Nel successo del Genoa contro il Venezia, la decima vittoria stagionale, è maturata anche la nona clean sheet del campionato rossoblu frutto di un miracolo di Martinez, ma anche di una prova difensiva che ha visto in Dragusin (in notevole crescita, oltre che autore del cross che ha propiziato la sponda di Yalçin per Coda) e Bani (meritatissima la fascia al braccio che porta da diverse settimane), nonché in Vogliacco, tre elementi in grado di assicurare una diga importante tra gli avversari e la porta rossoblu. Qualche affanno in più sugli esterni bassi, specialmente a destra, dove Hefti si è trovato sempre da solo nel due contro uno con clienti non proprio semplici da gestire come Haps.

Al netto di queste valutazioni, concedere qualcosa è nella normalità, come accaduto nei venti minuti finali del primo tempo, ma non incassare gol resta un aspetto che mentalmente può dare ancora più autostima alla squadra rossoblu. Quell’autostima che mister Gilardino, alla vigilia del match col Venezia, aveva confermato la squadra avesse. In ogni caso, il dato sui 14 gol incassati pone il Genoa al secondo posto come migliore difesa della Serie B alle spalle del Frosinone capolista, che ne ha incassate due in meno (12).

Andando a ritroso nel tempo, fra i campionati di Serie B disputati dal Genoa dal 1929/30 ad oggi (34), solamente in altri tre campionati il Genoa aveva incassato meno gol a questo punto della stagione. La più recente è la stagione 1988/1989 quando furono 8 le reti incassate con Franco Scoglio in panchina. Furono invece 13 i gol al passivo nelle stagioni 1987/1988 (Gigi Simoni prima, Attilio Perotti poi in panchina) e 1972/1973 (Arturo Silvestri in panchina). Furono 14, infine, nella stagione 1979/1980: in quel caso alla guida del Grifone c’era Gianni Di Marzio.


Serie B, l’analisi della 20° giornata