IL PERCORSO – Inserita in un girone fra i più variegati nelle qualificazioni ad EURO 2020, la Polonia ha consolidato il primato nel gruppo con 6 punti di vantaggio sull’Austria e 10 su Macedonia e Slovacchia, tutto sotto la gestione Brzeczek. Da fine gennaio il nuovo commissario tecnico è una vecchia conoscenza del calcio italiano: si tratta di Paulo Sousa. La nazionale biancorossa è stata spietata nella fase a gironi: riuscirà a ripetersi nell’Europeo itinerante?

COME GIOCA – 3/4 della difesa giocano in Serie A (Szczesny, Glik e Dawidowicz), ma il segreto della Polonia sta fra centrocampo e attacco: da Zielinski a Lewandowski passando per il possente Krychowiak, si possono costruire situazioni di gioco potenzialmente letali per gli avversari. Rischieranno di pesare tantissimo le assenze di rifinitori o attaccanti di sostegno come Piatek e Milik, entrambi rimasti fuori per infortunio. Il peso del reparto sarà quasi tutto sulle spalle del panzer del Bayern: detto così non sembra una novità, ma va sottolineato come l’attaccante a 32 anni sia in cerca di riscatto dopo il terribile Mondiale del 2018, chiuso all’ultimo posto nel girone. Reti segnate da Lewa: nessuna. E questa si che fu una novità.

IL TECNICO – Di Paulo Sousa ricordiamo il brillante passato alla Fiorentina, un po’ meno l’esperienza in Cina alla guida del Tianjin Quanjian e in Francia con il Bordeaux, portato nuovamente a centro classifica prima di un addio con polemiche. La Polonia vorrebbe quantomeno eguagliare il risultato maturato nel 2016, quando si arrese al Portogallo (poi vincitore della competizione) solamente ai calci di rigore.

DA TENER D’OCCHIO – A proposito di sorprese, puntiamo su Jakub Moder. Centrocampista centrale di proprietà del Brighton, alterna gioco sporco a visione di gioco, con capacità di inserimento e una discreta rapidità in progressione. I fari saranno puntati su Zielinski, motivo per cui potrebbe trovare spazio per farsi largo e fare luce.


EURO 2020: alla scoperta della Slovacchia