C’è fondamentalmente un solo campo da cui la video assistenza non esce rinfrancata ed è la “Sardegna Arena” di Cagliari, dove il Sassuolo recupera in extremis la gara grazie alla concessione post VAR di un calcio di rigore. Ma un episodio chiave era già finito all’attenzione delle cronache ben prima di questo rigore. Pairetto, l’arbitro al centro della moviola di giornata, conferma un feeling poco fortunato con la Sardegna e coi colori rossoblu in tema di calci di rigore da assegnare: già nell’ottobre scorso, quando sedeva al monitor durante Cagliari-Genoa (2-3), concesse un rigore al Cagliari per tocco di mano di Veloso in area. Ad arbitrare in quel caso era Massa, che fu avvisato in men che non si dica dell’accaduto direttamente dalla cabina VAR. In quel caso la video assistenza fu risolutiva ed efficiente: ieri qualche lacuna l’ha invece palesata.

CAGLIARI-SASSUOLO – L’episodio che solleva maggiori polemiche avviene al minuto 12′ quando Di Francesco calcia dal limite dell’area verso la porta di Cragno. Pairetto di Nichelino è perfettamente appostato, a pochi passi dalla zona incriminata, ma non rileva il tocco di braccio evidente di Cigarini che spedisce la conclusione sul fondo ed evita problemi al proprio portiere. Addirittura il fischietto piemontese assegna rimessa dal fondo, senza evidenziare alcun tipo di deviazione. Il VAR (Pasqua) non interviene laddove era chiaro ed evidente l’errore di valutazione del direttore di gara, con l’aggravante che l’episodio accade in area di rigore. Si rientra qui nel campo dell’interpretazione, non tanto dell’arbitro quanto dell’intero sestetto arbitrale, della colposità o meno del gesto. Resta il fatto che, al minuto 12′, al Sassuolo manca un evidente calcio di rigore.

Non finirà qui, dal momento che nel pieno del recupero, su uno degli ultimi attacchi neroverdi, ecco che un altro tocco di braccio di Romagna non viene rilevato da Pairetto, sempre in area di rigore. Questa volta il fischietto di Nichelino è leggermente più distante dall’azione, ma pur sempre con la visuale libera per poter valutare l’accaduto. Il tocco di braccio, quasi di gomito, del difensore rossoblu non viene comunque ravvisato a velocità di gioco. Questa volta tuttavia il VAR interviene, suggerisce la revisione e, dopo aver mimato il gesto del mini schermo, ecco che Pairetto assegna il penalty che poi Kevin Prince Boateng realizzerà, tornando al gol in Serie A dopo quasi due anni.


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