È durata soltanto 70 giorni la permanenza di Shevchenko sulla panchina del Genoa. I tre punti in nove partite, troppo pochi, e soprattutto un gioco mai decollato hanno portato il direttore generale Spors ad esonerare il tecnico ucraino ed il suo staff. Momentaneamente la guida tecnica è stata affidata a Konko, allenatore degli Allievi nazionali rossoblu, e a Murgita vecchio cuore Genoa. A detta di molti, dopo la partita di oggi a Firenze l’italo-tedesco Bruno Labbadia sarà il nuovo allenatore, non resta che aspettare. Il Genoa visto a Marassi contro lo Spezia è stato per lunghi tratti inguardabile e la sconfitta poteva anche essere più evidente nel punteggio.

Uno sguardo d’insieme sull’avversario di oggi.

Nel posticipo di stasera il Genoa affronta al Franchi di Firenze la Fiorentina di Vincenzo Italiano, che nel precedente turno ha subito una cocente sconfitta contro il Torino. Italiano, moderno e preparato, è uno degli allenatori più in voga: il suo calcio si basa su criteri solidi; il possesso palla e il gioco sviluppato sulle corsie esterne sono i cardini. La Viola gioca un 4-3-3 ordinato e sempre propositivo, ha giocatori di indubbie qualità tecniche, che amano l’ uno contro uno, ed ha in Vlahovic il giocatore determinante. La Fiorentina gioca un calcio offensivo e propositivo, cerca sempre di partire dal basso. In mezzo al campo ha tre giocatori che non hanno paura a ricevere il pallone, anche con l’avversario vicino. Se non riescono a uscire palla al piede, hanno in Vlahovic il loro punto d’ appoggio, per poi liberare gli esterni nell’ uno contro uno.

L’analisi reparto per reparto. Partiamo dalla difesa.

Terracciano, partito come dodicesimo alle spalle di Dragowski, oggi viene impiegato dall’inizio a causa di alcune incertezze del portiere polacco. Terracciano ha fisicità, è bravo tra i pali e nelle uscite basse, deve migliorare in quelle alte, si disimpegna bene con i piedi. Odriozola, Milenkovic, Igor, Biraghi sono i quattro della linea difensiva, Odriozola e Biraghi sono gli esterni. Il primo è il pendolo della fascia destra, ha corsa, rapidità e buona tecnica, è sempre pronto a proporsi ed è pericoloso negli inserimenti palla al piede. Biraghi, sulla sinistra, è esperto, in possesso di un’ eccellente corsa e di un piede sinistro di tutto riguardo; bravo nei cross e nei calci da fermo, mostra qualche lacuna sotto l’aspetto difensivo. Milenkovic e Igor formano la coppia centrale. Milenkovic, forte fisicamente, abilissimo nel gioco aereo e con buona tecnica di base, ha molte squadre pretendenti anche in campo europeo; è pericoloso negli inserimenti offensivi principalmente sulle palle ferme. Igor potrebbe giocare al posto di Martinez Quarta, un po’ appannato in questo ultimo periodo. Igor è forte sulle gambe, attento in marcatura, tecnicamente più che sufficiente, ma certi suoi interventi a volte sono un po’ sconsiderati e quindi pericolosi. Nasce come esterno di fascia.

Il centrocampo.

Bonaventura, Torreira e Maleh compongono il reparto., Bonaventura viene impiegato come mezzala di parte, ha qualità tecniche e fantasia, è intelligente, bravo nel dialogo sul breve e pericoloso negli inserimenti e nei tiri da fuori area. Torreira è il frangiflutti davanti alla difesa, si propone sempre come salvagente ai compagni in difficoltà, è bravo a tagliare le linee di passaggio agli avversari: è rapido, ma non ha grande fisicità, è un ex Sampdoria. Maleh, che dovrebbe giocare al posto di Duncan, gode di un ottimo momento di forma, possiede notevoli qualità aerobiche unite una elevata rapidità: l’ex Venezia è un giovane di prospettiva, bravo e pericoloso negli inserimenti al buio.

L’attacco.

Ikoné, Vlahovic e Nico Gonzales sono i tre attaccanti. Ikoné, appena arrivato dal Lille, è veloce, ha un dribbling secco e velenoso, agisce sulla parte destra dello schieramento offensivo, anche se è un mancino naturale. Al contrario di Nico Gonzalez, un destro che gioca sulla fascia sinistra, anche lui veloce e sgusciante e dal dribbling ubriacare e imprevedibile. Vlahovic, il centravanti, è potente, ha un fisico da corazziere e forza nelle gambe; munito di un ottimo sinistro, è bravo nella difesa della palla, un giocatore in costante ascesa.

Come si comportano sulle palle inattive?

Su calci piazzati e corner a sfavore si dispongono a zona, retrocede anche Vlahovic per dare manforte. In fase offensiva i corner sono calciati da Biraghi e Nico Gonzalez, i giocatori dentro l’area pronti a colpire sono Milenkovic, Vlahovic, Igor, Bonaventura e Maleh, che va caccia di palle sporche.

In conclusione?

Non si sa che Genoa vedremo, tra nuovi acquisti e cambi di guida tecnica. Il match di oggi è un enigma, di certo la classifica piange e i rossoblu hanno un disperato bisogno di punti.

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Mario Ponti
Sono nato a Genova il 10 gennaio 1964. Ho fatto tutto il settore giovanile nel Genoa: 3 anni di primavera, esordio in serie A in Genoa -Napoli nel 1983. Poi esperienze nel Carbonia, Omegna, Casale e Mondovì in Serie C2; poi Dilettante in squadre della provincia di Genova. Un grave infortunio al ginocchio destro mi ha condizionato per tutta la carriera. Quattro operazioni. Una volta terminato di giocare ho iniziato a fare l’allenatore, prima nelle giovanili rossoblu e successivamente per 10 stagioni sulle panchine di Arenzano (il mio paese d’origine), Cogoleto, Lagaccio, Molassana e Pegliese. Infine, la sclerosi multipla è avanzata e ho dovuto abbandonare la panchina motivo per cui ho fatto per tre anni il direttore sportivo. Ora voglio fare solo lo spettatore e il tifoso. Nel 2014 la T.O mi ha premiato come tifoso rossoblu dell’anno, cosa di cui vado molto, molto orgoglioso.