Dopo sedici mesi la maturità del Vecchio Balordo di Gilardino è stata confermata dai risultati e dalle prestazioni tra B e A. La conquista del diploma di allenatore è certificata.

Di acqua sotto i ponti del Bisagno ne è passata tanta, rari i momenti di siccità durante le gare ufficiali. Adesso ci sono sette gare per completare questo processo. Non è un appello per la necessità di fare risultato, ma per far vedere agli scettici che lo stile di gioco del Grifone non è impostato solamente  a gestire il risultato, ma anche a produrre gioco. Tutto quello che si è visto quando ha avuto tutta la rosa e la qualità a disposizione.

Questa è la settimana in cui tutti hanno negli occhi la gara Real Madrid-Manchester City  dimenticandosi che per fare quel tipo di partita (non solo  di gioco) i protagonisti sono stati i calciatori con la loro tecnica. La tattica ha funzionato grazie all’abc del calcio, tante volte scritto: gestione dello spazio e del tempo.

A Gilardino e allo staff piace utilizzare combinazioni di gioco, forme di collegamento tra calciatori dello stesso reparto o di reparti diversi. Un’impostazione dinamica grazie alle caratteristiche fisiche, tecniche e tattiche dei calciatori a disposizione rivolta ad attaccare gli spazi in velocità aggredendo l’avversaria alla ricerca del dominio del campo.

Quello che si è già visto e che vogliono vedere domani sera al Franchi i tifosi del Genoa. Quello che vorrà anche Gilardino: imporre il proprio gioco e il proprio ritmo senza guardare in faccia nessuno.

Con lo staff Gilardino avrà preparato una tattica nel mettere Bonaventura (se giocherà alle visto che è alle prese con problema alla caviglia) nelle condizioni di non affondare, senza di lui non funziona la fase offensiva e Belotti e Gonzalez appaiono assenti dalla gara.

Le scelte di formazione anti Viola si baseranno anche sul modo di giocare della difesa alta di Italiano con calciatori genoani pronti per gamba e velocità a prenderli alle spalle, con un arma in più da utilizzare, l’Ankeye visto a Verona.

Al “Pio Signorini” non si faranno sconti sul fatto che i Viola giocano ogni tre giorni. C’è la volontà dentro lo spogliatoio di vendicare la prima giornata di campionato per far vedere che è stato solamente un incidente di percorso: il ricordo più triste in queste 32 gare di campionato. Come sempre  formazione un’ora prima della gara.

La sconfitta con la Juventus all’ultima di campionato ha allontanato la Fiorentina dalla zona Europa. Perciò la Fiorentina e Italiano cullano l’alternativa di conquistare un trofeo per staccare un biglietto per giocare in Europa il prossimo anno.

Il 2024 è stato sottotono per la Viola, i sussulti i sono arrivati più in Europa in partite dove lo slancio è apparso più  forte. La Fiorentina non ha vinto una partita in trasferta nel 2024                                                                                                         

Le causa potrebbe essere la stanchezza essendo l’unica squadra rimasta a giocare su tre fronti. Campionato, Conference, Coppa Italia. In Coppa Italia è in vantaggio per 1 a 0 contro l’Atalanta , vantaggio da conservare a Bergamo il 22 prossio.  A Firenze si chiedono se basterà per andare a giocare un’altra finale all’Olimpico di Roma, perplessi che la squadra di Italiano stia pagando il famoso debito  giocando su tre fronti, non avendo la rosa in tutti i suoi componenti uguale per  tecnica e qualità. Il riscontro, che si avvicina ad una prova, è che al Mister Viola non riesce di cambiare andamento alla partita con cambi e sostituzioni.

Quello che è successo con la Juventus l’ultima di campionato. La Signora è riuscita a chiudere i toscani davanti alla propria area facendo un gol e altri tre annullati per centimetri di fuorigioco. Alla Signora è bastato fermare Bonaventura per non permettergli di fare la fase offensiva. Quando la Juventus per difendere il vantaggio è passata al famoso “muso corto” il palleggio orizzontale viola ha prodotto solo il 75% di possesso.

Anche con il Viktoria Plzen giovedì sera i principi di gioco di Italiano non sono stati negoziabili, con qualsiasi giocatore a disposizione. Contro i cechi con l’assenza di Bonaventura  per problemi alla caviglia, Italiano ha scelto Beltran da far giocare nei tre di centrocampisti in un 4-2-3-1, prediligendo un modulo offensivo. Pressing alto, intensità in fase di recupero, cambi e combinazioni di gioco per rifinire il gioco di possesso. Spartito poco riuscito.

Il risultato ad occhiali in Conference League è una fotocopia di altre gare: tanto possesso e zero tiri e parate del portiere avversario. Viktoria Plzen con tante assenze e giovani in panchina più vicina al gol.

Il modulo per la Fiorentina dovrebbe essere più equilibrato, ma in 31 giornate di campionato Italiano non ha trovato il playmaker con spiccate capacità di regia. L’attacco composto da un centravanti e due ali che operano soprattutto lungo le fasce laterali, più attivi in fase di possesso che non possesso, mettono in risalto un grande difetto in difesa con una squadra che gioca sempre alta.

A  tutto questo bisogna aggiungere che, pur avendo tre punte di ruolo come Belotti, Nzola, e Beltran, permane la fatica a fare gol. Sono 42 i gol, considerati i 4 al Genoa alla prima giornata,  una partita in meno da giocare: sono numeri difficili per pensare di giocarsi l’Europa in Campionato. Le prime tre  punte menzionate ne hanno realizzate 12, Belotti 4 ma solo una rete con i gigliati, Beltran 6, Nzola 2.  I capocannonieri sono Bonaventura e Nico Gonzalez con 7 reti, le altre realizzazioni sono frutto di calci d’angolo con il  centrale Quarta (4) e le altre reti con tiri da fuori di terzini e mediani.

Tutti questi numeri ai tifosi viola fanno pensare e chiedere perché Italiano faccia fatica a cambiare schema anche in corso di gara. Contro il Genoa domani formazione da decidere. Rispetto alla gara con la Juventus in Cecoslovacchia, Italiano ha cambiato 5 calciatori: in difesa Dodo per Kayode, Quarta per Ranieri, Arthur per Bonaventura, Beltran per Barak, Sottil per Kouame.

Arbitra Di Marco di Ciampino. Debutto in serie A per il giovane arbitro che riporta la sezione di Ciampino in Serie A dopo 10 anni. È uno dei quattro nuovi inseriti nella Can A/B nello scorso autunno, dopo 5 anni tra serie D e serie C (Lega Pro).

Ha debuttato in Serie B nell’agosto 2023. Attualmente ha diretto una Coppa Italia e 13 gare nella serie cadetta. Primo assistente Bindoni (Venezia), secondo assistente Tegoni (Milano), quarto uomo Colombo (Varese). VAR Mazzoleni (Bergamo), AVAR Serra (Torino).

Diffidati Fiorentina: Milenkovic. Diffidati Genoa: Strootman e Gudmundsson.