Stasera tocca ancora alla Nazionale di Mancini prendere il 10 con lode, ma incombe già la ripresa del campionato. Sette giornate al termine del girone di andata, di cui due nel 2020, che devono far fare i conti a molte squadre, in particolare a quelle che sono dalla parte destra della classifica e in fondo.

Questa Serie A andata all’attacco per 12 giornate puntando sul gioco sarà capace anche di continuare a pensare in grande. Sono state dodici giornate che hanno proposto tanti spunti tecnici positivi e non tra le prime della classe, ma tra quelle che inseguono l’Europa e – perché no? – anche tra quelle che viaggiano in fondo alla classifica, con la differenza che ha contato poco il gioco rispetto ai gol realizzati e quelli incassati. Mancini, oltre fare risultati, sta lanciando una OPA pubblica di acquisto a tutti gli allenatori di giovani italiani vissuti ad oggi in panchina o imprestati a farsi le ossa.

Le prime dodici giornate di campionato hanno più che altro lasciato incertezze sui modelli da seguire. Guardando gli altri campionati, specialmente quello inglese e non la Champions, appare un retrogusto di fesseria strisciante: chi può dire o seriamente affermare che la differenza nel Liverpool, Manchester e le altre big dei campionato europei la facciano più i moduli o i giocatori? In Italia tutti gli allenatori hanno trovato un compromesso. Si gioca negli spazi pur non avendo il Messi in squadra.

Uno di quelli che sta cercando di portare novità pur arrivando all’ottava giornata di campionato è Thiago Motta. Con il movimento di attaccanti e centrocampisti che dovrebbero aprire metri quadrati a ridosso dell’area avversaria, spazio in cui dovrebbero andare due o più calciatori a turno. Per avere questa velocità di movimento sono indispensabili giocatori agili e quindi non troppo forti fisicamente. Guardiola è riuscito ai tempi del Barca ad avere questa fantasia senza il riferimento del centravanti, dopodiché è stato imitato da molti.

Al Genoa le cose migliori riescono quando riesce ad attaccare gli avversari nella loro metà campo e in quello spazio fitto bisogna avere calciatori di grande tecnica pronti a non sciupare occasioni gol. Nel calcio non c’è unica soluzione e ciascuna deve andare a braccetto con le caratteristiche dei calciatori a disposizione.

In queste prossime sette giornate di campionato tutti gli allenatori sono consapevoli che devono fare risultati per girare bene dopo la Befana in modo da non soffrire esageratamente nel girone di ritorno. Come scritto in precedenza, accantonando la parte sinistra della classifica, bisogna occuparsi di quella della parte destra, in fondo, dove ci sono protagoniste squadre inaspettate visti i commenti di inizio stagione, i voti e le classifiche. Più Genoa che Sampdoria: e partendo dai 10 punti del Lecce arriviamo ai 9 di Genoa e Samp, agli 8 della Spal e, infine, ai 7 del Brescia.

Dalla prossima  tredicesima giornata di campionato a fare la differenza  per tutte  e quattro le squadre che si giocano la retrocessione dovranno essere principalmente gli scontri dirette in casa e fuori casa. La squadra meglio piazzata,  non favorita,  guardando il calendario è il Genoa anche se tre gare saranno fuori dal Tempio con Spal, Lecce e Verona e in casa contro Torino, Sampdoria, Sassuolo. Il tutto senza dimenticarsi della trasferta in casa dell’Inter.

Tanti rischi per il Vecchio Balordo considerati i 14 gol fatti ed i 26 incassati. Coi rientri di Criscito e Sturaro ci saranno più esperienza e qualità in difesa e centrocampo, ma con l’infortunio di Kouamè, considerato che era l’unico veloce degli attaccanti, Thiago dovrà non inventare ma fare qualcosa di diverso. Il quartultimo posto non può lasciare tranquilli: c’è tempo per rimediare  e bisogna cercare di fare almeno 10/11 punti senza permettere al prossimo calciomercato di cercare scommesse. Le prossime scelte del Grifo di calciomercato non potranno essere sbagliate, in particolare davanti alle porte avversarie.

La patata bollente del prossimo calciomercato dovrà essere nelle mani di Motta: oltre a gente da Grifone serviranno calciatori da gioco alla Thiago, uno che vuol lottare e vincere gara dopo gara ma essere anche realista valutando bene il parco giocatori a disposizione e quelli che dovrebbero arrivare, pochi ma buoni. La sua forza ad oggi è stata quella di non pensare il calcio in un solo modo. Dispiace per Kouamé, ma dalla Premier anche prima del suo infortuno arrivavano notizie secondo cui fosse stato acquistato dal Crystal Palace e non si era capito se da gennaio o dal  prossimo giugno. Qualche bene informato invece annunciava che il Joker fosse pronto ad aprire la borsa su due esterni d’attacco.

La resa dei conti non solo per il Genoa, ma anche per tutte le altre 19 squadre che partecipano al campionato di serie A, è arrivata. Non serve nascondersi: bisogna iniziare a contare i punti.