Le ultime cinque giornate decideranno le sorti in cima e in fondo alla classifica. Almeno 3/4 formazioni pronte ad aggiungersi, nelle prossime settimane, al gruppo di chi avrà più poche pretese dal campionato 2020/2021. Saranno diverse le squadre che incroceranno le rispettive strade e diversi saranno gli scontri diretti. Già lo scorso 10 marzo avevamo cercato di inquadrare gli scontri diretti turno per turno sino alla fine del campionato, e gli ultimi risultati, specialmente in chiave salvezza, non hanno modificato di molto lo scenario, malgrado il definitivo tracollo di Parma e Crotone (già nel prossimo turno potrebbe arrivare la matematica retrocessione di entrambe le formazioni).


LA ZONA CHAMPIONS ED EUROPA LEAGUE

L’Inter è a un passo dallo Scudetto e si farà più che altro “arbitro” della lotta Champions, ma non di quella salvezza, non dovendo affrontare nessuna delle formazioni dal Bologna in giù (escluso il Crotone nel prossimo turno, che con una sconfitta sarebbe matematicamente retrocesso). I nerazzurri sfideranno Juventus e Roma, ma anche Sampdoria e Udinese, facilmente senza più obiettivi di classifica da raggiungere.

Differente il ruolo dell’Atalanta, oggi seconda. Dopo aver sfidato Sassuolo (34°) e Parma (35°) giocherà a Bergamo contro il Benevento reduce dallo scontro diretto col Cagliari. Seguirà la trasferta del Ferraris col Genoa (a pochi giorni dalla finale di Coppa Italia), poi la Dea chiuderà con una sfida clou come quella contro il Milan, vero e proprio spareggio Champions.

Il terzetto di formazioni a quota 66 punti (Napoli, Juventus, Milan) non avrà vita facile. I partenopei hanno rilanciato la corsa Champions League e nelle ultime cinque giornate avranno il loro bel da fare. Troveranno infatti sul loro cammino tre squadre ancora pienamente invischiate nelle zone basse: alla 34esima il Cagliari, alla 35esima lo Spezia, alla 37esima la Fiorentina. Sfide intervallate dall’incrocio con due formazioni presto senza più pretese di classifica o piazzamento come Udinese e Hellas Verona.

La Juventus di Pirlo, a sua volta, avrà tre trasferte sulla carta abbordabili (Udinese, Sassuolo, Bologna), ma a destare apprensione sono le due partite all’Allianz Stadium: prima il Milan (35°), poi l’Inter (37°). E proprio il Milan, oltre sfidare le già citate Juventus e Atalanta in piena corsa per i medesimi traguardi, potrà dire la sua nella lotta salvezza dovendo contendere con Benevento (34°), Torino (36°) e Cagliari (37°).

Al treno della Champions League va attaccata la Lazio, non fosse altro perché deve recuperare la gara col Torino. Risalita grazie al filotto di dieci successi consecutivi casalinghi e uscita dalle coppe, ha staccato la Roma di sei punti (col derby di ritorno ancora da giocare). Alla 34° giornata ospiterà il Genoa, poi farà visita alla Fiorentina prima di giocare tre gare consecutive all’Olimpico: Parma (36°), Roma (37°) e Torino (recupero della 25°). Chiuderà a Reggio Emilia col Sassuolo.

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TRA CONFERENCE LEAGUE E CENTRO-CLASSIFICA

Roma (55), Sassuolo (52), Sampdoria (42), Verona (41). Queste quattro formazioni occupano dal settimo al decimo posto e completano la parte sinistra della classifica, sebbene giallorossi e neroverdi abbiamo un notevole distacco da blucerchiati e scaligeri. Roma e Sassuolo, distanti tre punti, si contenderanno fino all’ultimo il settimo posto valido per l’accesso alla Conference League, nuova competizione UEFA che partirà dalla prossima stagione. A rimettere in gioco la squadra di De Zerbi non sono stati solo gli ultimi risultati di Berardi e compagni, ma anche la frenata della truppa di Fonseca che non vince da tre turni e che ha forse definitivamente perduto il treno Europa League (-11 dalla zona Champions).

