono stati Mister Semplici e la Spal, in quella di ieri De Zerbi e il Sassuolo, tutto perché le analisi vengono fatte in base ai gol fatti e incassati. De Zerbi, senza togliergli nulla, ha fatto tre risultati ma non meritandoli nell’arco di tre gare. I cinque gol fatti al Genoa possono essere fantasticati solo dai media sulla via Emilia. Non è stato un Sassol da urlo ma un Genoa da pianto visti gli errori.

L’altro allenatore sulla cresta dell’onda è Pioli della Fiorentina. Il tecnico ha nelle mani una squadra di baby con tutti i pregi e i difetti da non commettere a lungo andare. I tifosi viola al termine del calciomercato contestavano contro l’Udinese: ieri hanno osannato dimenticandosi che potevano finire la gara in nove visti i falli di Gerson e Biraghi quest’ultimo,due da rosso graziati dall’ arbitro Giuia di Olbia.

Venerdì in campo Milan-Roma. Gattuso alle prese con Cutrone in panchina. Higuain fa l’assist gol su errore elementare di Nzonzi e viene elevato ad uomo squadra pur rimanendo a secco. Il 4-1-4-1 di Gattuso ha iniziato a funzionare con l’entrata di Laxalt, Castillejo e Cutrone. Prima pareggiava contro una Roma che continua a farsi male da sola e il ribaltone di Di Francesco, che in tre gare ha cambiato tre moduli, non funziona visto che sono figli del calciomercato di Monchi che in Italia ne indovina pochi.

Al sabato Parma-Juventus. Ducali osannati per il bel gioco ma perdenti: tutto ciò dimostra che la Juventus è’ attore per adesso non protagonista. Dopo un’estate dove l’Odissea e l’Iliade sono state appassite dalla Ronaldeide che alla terza giornata si trasforma in un Cavallo di Troia per tutti gli avversari che devono affrontare CR7, la Juventus vince ma Allegri ha tanti problemi. Non solo il gol di Ronaldo, ma pure l’utilizzo di Dybala che potrebbe diventare un altro caso Mazzola-Rivera e la difesa senza Buffon sempre perforata. Quando tocca a Perin?

La febbre del sabato sera è stata dell’Inter di Nainggolan, non di Spalletti. Altro che Martinez Lautaro, altro divo da ombrellone per tutta l’estate. Vedremo se al rientro in campionato sarà vera gloria e se Spalletti entrerà nuovamente in scena come anti-Juve. Parte che gli piace a seconda dei risultati. Bologna senza gol e già in ambasce di classifica: due centravanti anche per Pippo Inzaghi, re del gol da giocatore a secco da allenatore.

La vetrina della domenica è stata della Samp e di Giampaolo. Spacca il Napoli di Ancelotti con il sarrismo applicato. Quagliarella invece con il gol di tacco entrerà a Natale nel presepe  di S. Gregorio Armeno. Ancelotti, domenica è sempre domenica era solo di Mario Riva. Dopo due rimonte era difficile fare la terza giocando male e regalando un tempo di gioco. Giampaolo è bravo ma la vittoria sul Napoli potrebbe essere un altro mistero non glorioso dopo la prestazione di domenica scorsa a Udine.

Atalanta-Cagliari. Dea stanca e incazzata: i bergamaschi rimasti ai rigori di Copenaghen perdono contro i sardi con il gol di Barella. Tocca a Gasperini risollevare tutto: benedetta sosta non per caricare le pile ma l’autostima. Chievo-Empoli unico 0 a 0. Non facciamoci male, muoviamo la classifica.

Lazio-Frosinone non bella da parte di Inzaghi 2 visto il gioco, ma il mago Luis Alberto ha piegato i ciociari in un derby particolare.  Longo, il tecnico del Frosinone, sembra avere pochi sbocchi. Torino-Spal (1-0) un Nkoulou…Gol per Semplici e i ferraresi quadrati ma spuntati. Mazzarri notizia del giorno cambia modulo e passa al 3-4-1-2 per far giocare in insieme Belotti e Zaza, facendo uscire Falque: altro rebus da risolvere.

Dell’Udinese ci siamo dimenticati il nuovo tecnico spagnolo ha perso perché al “Franchi” di Firenze si è inceppata la fibra ottica…e non ha potuto comunicare come contro la Samp con il suo analista in Tribuna. Velazquez è l’unico allenatore per adesso a sfruttare la tecnologia. Da questo campionato si possono portare in panchina tutti gli strumenti tecnologici (si spera in silenzio) eccetto i droni.

Più del VAR, queste tre prime giornate hanno confermato che la differenza non viene fatta dagli episodi in TV ma dalla regola 12 su falli e scorrettezze. Ogni arbitro l’applica a suo uso e piacere.

Non mi sono dimenticato del Genoa piace di più partecipare alle feste e non ai funerali senza morto. La chiave di tutto centrata da Ballardini: sapere di essere per adesso modesti e di dover crescere.


L’EDITORIALE SU SASSUOLO-GENOA

Realtà romanzesca