Il tecnico del Genoa, Alberto Gilardino, ha parlato alla vigilia della partita contro la Fiorentina in occasione della conferenza stampa id presentazione del match:

Dalla partita d’andata ad oggi c’è il mondo. Cosa significa affrontare la Fiorentina? Cercate la vendetta dal punto di vista sportivo?

“È normale che ci sia stato un percorso da parte nostra, nei singoli e nel collettivo, di consapevolezza e maturità. Da quella partita, che è stata la prima, abbiamo acquisito delle difficoltà all’interno di quella gara nel proseguo del nostro campionato, è stata una brutta batosta ma ci ha insegnato molto, a me in primis. Ci ha permesso di andare a lavorare su particolari e concetti e dare solidità alla squadra. Nella stagione abbiamo avuto momenti positivi e di difficoltà. Ma nelle difficoltà si cresce e si può migliorare”.

Il Presidente l’altro giorno ha avuto parole importante nei suoi confronti…

Il presidente è un top player per questa società. C’è grande stima da parte mia nei suoi confronti. Nel calcio si trovano sempre meno persone di questo spessore , ma anche nella vita. Credo abbia detto la verità, è stata una cosa semplice ma che mi ha fatto piacere, perché rispecchia la persona e le mie qualità umane. Ha detto la verità. Per questo ho un ottimo rapporto con il Presidente, fin dal primo giorno in cui sono arrivato qui. Mi è sempre stato vicino, mi ha aiutato e mi ha consigliato. C’è un rapporto reciproco di grande stima“.

La Fiorentina può avere la testa all’impegno di Coppa Italia e di Conference League?

La Fiorentina in questi anni ha dato dimostrazione di giocare un grande calcio, ma anche di avere un’idea precisa, fondamenta solide che rispecchiano allenatore e realtà. Basti pensare alle due finali dello scorso anno, quest’anno sono in semifinale di Coppa Italia e ai quarti di Conference e stanno lottando per andare in Europa in campionato. La Fiorentina ha giocatori di qualità, palleggio, aggressivi in non possesso. Mi aspetto la Fiorentina che tutti conoscono, giocare li non è semplice. Noi stiamo vivendo un buon momento, abbiamo voglia e desiderio di affrontare una partita di coraggio. Questo è quello che mi aspetto dai ragazzi e quello che vogliamo: andare a determinare nella partita quando avremo la palla e soffrire quando non l’avremo. Questo è il nostro DNA e deve far parte della partita di domani“.

Le scelte di formazione di domani potranno esser dettate dalla difesa molto alta della Fiorentina? In tal senso ha valutato l’inserimento di calciatori davanti con caratteristiche di attacco alla profondità?

Le valutazioni si fanno in base alle caratteristiche della mia squadra, in base agli avversari ma soprattutto per quello che noi vogliamo creare all’interno della partita e della gara. Gli infortunati? Vitinha, Malinovsky e Matturro sono ancora ai box. Gli altri stanno tutti bene. Mateo Retegui ha avuto due settimane per lavorare, ci saranno valutazioni da fare sia per lui che per altri giocatori. Dopo quattro giorni giocheremo nuovamente. C’è la volontà di rendere partecipi tutti. In questo finale di stagione tutti devono essere dentro al progetto e approcciati mentalmente per poter giocare dal primo minuto. Sia domani sera che venerdì potrebbero esserci sorprese dal primo minuto“.

Con i 38 punti conquistati hai visto la squadra sempre sul pezzo?

Non ci possiamo permettere di avere questo tipo di sentimento. Dobbiamo avere fame, rabbia e voglia di scendere in campo e portare a casa punti necessari per portare a casa questo finale di campionato. Ci vuole assolutamente mentalità per giocare partite del genere, ci vuole grandissima attitudine e lavoro mentale, fisico, tecnico e tattico. Abbiamo dimostrato di averla“.

Un pensierino alla parte sinistra della classifica lo fate?

Penso 24 ore alla volta. Domani dobbiamo giocare contro la Fiorentina e cercheremo di ottenere il risultato migliorare. Da domani sera penseremo a quella contro la Lazio, è sempre stato il mio input e l’ho sempre cercato di trasmettere ai ragazzi. Pensiamo di partita in partita. La volontà è finire nel migliore dei modi il campionato. I ragazzi se lo meritano, hanno fatto un percorso incredibile dall’anno scorso con la vittoria del campionato, all’equilibrio che abbiamo mantenere quest’anno e che ci ha permesso di ottenere questa posizione in classifica. Questo è dettato dal grande equilibrio e dal grande spirito di sacrificio che la squadra ha avuto nei mesi. Dobbiamo mantenerlo fino al 26 maggio“.

In attacco c’è la possibilità di schierare tra attaccanti o, comunque, di avere una scelta…

Scelte in più ne avremo già a partire da domani. Caleb ha fatto molto bene, è entrato in modo molto deciso, ha lavorato bene oltre al gol, si è sacrificato. Con Mateo, Albert, Junior e Ankeye e speriamo di avere il prima possibile anche Victor, c’è scelta sia con i moduli tattici sia nei singoli. Possono giocare insieme Ekuban e Retegui? Non è follia. L’idea è avere giocatori con caratteristiche diverse e possono essere in simbiosi. Gli equilibri sono indispensabili,  perché devono sacrificarsi. Da qui alla fine la volontà è quella di vedere, cambiare i giocatori che hanno giocato meno da qui alla fine e dare la possibilità sia a me che alla società di valutarli“.

Hai detto a Retegui che si gioca l’Europeo da qui alla fine?

Se parlo lo faccio del Genoa, della nostra squadra e degli aspetti che deve mantenere nel gruppo. Sa che questo finale di stagione è determinante per il suo futuro e per un posto in Nazionale. Lo vedo deciso e dentro, questo è fondamentale. Ci sarà da capire, visto che ha questo problema alla caviglia che è smaltito, quale sarà il minutaggio delle prossime due partite”.


Grifoni ricordate: un occhio dietro la testa!