Il successo dell’Italia e di Mancini è il modo di pensare il calcio e di gestire le gare secondo principi che in questo Europeo sono stati solamente loro.

In passato la Nazionale è sempre sembrata fuori da qualsiasi tattica si giocasse in Europa. Le vittorie mondiali spagnola e tedesca dovute non solo a grandi motivazioni, con posizioni fisse e dividendo gli spazi di gioco sul campo, hanno portato risultati ma non hanno lasciato segni particolari come i risultati dell’Olanda di Cruijff o quelli degli ungheresi di Puskas.

La nazionale nell’Europeo 2020 ha invece fatto vedere, oltre agli schemi, una buona dose di fantasia e di corsa senza ricorrere ad audaci giocate e marcature cattive.

Il modulo degli Azzurri è stato elastico, capace di adattarsi a qualsiasi tipi di gioco nelle due fasi di possesso o no. Un parolone in qualche momento delle gare è sembrato universale. Oggi è una strategia vincente, in futuro Mancini dovrà essere aiutato dalle società del campionato e avere la fortuna di trovare non un bomber ma un centravanti di ruolo che permetta alla squadra anche senza fare gol di far entrare in area di rigore tutti gli altri in campo.

Ogni calciatore azzurro dentro lo spazio che va ad occupare ha avuto la massima libertà di inventare.

L’Italia dopo questo Europeo sarà internazionale. Per continuare dovrà avere l’aiuto del campionato se non continuerà a giocare primo non prenderle con un difensivismo quasi strategico. Il calcio di Mancini usa gli spazi, il calcio che si è giocato nel campionato italiano finito a maggio attraverso la fase difensiva cercava gli spazi per colpire alle spalle gli avversari che attaccavano.

Durante il campionato europeo in onda nei mesi di giugno e luglio 2021, per l’Italia e Mancini la strategia è sempre andata ogni singola partita e le gare sono state giocate sempre alla stessa maniera. Mancini ha provato e trovato calciatori, ne ha convocati tanti, per sperimentare li ha amalgamati ed è riuscito a scompigliare partite noiose contro qualsiasi avversario di qualsiasi fascia.

In questa Italia c’è anche equilibrio, corrono tutti e c’è una qualità che diventa difficile da interrompere quando iniziano a palleggiare. Non ho scritto di calcio totale perché per chi lo ha predicato e realizzato ha detto: “troppe cose che non dipendono solamente dall’uomo“. L’Italia di Mancini meraviglia perché riesce a mescolare tecnica, corsa e gestione degli spazi semplicemente sapendo giocare bene il pallone a grande velocità e capendo appena si ha la sfera tra i piedi dove metterla.

Mancini e l’Italia hanno anche meravigliato perché non hanno dimenticato il DNA italiano: catenaccio e contropiede quando serviva. 

Vittoria stupenda contro gli Inglesi giocata contro Wembley al gran completo. Vittoria che non ha tenuto conto del gol beffa dopo 2 minuti. Vittoria favolosa aver visto gli inglesi fare catenaccio in casa loro con due linee di 5 e 4 calciatori davanti al portiere e finire l’incontro nella disperazione con 7 attaccanti contemporaneamente in campo senza nessun contraccolpo per gli Azzurri.

Vittoria anche contro l’Uefa che fatto giocare 6 gare su sette ai figli della Regina tra le mura amiche solo per questioni di portafoglio avendo garantito sei partite con Wembley sempre pieno e con prezzi da capogiro. Biglietti suddivisi in tre categorie. Nelle semifinali prezzi da un minimo di 195 euro a un massimo di 595. In finale (altro che 60.000 spettatori!) il biglietto minimo 295 euro, quello intermedio 595 euro, in Tribuna centrale 945 euro. Tutto per la gioia del Presidente Uefa Ceferin. La speranza che ora dia qualche sussidio al calcio in crisi.

Ad ogni modo, bella questa nazionale che ragiona, che pilota le gare e subisce poco.  Grazie ragazzi, la vostra vittoria è limpida e pulita: non è neppure venuta dal caso  ma dall’applicazione di un modulo, di una strategia, che non si può chiamare all’italiana anche se nel momento del bisogno anche quella è stata usata.

Italia hai strabiliato solo coloro che non ti ritenevano degna, ma non certo coloro che masticano calcio e non indovinano e interpretano il pallone per mezzo dell’astrologia, ma con i fatti e gli eventi prima dell’Europeo 2020.

Grazie Mancini, grazie Ragazzi. Se il campionato vi aiuterà facendo giocare gli italiani (in particolare i centravanti), più di un terzo complessivo disponibile nel campionato, anche il prossimo Mondiale potrebbe allungare vita e storia di questa Nazionale.