Iniziamo il viaggio in Serie B che non si chiama più Serie B. Si chiama Serie BKT per ragioni di sponsor.

È cambiata rispetto all’ultimo campionato giocato dal Genoa nel 2005/2006. Quello fu probabilmente il campionato più importante della cadetteria con Juventus e Napoli che a braccetto salirono in Serie A scongiurando, peraltro, i playoff.

Il campionato di Serie B è una maratona con 20 squadre, più playoff e playout. Salgono direttamente le prime due classificate, la terza tramite i playoff. La stagione inizierà la settimana dopo Ferragosto.

Il calcio in Serie B ha preso dinamiche diverse rispetto al passato, ci sono fattori che incidono molto in ogni stagione. Si tratta di un campionato diventato molto attrattivo e competitivo, basta vedere la stagione in corso che si deciderà all’ultimo playoff.

Molte squadre avranno ambizione di risalire ai nastri di partenza del campionato 2022/2023 perché il campionato di Serie A attrae per i guadagni Presidenti e Sponsor.

Il Modena, ad esempio, squadra risalita in B dalla C appena promossa si è interessata subito per ingaggiare il Capocannoniere della stagione 2021/2022 Massimiliano Coda, 20 reti, con il procuratore Giuseppe Galli. Coda e Strefezza hanno riportato in Serie A il Lecce con 34 reti in due. Il motto della Lega Serie B recita: “La serie B è il campionato degli italiani”.

Una espressione che mette in mostra l’uguaglianza geografica della squadre di B, dal Nord a Sud, e nel prossimo anche nelle isole. In. più strizza l’occhio ai sostenitori dell’autonomia  calcistica e dell’indipendenza dal calcio di Serie A. Lo slogan è supportato anche dai dati. Fra le seconde divisioni europee (5) dei maggiori campionati, la Serie B è nettamente il campionato in cui militano meno giocatori stranieri.

La Serie B è il campionato degli italiani semplicemente perché la Serie A è quello degli stranieri. Per qualcuno è colpa della cadetteria stessa che non ha un filtro abbastanza stretto nel processo di selezione che ogni anno dà accesso a qualche calciatore al Paradiso del nostro calcio, che immediatamente passa al Purgatorio della panchina (se non della Tribuna).

La Serie B è piena di calciatori anziani già noti nel panorama calcistico professionistico, ma anche piena di tanti giovani: qualcuno ha già esordito in Serie A e ha realizzato tanti gol nel campionato Primavera e nelle under nazionali facendo vedere le proprie caratteristiche in stadi europei. Nel Campionato di Serie B contano più i calciatori che la tattica.

Anche il CT della Nazionale Mancini se ne è accorto tanto che in questi giorni ha fatto uno stage con i migliori under 25 della cadetteria. Il campionato di Serie B nell’immaginario collettivo, in particolare per chi non lo frequenta o segue, è come un calcio imprevedibile e anche ignorante visti i risultati oscillanti. Il tutto viene associato al calcio di provincia. Non sarà così il prossimo campionato che vedrà come partecipanti tante squadre che sono anche capoluoghi di Regione.

Chi lo segue afferma che sia un campionato pazzesco, con 20 squadre che non mollano mai e 20 città pazzesche che aspetteranno il Vecchio Balordo come quando si aspetta in Serie A le squadre europee in lotta per l’Europa che conta. Genoa considerato non il club più vecchio d’Italia, ma il più ricco in B visto il paracadute di 25 milioni e i 10 e anche più di diritti Tv.

Cosa serve al Genoa nel prossimo campionato cadetto? Non seguire le mode e fare subito una programmazione seria con una gestione attenta, con la sicurezza che la differenza potrà continuare a farla la tifoseria.

I  777 Partners dalle loro interviste vogliono far capire che la prossima stagione servirà a costruire qualcosa di duraturo per il futuro. La priorità è quella di ritornare subito in serie A e non potrà essere un fattore occasionale. Ci sarà un lavoro dietro e da Pegli annunciano che è già iniziato.

Spors quando farà la squadra dovrà cercare – e avere a disposizione – elementi funzionali subito alla categoria e un gruppo sano, composto da un mix di anziani, esperti e giovani.

Importante che la costruzione del nuovo Genoa parta dalla spina dorsale sul prato verde, da quei ruoli che spesso chiamiamo con vecchi nomi  portiere, stopper, regista, mezzala universale, e soprattutto una prima punta in grado di realizzare da 17 gol in su. Dante nel purgatorio direbbe al Vecchio Balordo: “di salir al ciel diventa degno“. Buoncacioatutti aggiunge: dalla prima giornata di campionato all’ultima.    to: Iniziamo il viaggio in Serie B