Alla vigilia della sfida contro il Lecce, il tecnico del Genoa, Alberto Gilardino, è intervenuto in conferenza stampa per presentare la partita contro i salentini. Incontriamo una squadra che è partita forte, quarta in classifica con 8 punti. Una squadra coniata nel modo giusto sia dal tecnico D’Aversa, un tecnico di valore, sia dal DS Corvino, che conosco molto bene. Hanno dato continuità rispetto a quanto fatto l’anno scorso, dando continuità nelle situazioni tattiche, nell’identità di squadra. Una squadra che ha gamba, forza, individualità importanti. Da parte nostra ci siamo preparati in questi giorni mantenendo l’autostima molto alta. Tutto quello che di buono abbiamo fatto col Napoli in casa dobbiamo portarcelo a Lecce nel senso di consapevolezza, fiducia, autostima, ma tutto passerà dai soliti principi e da quelle che devono essere le nostre prerogative in questo campionato: atteggiamento e prestazione”.

Messias e Vogliacco sono recuperabili per domani oppure no? Qual è la situazione?

“Non sono recuperati per questa partita. Junior Messias riprenderà con la squadra sabato mattina di rientro da Lecce, sarà il primo allenamento con la squadra. Vogliacco credo di riaverlo ad inizio settimana per riprendere un percorso di preparazione con la squadra”.

Come si può fermare questo Lecce?

“È una squadra che fisicamente sta molto bene, che gioca a calcio, che sa giocare sulle seconde palle ed è sull’onda dell’entusiasmo. Lo stadio sarà pieno. Dovremo essere pronti, l’ho detto ai ragazzi, e dovremo aere il giusto approccio alla gara, il giusto atteggiamento dentro la partita. Questo cambierà l’equilibrio nei 95’ e sarà determinante e fondamentale”. 

Abbiamo visto un De Winter pronto nell’ultima partita. Lo avete fatto crescere, e pur non giocando da tanto si è subito calato nella gara…

“Ha fatto una buonissima gara, come d’altronde tutti, da chi ha giocato dal 1’ a chi è subentrato. Come Koni tutti quelli che stanno trovando poco spazio vanno a duemila in ogni allenamento. Tutti devono essere pronti: già da domani sera iniziamo un percorso che proseguirà giovedì in casa, poi domenica, sabato. Tutti devono essere pronti, dentro il progetto. Per me è determinante”.

Quando dicevi, dopo il Napoli, che può essere l’inizio di qualcosa di importante, è perché stai iniziando ad avere segnali dalla tua squadra? Questo gruppo sta venendo fuori?

“La percezione è quella dopo la vittoria con la Lazio, dopo la prestazione di Torino e il pareggio col Napoli. La squadra sta acquisendo sempre più autostima, sempre più fiducia nei propri mezzi, sempre più voglia e fame di stare dentro la partita e lottare all’interno della gara. È di buon auspicio”. 

Come squadra avete la capacità di cambiare spesso modulo. Hai un’idea precisa oppure dobbiamo aspettarci cambiamenti di gara in gara?

“Come ho detto all’inizio, quella può essere una prerogativa sotto l’aspetto tattico. Dipende da che squadra andiamo ad affrontare, da come possiamo e dobbiamo creare i presupposti per fare male alla squadra avversaria e, nel contempo, difendere sulle situazioni che vanno a crearsi all’interno della gara. C’è massima disponibilità da parte dei ragazzi nel voler cambiare, sia dall’inizio sia dentro la partita. Ho giocatori che sanno riconoscere lo spazio, che sanno riconoscere determinante situazioni. Quotidianamente lavoriamo per quello”.

Come sta Gudmundsson? Non ha ancora trovato il gol, ma ha fatto cose straordinarie…

“Con Albert ho parlato proprio l’altro giorno. Un giocatore per essere top, per giocare ad altissimi livelli, deve avere l’atteggiamento che lui ha avuto in queste partite. E deve continuare ad averlo sempre. Il grande sacrificio che lui ha messo nel ripiegare, nella fase difensiva, nel crearsi lo spazio per poter andare a giocare tra le linee e crearsi lo spazio diventa fondamentale per le sue caratteristiche. Ci sono margini di miglioramento importanti, come ce ne sono in tanti altri giocatori. La volontà è di continuare a lavorare in questo modo”. 

L’altra volta Martin è partito titolare. C’è questa dualismo: chi hai visto meglio in settimana? Può essere una gara dove rivedere il 4-3-2-1 oppure vista la gara fatta squadra che vince non si cambia?

“Martin e Vasquez hanno caratteristiche diverse. Johan è giocatore che in una difesa a tre può giocare da braccetto, a quattro sia da centrale che da terzino. Aaron credo abbia più caratteristiche per giocare da terzino a quattro e anche da quinto. Sono giocatori con caratteristiche diverse, ma molto importanti all’interno di questa squadra e di questo gruppo. Sono sempre valutazioni che faccio in base alla squadra che andiamo ad affrontare, alle possibilità di gioco che abbiamo all’interno della gara, a come dobbiamo difenderci. Oltre a loro c’è anche Haps in crescita. Dal punto di vista tattico, ho modo di cambiare con giocatori più offensivi come Malinovskyi, Gudmundsson sotto punta oppure Ecuba e Puscas, con Ekuban che può ripiegare un po’ più sull’esterno per accentrarsi e attaccare la profondità. Ci sono varie situazioni su cui stiamo lavorando, importante che tutti siano dentro. Capisco che si possono attraversare momenti in cui, qualche giocatore, ha l’ambizione e la volontà di giocare tutte le partite, ed è giusto che sia così, ma devono dimostrarmelo tutte le settimane e tutti gli allenamenti. Lo stanno facendo tutti, anche quelli che stanno giocando meno: dovranno essere pronti”. 

Con Lazio e Napoli siete stati “anti-giochisti”, un gioco molto europeo. È vero?

“Ho impostato e strutturato la gara oltre che sulle nostre caratteristiche, anche su quelle delle squadre avversarie. Le valutazioni si fanno a 360 gradi, sia per quanto riguarda i giocatori che partono dall’inizio sia per quanto riguarda chi andiamo ad affrontare, il come si mette in difficoltà la squadra avversaria”. 

Il Lecce lo abbiamo seguito e sorprende che abbia otto punti. Nelle quattro partite non ha fatto più del 40% di possesso pallone, mentre voi siete in grado di cambiare anche durante la partita. Chi farà la partita a Lecce, il Genoa o i padroni di casa?

“Credo sarà una partita equilibrata, dobbiamo avere rispetto di tutti. Anche del Lecce, che in questo momento ha dimostrato di fare un campionato importante, con giocatori che hanno fatto la differenza e un allenatore competente, che sta dando loro un DNA importante. Da parte nostra ci deve essere la consapevolezza di doverci sacrificare, come nelle partite precedenti, e questa squadra dentro di sé questo spirito deve averlo. Quando avremo la palla dovremo saper proporre, saper giocare, e attraverso il gioco trovare situazioni per mettere in difficoltà il Lecce” .


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