Dalla sala stampa dello stadio “Meazza” di San Siro, mister Gilardino ha commentato il pareggio per 3-3 maturato contro il Milan. “Interpretazione ottima da parte della squadra, fare una partita del genere contro il Milan è sinonimo di grande atteggiamento, di grande umiltà, di grande voglia di migliorarsi. Abbiamo raggiunto l’obiettivo già da un po’ e ne siamo enormemente felici, ma c’è sempre la voglia di mettersi sempre in gioco e dare fastidio a chiunque. Fa parte del DNA che siamo riusciti a creare con questi ragazzi”. 

Si è visto un Genoa non solo compatto, ma anche tremendamente maturo…

“Abbiamo acquisito questo tipo di caratteristiche durante la stagione e le partite, abbiamo acquisito maturità in determinati giocatori e in determinate zone del campo. Questo ci ha dato la possibilità di fare un campionato importante per quello che dovevamo fare, per i nostri obiettivi. Stasera bisogna dare atto del fatto che eravamo senza sette giocatori importanti e bisogna dare risalto a chi ha giocato, a chi è entrato perché ha fatto qualcosa di straordinario. Avevo chiesto mentalità e ferocia in fase difensiva e abbiamo mantenuto linee strette e compatte e quando abbiamo avuto la palla abbiamo gestito il campo in modo eccellente. Quando vieni a giocare con questa squadra che ha grandissime qualità in mezzo al campo e davanti soffri, soffri tanto. Ma abbiamo sofferto lottando ed è un pregio della nostra squadra“. 

Vi siete salvati presto, quindi l’anno prossimo dovrete fare meglio del decimo posto che vuol dire avvicinarsi a quella zona lì: è un vostro obiettivo?

“Abbiamo fatto qualcosa di importante. Il pensiero è di ripartire dal ritiro, di ripartire nella nuova stagione e riconfermare tutto quanto di buono si è fatto, e farlo nel secondo anno non è mai semplice. Deve essere ben chiaro a tutti. Bisogna tenere i piedi ben fissi per terra, dal mio punto di vista, e ottenere il primo obiettivo stagionale anche l’anno prossimo, ossia i 40 punti. Da lì dovremo migliore nel collettivo e nei singoli, come abbiamo fatto quest’anno. Genoa e tifosi sono incredibili, c’è una passione importante. C’è amore verso questa squadra e questi colori e bisogna essere realisti. La realtà, con grande ambizione, da parte mia e della squadra non mancherà mai. Noi dobbiamo essere ambiziosi, ma dobbiamo partire coi piedi ben fissi per terra per confermare quanto di buono abbiamo fatto, che sono 43 punti a tre giornate dalla fine. Dobbiamo farlo con grande armonia, come quest’anno”. 

Un suo pensiero sulla protesta della tifoseria del Milan? Può aiutare a far sì che la società faccio quello che chiedono?

“Riguardo alla situazione di oggi, credo che mister Pioli abbia fatto qualcosa di straordinario in questi anni. Il Milan penso abbia fatto più o meno gli stessi punti dell’anno dello scudetto. Stiamo parlando di una Inter che ha fatto un campionato a parte e di un Milan che ha fatto un campionato strepitoso. Qui è una piazza molto esigente, ci sono stato, e bisogna sempre vincere. Coltivare questo tipo di sentimento non è mai semplice. Pioli con la squadra credo abbiano fatto qualcosa di importante e stimolante che vada riconosciuto”. 

Cosa va più fiero di aver donato ai suoi ragazzi quest’anno?

“Credo il fatto di essere cresciuti. Siamo cresciuti insieme a loro. C’è stato un percorso di graduale crescita. La realtà dice che mai siamo stati nella zona pericolosa, abbiamo avuto delle interruzioni – le chiamo così – durante la stagione e ci sono servite per migliorarci e maturare. Abbiamo però sempre mantenuto la testa fuori dall’acqua. Questo ci ha fatto ben sperare e anche nel pareggio o nella sconfitta che potevano esserci abbiamo continuato a perseverare verso l’obiettivo finale. I ragazzi sono stati straordinari”. 

Un suo giudizio su Retegui? 

“Mi arrabbio quando gli attaccanti non tengono palla perché sono fondamentali e lo dico sempre loro. Quando siamo riusciti ad andare ad appoggiarci su di loro, abbiamo creato delle situazioni. Quando tenevamo botta davanti, creavamo sempre situazioni. Gli attaccanti fanno giocare bene le squadre. Oggi benissimo tutti, Mateo si è sacrificato, ha fatto una partita importante e ha segnato. Questo è Retegui”. 

Sono due partite in cui Vogliaccoi si sta riprendendo più responsabilità. Oggi si procura rigore, e poi il suo traversone nella ripresa vale un gol. È in crescita?

“Stesso discorso della maturità e della consapevolezza che facevo prima. Stesso discorso sul desiderio di starci, di stare in questo campionato e in questa realtà. Alessandro lo ha fatto, molto velocemente, e ha acquisito tutte queste cose. E come lui tanti altri giocatori che magari oggi non hanno giocato”. 

Lei ha il grande pregio di guardare il lato umano. Il gol di Ekuban di oggi è un bellissimo episodio di questa storia perché lei ha sempre detto che è un giocatore fortissimo, che non ha idea della sua potenza. 

“L’esultanza tutti assieme dei ragazzi è la fotografia della stagione. Spesso sembra che Caleb non sappia neppure lui quanto possa spingersi oltre le proprie possibilità, mi auguro che possa rimanere. Bisogna dare atto a Ottolini e alla società di aver scelto sì questi giocatori, ma soprattutto questi uomini”.  


Milan 3-3 Genoa, rossoblù mai domi la riagguantano nel finale. In gol Retegui ed Ekuban