Ai microfoni di Primocanale è intervenuto questa sera il CEO del Genoa, Andres Blazquez, che ha parlato a trecentosessanta gradi del Grifone. Si riparte dal risultato col Napoli. Abbiamo perso due punti. Era una partita da vincere, e mi piace che la squadra sia in crescita. Erano tutti veramente arrabbiati di aver perso due punti. Non è Garcia ad aver perso due punti, è Garcia ad aver guadagnato un punto. Era una partita da vincere totalmente”.

De Winter? È un giocatore fantastico, ma questo lo sapevamo già – specifica Blazquez – Ma ce ne sono tanti che non sono ancora intervenuti tanto, ma che faranno la differenza. La cosa importante da dire è l’atteggiamento (“Sabelli sembrava “Sabellao”, un giocatore brasiliano” dice sorridendo lo stesso CEO Blazquez). Le altre squadre devono sempre sentire l’atteggiamento e la voglia di vincere. Ogni partita è da vincere“. 

Genoa mina vagante del campionato? Ogni squadra può sempre vincere o perdere prosegue Blazquez ai microfoni di Primocanale Il Genoa ha la mentalità che gli sta dando Gilardino, che da grande campione ha messo nella nostra squadra una mentalità da campioni. È quello che percepisco io. Siamo una squadra in crescita. Anche a Torino non era da perdere, e sento che avremmo potuto avere 4 punti in più con un calendario molto complicato. Non la vedo come una ripartenza, ma una evoluzione di squadra, che ogni giorno gioca meglio, con giocatori che vengono fuori e danno di più. Dove può collocarsi il Genoa in un campionato sin qui indecifrabile? La Roma fino a ieri era una squadra in zona retrocessione…Per dire, è troppo presto per dire che campionato sarà. Come ho sempre detto, non mi pongo limiti e non ha solo l’obiettivo della salvezza, ma deve puntare a di più. Non voglio dire un numero, ma sicuramente voglio puntare a più di quello. Cos’ha detto Wander dopo le ultime partite? Dopo la partita che abbiamo giocato così bene, ci siamo detti alla fine che abbiamo perso due punti. Credo che nessuno dica “meno male che abbiamo fatto un punto”, erano tutti arrabbiati per averne persi due. È quello l’atteggiamento giusto, deve essere sempre così“. 

Si parla anche del Genoa CFC Bond.Gli investitori, che sono tifosi, hanno mostrato un interesse grande. Non so i numeri esatti, ma cerchiamo di farne un minimo di cinque (milioni, ndr) e dovremmo arrivarci senza problemi. È un passo importante. Ovviamente è una responsabilità: prendiamo soldi da terze parti, da stakeholders che non solo comprano un biglietto, ma hanno una quota e danno un aiuto per il futuro centro sportivo. C’è sempre più responsabilità. Se questa sarà una prima base di partenza? Non avevamo in mente neppure questo, ma ci ha convinto quanto hanno fatto Frosinone e Venezia. È una iniziativa molto bella per coinvolgere i tifosi e si vede che, visto che noi non stiamo pagando poco, ma una percentuale interessante, stiamo tutti insieme e c’è un ritorno interessante, ossia il centro sportivo. Credo sia un win-win“. 

Infine, un passaggio sullo stadio Ferraris: “Noi seguiamo sempre le direttive del Comune. Il Sindaco Bucci si è dimostrato sempre molto favorevole a fare uno stadio per la città e noi vogliamo essere parte di questa realtà. Stiamo avanzando per arrivare a fare quello stadio che è stato anche selezionato come una delle sedi per la futura competizione europea. Il Sindaco è solo da ringraziare, e con lui anche il Presidente Toti“. 

Infine, un passaggio sul legame con la città e le tante iniziative portate avanti coi tifosi. Bisogna continuare ad essere diretti e trasparenti, a dire le cose come sono, assieme al fatto che la squadra continui a fare bene. È poi c’è quello che veramente coinvolge tutti, il fatto che la palla entri in rete. Noi continueremo a fare lo stesso, a lavorare duramente, in modo trasparente, conoscendo ancora di più il tifoso del Genoa ed espandendoci, in modo tale che i tifosi del Genoa siano sempre di più. Ogni bambino che nasce a Genova dovrebbe essere sempre tifoso genoano. Questo è il nostro obiettivo“.  


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