Il Genoa di Thiago Motta esordisce al Ferraris contro il Brescia in una giornata dove il Lecce, diretta concorrente salvezza, ha già rosicchiato un altro punto di vantaggio su entrambe le formazioni pareggiando contro la capolista Juventus. I tifosi rossoblu, attraverso due comunicati, hanno annunciato contestazione nei primi 10′ di gara durante i quali rimarranno fuori dallo stadio.

Corini, alla vigilia, si è detto un po’ più preoccupato del solito perché Thiago Motta, studiato sulla base del PSG Under 19, rappresenta un’incognita sul fronte del modulo e dei principi di gioco. Per l’allenatore delle Rondinelle sarà la sfida numero 5 contro il Genoa, affrontato sempre in Serie A. Le prime due furono nella stagione 2012/2013, una in quella successiva, l’ultima nel 2016/2017. Peraltro, quella del Ferraris sarà la sua 80esima presenza come mister nel massimo campionato.


NOTIZIARIO

Una leggera brezza fischia sul Ferraris, che oggi si presenta tirato a lucido per quanto riguarda il terreno di gioco, con una temperatura intorno ai 18 gradi. Prima dell’inizio dell’incontro, in Gradinata Nord compare lo striscione “Oggi 10 minuti, domani l’intero campionato…dall’anno scorso per noi nulla è cambiato“. Il riferimento è chiaramente alla contestazione. Saranno 1300 i tifosi del Brescia assiepati nel settore ospiti.

Durante il riscaldamento due volti nuovi in campo: Simon Colinet, collaboratore tecnico di Thiago Motta ai tempi dell’Under 19 del Paris Saint Germain, e Filippo Gatto, nuovo preparatore atletico a fianco di Alessandro Pilati. A Filippo Gatto, l’anno scorso, era stata dedicata la vittoria della Primavera contro la Juventus ad Arenzano. Durante il riscaldamento lungo abbraccio tra Pandev e Balotelli, ex compagni all’Inter, e anche tra Biraschi, Morosini e lo stesso macedone.


LE FORMAZIONI UFFICIALI

GENOA (3-4-1-2): Radu; Romero, Radovanovic, Zapata; Ghiglione, Cassata, Schöne, Ankersen; Lerager; Gumus, Pinamonti. A disposizione: Jandrei, Marchetti, Biraschi, El Yamiq, Barreca, Kouamè, Saponara, Agudelo, Sanabria, Pandev, Goldaniga, JagielloAllenatore: Thiago Motta.

BRESCIA (4-3-1-2): Joronen; Sabelli, Chancellor, Cistana, Mateju; Bisoli, Tonali, Romulo; Spalek; Ayè, Balotelli. A disposizione: Gastaldello, Ndoj, Zmrhal, Donnarumma, Matri, Alfonso, Morosini, Semprini. Allenatore: Eugenio Corini.


LA PARTITA

La gara sarà diretta dall’arbitro Abisso di Palermo, coadiuvato dagli assistenti Meli e Di Iorio. Pezzuto sarà il quarto ufficiale, Giua di Sassari e Tegoni di Milano rispettivamente VAR e AVAR. Thiago Motta in tuta d’ordinanza.

Squadre in campo puntuali, col Genoa in tenuta rossoblu e schierato con una sorta di 3-4-1-2. Brescia con pantaloncini e maglia bianca. A bocce ferme, il Genoa schiera Cassata e Schöne particolarmente vicini, Radovanovic basso e centrale di difesa a fare il libero (con la fascia di capitano al braccio). Ghiglione a destra, Ankersen a sinistra. Lerager alle spalle delle punte Gumus e Pinamonti.

Al 2’di gioco subito punizione per il Genoa dalla zona di destra: se ne incaricherà Schöne. La sua battuta è deviata in rimessa laterale dalla difesa bresciana. La formazione ospite rompe un break iniziale rossoblu dopo tre minuti conquistando una punizione sulla trequarti avversaria.

