Spalletti rifiuta il Milan, Ancelotti valuta un addio anticipato da Napoli, l’Inter riceve i complimenti anche da Leo Messi a poche ore dalla sfida contro la Juventus del gran rivale Cristiano Ronaldo. Donadoni sprona il Torino, Giampaolo si gioca tutto al Ferraris, rinviato l’anticipo del venerdì fra Brescia e Sassuolo.


GLI APPROFONDIMENTI SUL GENOA 

CORRIERE DELLO SPORT – Il Milan contatta Spalletti già prima della gara contro il Genoa, ricevendo come risposta un “no” secco. Giampaolo è circondato, avvilito, praticamente condannato e studia il tridente inedito Suso-Rebic-Leao lasciando così in panchina il grande ex Krzysztof Piatek. Il pistolero polacco dovrebbe partire dalla panchina, al Ferraris sarà la serata del rientro fra i titolari da parte di Schöne. Intanto Ibra si propone con uno scherzo: “Sto per arrivare”.

GAZZETTA DELLO SPORT – Lunga analisi sul periodo di magra che sta trascorrendo Piatek nelle prime sei giornate della stagione con la maglia del Milan. Il confronto con quella passata, la prima in Serie A da punto di riferimento nel Genoa, è impietoso e non solo nel computo dei gol segnati. In coppia con Leao sta provando ad affinare intesa e movimenti, come quelli che lo resero l’attaccante più appetibile del campionato insieme al velocista Kouamé. Si ritroveranno al Ferraris, domani sera, quando per il Grifone saranno necessari i gol di Pinamonti.

REPUBBLICA GENOVA – Barreca e Saponara restano in forte dubbio per la gara contro il Milan: il primo deve ancora recuperare dal fastidio accusato nell’ultima sfida all’Olimpico di Roma, il secondo rappresenta un’alternativa sulla trequarti ma solo in caso di schieramento a trazione anteriore. L’unica certezza è che entrambe le squadre scenderanno in campo anche per i loro allenatori, entrambi a forte rischio esonero.

IL SECOLO XIX – Un video-messaggio scherzoso, diretto ad un tifoso genoano, fa scoppiare l’Ibra-mania nella Genova rossoblu: “Vengo e vinciamo lo Scudetto” dichiara da Los Angeles un sorridente Zlatan Ibrahimovic, in forza ai Galaxy dai quali percepisce circa 7 milioni di dollari all’anno senza contare i bonus. Nell’anno dei grandi ritorni, con l’ombra di Gattuso sulle spalle, al Genoa c’è chi continua a sognare. Intervista a Fabrizio Corsi, che ben conosce Andreazzoli e pure Giampaolo: “Non vorrei essere nei panni di chi perde” sostiene il presidente dell’Empoli, convinto del fatto che entrambi gli allenatori stiano soffrendo le maggiori pressioni. Il tecnico del Genoa ritrova i suoi “vecchi” fedelissimi; qualcuno dalla sua parte, come il croato Pajac, qualcuno dall’altra, come Krunic e Bennacer. Migliorano le condizioni di Barreca, in mezzo al campo riprende quota l’ipotesi che porta a Schöne vicino a Radovanovic.

TUTTOSPORT – Giampaolo si gioca il Milan senza Piatek, che resterà in panchina nello stadio che lo ha lanciato prima che lo stesso pistolero polacco si incartasse nel giro di pochi mesi. Suso non si tocca, Leao è in ascesa, probabile posto da titolare per Rebic. Andreazzoli non ha ancora deciso se affidarsi a Lerager, Schöne e Radovanovic o se buttare nella mischia Saponara già dal primo minuto. Un duro editoriale sui due allenatori, chiamati a salvare le rispettive panchine, recita: “Con tutto il rispetto per i meravigliosi tifosi del Genoa, che i rossoblu si trovino a 5 punti non fa notizia”. Storia ben diversa, invece, per gli avversari rossoneri.


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