Evidente come, nelle ultime tre settimane, la testa della Lupa fosse alla semifinale di Europa League col Manchester United, ma c’è da aspettarsi che l’impegno da qui a fine stagione sarà massimo perché la panchina giallorossa, senza accesso alle coppe, potrebbe essere assai meno appetibile per chi dovesse avvicendare Fonseca. Reduce dal KO di Cagliari, la Roma avrà nell’ordine Sampdoria, Crotone, Inter, Lazio e Spezia all’ultima giornata. In parallelo, il Sassuolo se la vedrà con un calendario non semplice che prevede Atalanta, Genoa, Juventus, Parma e Lazio.

Anche se l’ottavo posto è ormai irraggiungibile (varrebbe l’accesso diretto agli ottavi di finale della prossima Coppa Italia) saranno chiamate a chiudere nel migliore dei modi anche Sampdoria e Verona, sparuto gruppetto al quale contano di aggiungersi presto Udinese (39) e Bologna (38). I blucerchiati affronteranno Roma, Inter, Spezia, Udinese e Parma. La formazione di Juric, invece, ha tre gare interne su cinque per ritrovare quel successo al Bentegodi che manca da febbraio: a domicilio ecco Spezia (34°), Torino (35°) e Bologna (37°). Nel mezzo le trasferte con Crotone (36°) e Napoli (38°).

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LA ZONA SALVEZZA DALL’UDINESE IN GIÙ

Il successo col Benevento ha quasi definitivamente tolto dalla lotta per non retrocedere Gotti e l’Udinese, non senza fatica. I friulani a quota 39 possono giocarsi il jolly dei tre punti in una delle ultime cinque gare stagionali: tre casalinghe (Juventus, Bologna, Sampdoria) e due esterne (Napoli e Inter). Un ultimo sforzo manca anche al Bologna, fermo a 38, la prima delle formazioni del lungo carrozzone che dagli uomini di Mihajlovic arriva fino al Cagliari terzultimo.

In chiave salvezza, già alla 34° giornata ci saranno due partite a modo loro fondamentali: il Bologna ospiterà la Fiorentina nel Derby dell’Appennino, sfida storicamente molto sentita, che oggi mette in palio punti pesanti. Mihajlovic può centrare la salvezza, Iachini allungare sul terzultimo posto lontano soli tre punti. Il Torino, senza Mandragora e Verdi, ospiterà il Parma. I ducali potrebbero salutare matematicamente la Serie A in caso di sconfitta, e nello stesso tempo rimangono tutti da analizzare in quest’ultimo mese di campionato: ci sarà la reazione d’orgoglio che talvolta si intravede nelle formazioni che sanno di aver buttato via una stagione?

Un passaggio fondamentale sarà alla 35° giornata con Benevento-Cagliari, assoluto scontro diretto salvezza fra due delle squadre attualmente a quota 31 punti. Sarà la seconda trasferta consecutiva per gli uomini di Semplici, attesi prima dalla sfida col Napoli al “Maradona”. Rimarrà sotto i riflettori la formazione sarda anche alla 36° giornata, non fosse altro perché nel tornare alla Sardegna Arena ospiterà la Fiorentina. Nello stesso turno il Genoa farà visita al Bologna.

Alla 37° giornata tornerà in gioco la variabile Crotone, altra formazione che presto saluterà aritmeticamente la massima serie e dovrà portare a termine nel migliore dei modi l’annata.  Nel penultimo turno Cosmi affronterà il Benevento; in parallelo lo Spezia di Italiano, forte del pareggio dell’andata, potrà giocarsi il tutto per tutto al “Picco” contro il Torino. Alla 38° giornata – ben difficile oggi da immaginare dovendo ancora piazzare i 12 punti precedenti – il calendario prevede Cagliari-Genoa e Torino-Benevento. Difficile pensare a una trasferta “proibitiva” per la Fiorentina allo “Scida” di Crotone.

In ultimo, ma non in ultimo, c’è il calendario del Genoa: due partite casalinghe e tre esterne. I 36 punti, frutto di un recupero in classifica definito “straordinario” da mister Ballardini, non sono ancora sufficienti e non offrono la matematica della salvezza. Matematica che occorrerà raggiungere prima possibile, sicuramente non procrastinandola fino all’ultima giornata che da due anni a questa parte decide le sorti del Grifone. Il potenziale scontro diretto col Cagliari, in Sardegna, coincide con gli ultimi novanta minuti della stagione e il Genoa l’occasione per centrare l’aritmetica può cercarla prima. La gara esterna con la Lazio anticiperà la sfida col Sassuolo. Poi il Bologna al “Dall’Ara”, l’Atalanta al Ferraris e la gara della Sardegna Arena il 23 maggio.

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