La Gradinata Nord entra qualche minuto prima dei dieci annunciati e comincia a sostenere la squadra intorno all’ottavo di gioco. La partita in campo prosegue e il Genoa non ha fretta di colpire, ma cerca di giostrare in ampiezza per allargare le maglie del Brescia. “Vogliamo undici Grifoni” lo striscione che appare in Gradinata Nord all’ingresso della tifoseria. Anche i Distinti sono visibilmente più pieni dopo la fine dei 10′ di protesta fuori dallo stadio.

Al decimo un passaggio fuori misura di Radu a cercare Radovanovic mette in seria difficoltà la difesa rossoblu, che cerca di contenere Ayè e lo costringe solamente all’angolo. Il Brescia si trattiene però nella metà campo del Genoa, che riesce a ripartire al minuto 11′. Nella ripartenza Gumus viene scaraventato contro i tabelloni di bordo campo da Sabelli e rimane a terra, costretto a ricevere le cure mediche dello staff rossoblu.

Il Brescia sta alzando il pressing, complice un Genoa che ha commesso qualche errore in fase di impostazione. Al 17′ cartellino giallo per Bisoli che ferma un affondo di Gumus in progressione a ridosso del limite dell’area, sul versante di sinistra. Buona punizione per il Genoa di cui si incarica Schöne: la sua battuta centra un difensore avversario e finisce in rimessa.
Al 21′ ammonito Tonali per proteste dopo che Abisso aveva fischiato fallo a favore del Genoa. Dalla punizione scodellata in area da Schone si avventa Joronen, che in uscita colpisce uno scarpino di Zapata , che rimarrà a terra rialzandosi dopo le cure dello staff medico.

Il primo tiro in porta del Genoa arriva al 26′ e parte dal destro di Gumus. Joronen la fa sua senza problemi, ma la manovra del Genoa è tornata ad essere più fluida e avvolgente per l’avversaria. Oltretutto il fulcro del gioco del Brescia, Tonali, è costantemente tallonato da Lerager che ha ricevuto più di un’indicazione da mister Motta.

Al 32′ Abisso punisce tardivamente una sbracciata di Romero su Spalek nel tentativo di liberarsi di un pallone che probabilmente poteva essere disimpegnato prima senza arretrare così tanto. Buona occasione da calcio piazzato per la formazione di Corini che va diretta in porta con Tonali, capace di segnare un gol bellissimo. Brescia in vantaggio al 34′ di gioco con un’invenzione di Tonali che ha scelto la soluzione diretta in porta da una posizione particolarmente angolata beffando Radu. Tutti si aspettavano un cross in area, il pallone si è depositato all’incrocio dei pali.

Foto TanoPress

Al primo tiro in porta il Brescia è passato in vantaggio e gelato il Ferraris, che comunque non smette di sostenere la squadra. Nella formazione ospite è costretto a uscire dal campo al 39′ Chancellor, vittima di un infortunio muscolare. Al suo posto dentro Gastaldello.

Al 41′ ammonito Ankersen per un intervento falloso su Sabelli. Al 44′ miracoloso Joronen su Gumus, al secondo tiro della partita. Il destro finisce un angolo, ma si sarebbe depositato in porta. Subito dopo verranno concessi due minuti di recupero, durante i quali ci proverà Radovanovic dalla distanza, trovando solamente il fondo, e troverà l’ammonizione anche Ghiglione per un fallo su Romulo.

Alla ripresa il Genoa, che inserisce Agudelo per Radovanovic (capitano diventa Zapata), si ridisegna col 4-2-3-1 con Cassata e Schöne a giocare davanti alla difesa e Agudelo dietro le punte supportato da Gumus e Lerager. La prima occasione è di marca rossoblu con un tiro di Ankersen e termina tra i guantoni di Joronen, la seconda è clamorosa e di marca bresciana e capita sui piedi di Spalek, che tutto solo davanti a Radu non trova l’impatto col pallone.

