Buona la prima di Davide Nicola. Grazie all’eterno Pandev, che a tre minuti dal gong finale segna una rete che non vale solo tre punti. Grazie al Capitano Mimmo Criscito, che freddamente ha realizzato il calcio di rigore con Nicola e tanti altri genoani con le spalle alla Nord per non soffrire. Il vecchio Balordo lascia l’ultimo posto in classifica e trova qualche filo di speranza nella calza della Befana, in anticipo di qualche ora e in questo inizio del 2020 con i tifosi che, in silenzio per “sciopero” contro i Daspo, alla fine si lasciano andare all’entusiasmo.

Perin tornato tra i pali sotto la Nord, non da figliol prodigo ma subito perdonato dopo la prima parata sotto la Sud. Anche Behrami in campo nel secondo tempo è il “carrarmato”  che serviva nel cuore del gioco per impacchettare i tre punti. Possiamo fare gli applausi a Nicola per il lavoro fatto in 6 giorni, anche se si è visto poco, ma mettere nella Calza della befana una vittoria con un “Befano” Genoa vecchino e dall’aspetto brutto ma dal cuore rossoblu apre nuovi orizzonti e speranze. Questa volta la vittoria non farà fare voli pindarici rispetto alle prime di Andreazzoli e Thiago Motta. Il Vecchio Balordo non ha giocato bene ma ha vinto e tutti dovranno essere consapevoli, dal Joker ai dirigenti fino all’allenatore, che occorrerà oltre al lavoro anche qualcosa per migliorare la rosa nel mezzo e in avanti. La filosofia calcistica di Nicola, provare ad alzare dei muri ma non rinunciare mai a vincere, non è una novità. Nicola con questa strategia vuole salvare il Grifo anche se non avrà il tempo per divertirsi.

Sassuolo squadra con identità, ma l’allenatore e i dirigenti non sono stati Shel Shapiro dei Rokes: “Bisogna saper perdere”. Rivedendo la gara si accorgeranno che sono stati più grossi e importanti gli errori degli avanti emiliani nell’ultimo passaggio che quelli del direttore di gara. Hanno cercato di approfittare della paura del Grifone con una fitta serie di passaggi che hanno portato solo ad una vera conclusione con Traoré nel primo tempo.

La speranza di aver voltato pagina avviene ad ogni gara del Vecchio Balordo. Importante che gli interpreti del girone di andata e i nuovi arrivati per un motivo o per un altro collaborino di più. Allora i risultati potrebbero arrivare. Il Genoa deve ritrovare non solo equilibrio e gioco di squadra ma anche il giocatore che deve dare un contenuto, un senso a quello che deve fare per salvare il Vecchio Balordo. Per questo bisogna confidare che gli ultimi tre arrivati con Criscito, Sturaro, Pandev, Zapata e Biraschi riescano ad imporsi, non solo sul campo ma anche dentro lo spogliatoio.

Il Genoa per salvarsi deve diventare gruppo, non solo a parole, condividendo valori e obiettivi, dare un significato a quello che bisogna essere per fare diventare il Genoa anche se non straordinario almeno normale. Visto e considerato che i ritorni di Perin, Behrami e Destro causano scetticismo si spera che chi abbia saputo cantare e suonare, anche se stonato, negli ultimi anni, riprenda a conoscere gli accordi del calcio a loro portata con tanta salute. La forza e l’intelligenza di Nicola gestirli e loro di farsi gestire anche non giocando 90’ più recuperi ogni partita.

I guai del Genoa del girone di andata, oltre alla mancanza di gol e degli errori lapalissiani  che sono costati punti in classifica e panchine saltate, quali sono stati? Basta controllare i tabellini: la mancanza di tiri fuori dai 16 metri avversari, calci di punizione diretti al limite delle aree, reti su palloni inattivi e veramente troppo pochi calci d’angolo per una squadra che deve giocare il campionato di Serie A. Oltre alla mancanza di gol, il problema che ha causato più guai in questo girone di andata che sta per terminare sono stati gli sbagli i  malintesi nel cuore del gioco dove chi vi ha giostrato non ha presidiato, coperto bene e creato le occasioni per quelli che giocavano davanti.

Nicola è stato chiaro nella presentazione prima della gara con il Sassuolo e quello detto lo si è visto durante la gara di ieri sera. “Il mio gioco non prevede una gestione del pallone che non sia esclusivamente dedicata ad un attacco dello spazio diretto. Il possesso pallone per arrivare alla conquista di spazi per arrivare in area di rigore. Mi annoio a vedere il possesso pallone per far vedere che si è bravi nella gestione del pallone. Mantenere un equilibrio quando si attacca e si difende”. 4 princìpi che devono essere stati difficili da digerire in 5 giorni per un truppa che ha lavorato 6 mesi con altre idee e sistemi di gioco. In 5 giorni di lavoro Nicola si è reso conto delle priorità e ha cercato di individuare i problemi principali della squadra: 35 gol subiti e solamente 17 fatti documentavano la posizione in classifica.

Al Pio Signorini oggi e nei prossimi giorni non arriveranno i Tre Magi. Aspettano di valutare ancora la rosa a disposizione dopo la Coppa Italia di giovedì e la gara contro il Verona di Juric di domenica prossima, anche se contro il Sassuolo le lacune e gli errori delle altre 17 partite sono venuti regolarmente a galla.

Subito bisogna risolvere la questione Schöne: vuole giocare o vuole tornare in Olanda, unica destinazione possibile? Senza regista è difficile fare dei film, con il danese o senza. Al Vecchio Balordo ne occorre uno, per non ripetere l’abbaglio dello scorso anno. Il calciomercato del Genoa è difficile e non solo per volontà del Joker. I giocatori valutano la classifica e i procuratori i contratti a tempo ridotto in attesa del risultato finale della stagione non li gradiscono. Tutti sanno che al Genoa serve un attaccante in grado di finalizzare il gioco e avvicinarsi alla doppia cifra di gol. Preziosi ci prova a portare un bomber con l’aiuto di altra società amica, facendo un investimento a metà, avendo anche in prestito dal socio di compera un centrocampista in esubero tra le sue fila che potrebbe dare una mano nel cuore del gioco.

La vittoria con il Sassuolo, anche se è stata una calza della Befana rattoppata, potrebbe portare l’oro, l’incenso e la mirra sulla via della salvezza. Lo avevamo scritto nella presentazione della partita con il Sassuolo: “Tre punti fondamentali per il futuro della classifica e anche del calciomercato invernale”. La partita non sarà piaciuta, a questo punto bisogna mettere da parte il calcio champagne e accontentarsi di quello frizzantino di Nicola. Buona Befana a tutti!