Al termine della sfida di questa mattina contro il Milan, terminata sul punteggio di 0-0, ai nostri microfoni è intervenuto Luca Chiappino, tecnico del Genoa Primavera.

Un buon punto in una partita tosta.

“Loro, oltre che una squadra fisica, sono una squadra tecnica con giocatori che davanti, nell’uno contro uno in campo aperto, sono davvero bravi. Abbiamo provato a fare una gara aggressiva, magari un po’ più sporca delle volte scorse. Volevamo però dare continuità al risultato di Empoli, visto che col Napoli avevamo buttato via un’occasione, e sono soddisfatto. Peccato perché loro hanno avuto alcune occasioni per fare gol, ma noi ne abbiamo avuta qualcuna in più. Sbloccando la gara avremmo avuto un pochino di facilità in più nel ribaltare il gioco. A parte il gol annullato al Milan alla fine per un fallo clamoroso sul quale non so perché abbia aspettato calciassero in porta, loro nel secondo tempo non hanno fatto un tiro in porta”. 

Si è avuta l’impressione che in mezzo al campo qualcuno abbia seguito il Festival sino a tarda notte…  

Probabilmente (sorride, ndr). Adesso stiamo facendo tante gare una dietro l’altra e con qualche giocatore stiamo forzando un pochino avendo avuto qualche problema coi pari ruolo. Sono da capire un po’ di fatica, stanchezza, lucidità che vengono a mancare. Le due palle gol del Milan nel primo tempo sono due errori nostri clamorosi in mezzo al campo che hanno permesso loro di ripartire. Ora iniziamo a fare tante partite di fila: questa già era la terza in una settimana e i ragazzi hanno bisogno di rifiatare. Diventa pesante. C’è la necessità di ruotare, che è anche un bene perché tutti i ragazzi sono dentro ed è più facile tenerli sulla corda, però effettivamente un po’ di appannamento in qualcuno c’è stato”. 

Nel Genoa è iniziata l’era dei giovani e Spors vuole seguirvi. Si sono scelti tanti giocatori stranieri con 50/60 partite nei loro campionati, mentre i nostri sono stati poco utilizzati. Una considerazione che ci sta poco però coi tuoi ragazzi…

“È stata una scelta che è stata fatta dalla gestione precedente: tra i nostri ragazzi, anche chi avrebbe avuto qualche possibilità, non è stato preso in considerazione. Sono state scelte e non si può sindacare. Noi dobbiamo solo cercare di fare trovare i nostri ragazzi pronti se venissero chiamati. Come abbiamo sempre fatto, continuiamo a lavorare per prepararli, quando dovranno lasciarci per limiti di età o capacità, a diventare professionisti. Qui abbiamo la serenità di un gruppo di lavoro che negli ultimi tre anni ha fatto un buon servizio per la società: nella rosa della prima squadra c’erano cinque ragazzi della Primavera. Credo che in Serie A non li abbia avuti nessuno. Giocatori che, bene o male, si sono ritagliati degli spazi dimostrando che i professionisti li possono fare. Non ci vuole fretta, ma quando arriverà il momento dovranno farsi trovare pronti”. 


Genoa Primavera, a Begato regna l’equilibrio. Col Milan finisce 0-0