Nuove occasioni latitano nei primi dieci minuti della ripresa, ma il Genoa prova a fare male al Brescia, non certo aiutato dai molti errori commessi in mezzo al campo e da un palleggio spesso esasperato dalle parti di Radu. Al minuto 56′ Abisso ferma il gioco per un problema agli auricolari. Al 57′ dentro anche Pandev al posto di Lerager.

L’ingresso di Pandev non fa cambiare assetto, ma vede lo spostamento di Gumus a sinistra e Pandev va a collocarsi a destra. Al 59′ cartellino giallo per Agudelo. Superata l’ora di gioco, il Brescia è sempre in vantaggio per uno a zero: decide la rete di Tonali nel primo tempo.

Al 62′ il Brescia va dalla bandierina per la prima volta in questa seconda frazione, ma la difesa rossoblu libera dal pericolo. Al 63′ prima occasione per il Genoa nel secondo tempo, prima con Pandev e poi per Gumus: in entrambe le situazioni è bravo Joronen a chiudere. Dal calcio d’angolo concesso al Grifone, battuto da Schöne, Kouamè (appena subentrato a Gumus) colpisce una clamorosa traversa colpendo di testa.

Foto TanoPress

Ma sull’azione successiva, al 66esimo, un’azione insistita di Pinamonti, con assist finale per Agudelo, vede il numero 28 rossoblu concludere a rete col mancino e segnare all’incrocio. Il Ferraris esplode. Il Genoa ora è galvanizzato dalla rete e attacca a sport battuto conquistando una serie di angoli trascinato dal pubblico.

Al minuto 71′ fuori Balotelli, dentro Donnarumma. Dopo il cambio un’altra buona occasione con un crosso basso e teso di Ghiglione dalla destra che Joronen devia prima che ad impattare possa essere qualche rossoblu. Si tratta solo del preludio al raddoppio rossoblu al minuto 74′: Ghiglione crossa alla grande dalla destra, Kouamè sforbicia col destro e batte Joronen. Il Ferraris impazzisce di fronte ad una rete da capogiro dell’attaccante ivoriano.

Al 78′ il Genoa fa tris con un’altra bellissima rete di Goran Pandev servito ottimamente da Kouamè che prima aveva anticipato Sabelli sulla trequarti: il macedone fa il suo, si accentra e col sinistro batte Joronen con una rete a giro all’incrocio. Ammonizione per l’attaccante rossoblu che si toglie la maglia per esultare sotto la Nord.

Foto TanoPress

Al minuto 81′ il Genoa colpisce anche il palo con Schöne, che era stato servito a rimorchio da Agudelo. Joronen ha anche toccato il pallone nell’occasione producendosi nell’ennesimo intervento a salvare la propria porta.

Il Brescia si ripresenta dalla parti di Radu al minuto 86′ quando Ayè finalizza, spedendola in curva, una buona trama offensiva della squadra di Corini. Sulla battuta dal fondo ammonito Radu per aver perso tempo. Dopo le ultime offensive del Brescia, che va vicinissimo al gol al 92′, Abisso fischia la fine della gara.

Il Genoa torna a vincere e si conferma bestia nera del Brescia, superato in classifica grazie al successo in rimonta di questa sera al Ferraris. Dopo una prima frazione con tanta manovra e pochi tiri, nel secondo tempo i tre cambi dalla panchina eseguiti da mister Thiago Motta ribaltano il Brescia di Corini, tenuto avanti solo da una perla di Tonali. Genoa che momentaneamente si toglie dal penultimo posto risalendo a quota 8. Nel turno infrasettimanale farà visita la Juventus, ma il Genoa riprenderà lunedì ad allenarsi: Thiago Motta ha concesso un giorno di riposo dopo la bella vittoria di questa sera.