Riparte oggi il campionato di Serie A dopo la sosta forzata dovuta al gravissimo problema del coranavirus e si riparte con tutte le partite giocate a porte chiuse. Oggi al Meazza di Milano la partita Milan-Genoa sarà giocata senza pubblico e questa situazione si protrarrà per altre giornate di campionato sperando che si arrivi presto ad una vita normale.

Uno sguardo d’insieme sul Milan.

Il Milan, proprio dopo la gara di andata contro i rossoblu, aveva sostituito l’allenatore Giampaolo con Stefano Pioli, che in quel periodo sembrava vicino alla panchina del Genoa. Pioli è un mister intelligente, preparato, molto scrupoloso, sempre attento nelle dichiarazioni e di comportamenti mai fuori dalle righe. Il suo Milan scende in campo con il 4-2-3-1. L’ingaggio di Ibrahimovic sul mercato di gennaio ha dato una scossa positiva a tutti i componenti della rosa milanista. Grazie all’arrivo di Zlatan, il Milan ha ripreso ad ottenere buoni risultati. Quando possono sviluppano il loro gioco palleggiando, si appoggiano su Bennacer, vero catalizzatore della manovra, in alternativa ricorrono al lancio lungo per Ibrahimovic, bravo nella spizzata di testa e nella difesa della sfera. Bisognerà prestare particolare attenzione alle incursioni palla al piede di Theo Hernandez, che a Marassi ci fece male. Pioli ha proposto Rebic come esterno d’attacco con esiti validi. Nell’ultima settimana sono sopraggiunti problemi in ambito societario, ma non penso che questo possa influire negativamente sulla squadra.

L’analisi reparto per reparto. Partiamo dalla difesa.

In porta oggi sarà impiegato Begovic, al posto dell infortunato Donnarumma. Begovic, portiere bosniaco, ha maturato varie esperienze all’estero, ha grande fisicità, ma è ugualmente reattivo e svelto tra i pali, anche se non dimostra grande dimestichezza con il pallone tra i piedi. I due esterni difensivi sono Conti e Teo Hernandez. Il primo, dopo aver patito numerosi infortuni, sta cercando di riproporsi ad alti livelli: corsa e resistenza sono le sue doti migliori, deve migliorare nei cross e nelle letture difensive. Hernandez, francese, è il giocatore con più alto rendimento dei rossoneri. Veloce, ha buon dribbling e capacità di inserimento, ed ha segnato alcuni gol decisivi. Kjaer e Romagnoli formano la coppia centrale difensiva. Il primo, un esperto difensore danese, ha giocato in alcune squadre italiane ed estere: è bravo nel gioco aereo, però patisce la rapidità degli avversari. Romagnoli, capitano nonostante la giovane età, è arcigno ed attento, ha buoni mezzi tecnici e notevole personalità, guida bene i movimenti difensivi.

Il centrocampo.

I due mediani sono Kessie e Bennacer. Kessie possiede forza fisica notevole, è discreto tecnicamente, ma disordinato sotto il piano tattico. Bennacer è l’uomo d’ordine: l’ex Empoli sta crescendo in modo esponenziale, dispone di un’ottima tecnica di base, detta i tempi della manovra, è sempre molto aggressivo sul portatore di palla avversario, infatti è uno dei calciatori più ammoniti del campionato.

L’attacco.

Castillejo, Calhanoglu e Rebic giocano alle spalle della punta centrale Ibrahimovic.  Castillejo e Rebic sono gli esterni che giocano a piede invertito. Il primo, ex Villarreal, tutto mancino, alterna momenti di gran calcio a momenti di apatia; velocità, dribbling e cross sono le sue peculiarità. Rebic, che gioca sulla fascia opposta, ha grande forza nelle gambe ed è pericoloso dentro l’area di rigore avendo giocato in precedenza come punta centrale: con Pioli sta migliorando il suo bagaglio tattico. Calhanoglu, il trequartista, agisce alle spalle di Ibra, ha piedi buoni, è spesso letale nei tiri dalla distanza e calcia molto bene punizioni e corner. Lo svedese Ibrahimovic è il “puntero”: ha fisico statuario e mezzi tecnici importanti, data l’età non più verde la mobilità è un po’ ridotta, ma con le sue qualità e la sua personalità Zlatan riesce ad essere ugualmente fondamentale per il Milan. Nel gioco aereo è difficilmente superabile.

Come si comportano sulle palle inattive.

Su quelle a sfavore si schierano a zona, e sarà importante vedere se Begovic in queste occasioni riuscirà ad aiutare il reparto difensivo come solitamente fa Donnarumma. In fase offensiva i corner e le punizioni laterali sono calciate da Calhanoglu e da Castillejo. Kjaer e Romagnoli salgono per sfruttare l’abilità nel colpire di testa, a loro si aggiungono Ibrahimovic, Rebic, Kessie, a volte anche Hernandez. Le punizioni dal limite vedono calciare in prima battuta Calhanoglu con il destro e Castillejo con il sinistro; da lontano a volte ci prova Romagnoli.

In conclusione?

La mancanza di pubblico e di tutto il contorno renderà sicuramente strana la partita. Il Genoa dovrà affrontare il match con le stesse armi che ha usato contro la Lazio, umiltà, spirito di sacrificio, sudore, e dovrà far leva sulle qualità tecniche. Tutti elementi che gli uomini di Nicola hanno dimostrato di possedere.


Milan-Genoa, le probabili formazioni

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Mario Ponti
Sono nato a Genova il 10 gennaio 1964. Ho fatto tutto il settore giovanile nel Genoa: 3 anni di primavera, esordio in serie A in Genoa -Napoli nel 1983. Poi esperienze nel Carbonia, Omegna, Casale e Mondovì in Serie C2; poi Dilettante in squadre della provincia di Genova. Un grave infortunio al ginocchio destro mi ha condizionato per tutta la carriera. Quattro operazioni. Una volta terminato di giocare ho iniziato a fare l’allenatore, prima nelle giovanili rossoblu e successivamente per 10 stagioni sulle panchine di Arenzano (il mio paese d’origine), Cogoleto, Lagaccio, Molassana e Pegliese. Infine, la sclerosi multipla è avanzata e ho dovuto abbandonare la panchina motivo per cui ho fatto per tre anni il direttore sportivo. Ora voglio fare solo lo spettatore e il tifoso. Nel 2014 la T.O mi ha premiato come tifoso rossoblu dell’anno, cosa di cui vado molto, molto orgoglioso.