Il Genoa Primavera cade per la quarta volta consecutiva e vede avvicinarsi pericolosamente la zona playout. Nonostante il solito primo tempo agguerrito, i grifoncini pagano una rete in avvio di ripresa, su calcio piazzato, trovando il palo a negare la gioia di un pareggio che avrebbe assunto i connotati della vittoria. Il tutto con una difesa completamente ridisegnata per infortuni (Piccardo, Raggio) e squalifiche (Vasco). Nerazzurri pericolosi con Schirò e il cuore rossoblu Eddie Salcedo, la squadra di Carlo Sabatini può invece reclamare un calcio di rigore. In attesa dei risultati di Sassuolo, Palermo e Sampdoria, queste le dichiarazioni del tecnico genoano:

“La prestazione c’è stata, anche considerando che la squadra di fronte fosse una delle migliori. Come al solito ci è mancato qualcosa, non abbiamo concretizzato bene una palla gol importante con Szabo di testa ed altre situazioni in cui avremmo dovuto avere più qualità, soprattutto sui crosso. All’inizio della ripresa c’è stata un po’ di sofferenza, determinata dal fatto che non siamo abituati a giocare su campi erba. Avevamo tanti giocatori alla prima o di rientro da lunghi periodi di inattività, vedi Dumbravanu o Candela così come Fallou. Poi ci siamo ripresi, abbiamo cercato di pareggiarla con un palo e un rigore che mi dicono abbastanza netto. Con un po’ di fortuna avremmo potuto fare un punto che sarebbe stato d’oro, un ottimo risultato considerando circostanze, assenze ed avversario. Dobbiamo guardare la prestazione, la squadra ha dimostrato di essere viva ma i margini si riducono ancor di più e sappiamo di dover fare almeno 6 o 7 punti. 

A livello di gioco, specialmente nel primo tempo – così come con il Palermo – Abbiamo costruito bene, manovrando palla a terra. Quando le cose si mettono male, a volte ci manca anche un pochino di serenità in più, cosa che in questo momento gioco-forza non abbiamo. Poi le partite si complicano e il gol lo prendiamo da mezzi errori o su palle inattive; purtroppo le statistiche dicono che noi i gol li prendiamo quasi sempre e così diventa complicato, ma non vuol dire che non possiamo vincere anche se contro una grande squadra come la Fiorentina, molto solida. Ribadisco che ci manca poco per arrivare a una vittoria che serve come il pane”. 

Oggi si sono tenuti i funerali di Orsetta Grandis, una ragazza che gran parte dei ragazzi e dei collaboratori di lunga data conoscevano bene. Anche mister Sabatini ha voluto esprimere una parola di cordoglio per la tragica scomparsa della venticinquenne fisioterapista del settore giovanile. “I ragazzi la conoscevano bene. Devo dire che avendo visto la reazione dei miei collaboratori e degli stessi ragazzi ho capito che fosse una persona eccezionale. Abbiamo fatto un minuto di raccoglimento in sua memoria, ci tenevamo a fare qualcosa in più, a fare un gol per dedicarglielo. Non ci siamo riusciti, ma ce l’abbiamo messa tutta. Avremmo voluto darle questa merita onorificenza”.

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