Il Governo impone lo stop agli allenamenti fino al 4 maggio, data da cui il mondo del calcio proverà a ripartire. Necessaria la diffusione di un protocollo di sicurezza a cui tutte le società dovranno adeguarsi in vista di una ripresa graduale. Mentre resta lunga la lista dei giocatori tornati nei rispettivi paese d’origine, compreso un Cristiano Ronaldo che ha fatto discutere per essersi allenato su un campo a Madeira violando di fatto il regime di quarantena. Entro lunedì dovrebbero rientrare a Torino i giocatori bianconeri rientrati in Sudamerica ad inizio emergenza, tutti pronti per venire sottoposti ad esami e scontare ulteriori giorni di isolamento. La Lazio e Lotito scalpitano: “Tenetevi pronti a ricominciare – avrebbe dichiarato il presidente in una video-conferenza poche ore prima della conferenza stampa del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte – Il centro sportivo è stato sanificato ed è un posto sicuro. Noi siamo pronti a ricominciare ma aspettiamo”. 

Malagò ammette: “Tutte le federazioni sportive stanno andando verso la cancellazione della stagione, il calcio invece vuole ripartire: è un dato di fatto sotto gli occhi di tutto, sarebbe ridicolo e ipocrita negarlo”. Gravina lo sfida sottolineando la diversità del mondo del pallone: “La nostra disciplina ha una sua specificità per dimensione, partecipazione ed impatto economico”. Si adeguerà in serata anche il ministro Spadafora, che in una diretta Facebook ribadisce come l’inizio di maggio sarà anche (presumibilmente) l’orizzonte per la ripresa della Serie A e dei campionati cadetti. A proposito di B, il presidente del Benevento Vigorito chiede a gran voce la promozione appellandosi al “merito sportivo”. Le date delle possbili ripartenze all’estero: 9 maggio in Germania, 3 giugno in Francia ed Inghilterra, 6 giugno in Spagna. In gran parte dei paesi, compresa l’Italia, proseguono senza sosta le contrattazioni e il braccio di ferro tra federazioni, società e calciatori per la riduzione degli stipendi nei mesi di inattività imposti dai governi nazionali.


GLI APPROFONDIMENTI SUL GENOA 

GAZZETTA DELLO SPORT – La squadra rossoblu è toccata appena in due articoli, il primo dedicato all’Atalanta e il secondo al Torino. I nerazzurri di Gasperini studiano un affondo per Pedro De La Vega, in forza al Lanùs e vicinissimo in estate all’approdo a Genova, mentre i granata avrebbero fatto dell’ex genoano Andrei Radu l’obiettivo numero uno per affiancare Sirigu e diventare il portiere del futuro.

IL SECOLO XIX – Intervista al direttore sportivo Francesco Marroccu, che lavora da casa e racconta i suoi giorni di quarantena trascorsi a Brescia lontano dalla Liguria e dalla sua Sardegna. Il ds sottolinea l’importanza di una figura centrale come quella di Nicola e ricorda come “i lavori fatti nel 2019 al centro sportivo Signorini abbiano riconsegnato una struttura all’avanguardia in cui sarà possibile mantenere le distanze durante gli allenamenti”. Quando? “Lo decideranno le autorità, noi abbiamo le idee chiare”. Sarà come ricominciare un nuovo campionato: “Nulla sarà scontato, noi ci faremo trovare pronti ma occhio ad esultare prima del novantesimo”. Una chiosa da casa sul rapporto con Preziosi e Cellino: “Due presidenti che hanno fatto la storia del calcio italiano – ammette Marroccu, che ha lavorato a lungo prima a Cagliari e poi a Brescia – Uno mi ha cresciuto, l’altro mi ha scelto e per questo gliene sarò eternamente grato”. 


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