Il tecnico del Genoa Under 17, Luca Chiappino, ha commentato ai nostri microfoni la sconfitta casalinga contro il Torino, prima dia quattro finali per cercare di ottenere il secondo posto valido per l’accesso diretto alle fasi finali nazionali. La partita, decisa da una doppietta di Favale bravo a sfruttare due errori della squadra rossoblu, dev’essere un punto di ripartenza. Non è mancata, a fine intervista, una parentesi sulla Viareggio Cup da parte dell’ultimo tecnico che, in rossoblu, ha vinto un trofeo. “Domani tiferemo tutti per la Primavera“. 

Ci commenti la sconfitta? Dove avete sbagliato e dove dovete migliorare in vista delle altre partite?

“La partita è stata condizionata da due nostri errori evidenti, perché altrimenti molto probabilmente sarebbe finita 0-0. Penso a nessuna loro occasione nel primo tempo, noi potevamo fare meglio in alcune situazioni, ma in generale pochi tiri in porta. È stata una partita dove c’è stata battaglia e tanta difficoltà per entrambe le squadre nel trovare soluzioni offensive. Loro sono stati attenti a sfruttare un nostro errore banale nel primo gol, nel secondo è stato un errore del portiere che, uscendo a metà campo in un tre contro uno, ha mancato la palla. Sul primo gol siamo riusciti a consegnare loro una palla che arrivava alta: quello è stato l’errore che ha condizionato la partita”.

Le vostre prossime avversarie hanno vinto tutte e si sono avvicinate. Che partite saranno le prossime tre e cosa ti aspetti dai tuoi ragazzi?

“È ovvio che sono tre partite complicate, che dobbiamo giocare al massimo delle nostre possibilità per cercarle di vincere. Ovviamente non bisogna commettere gli errori di oggi. Ci vuole un po’ più di attenzione in determinare situazioni, ci vuole più carattere perché le partite finiscono al 95esimo. Oggi dopo aver subito l’uno a zero vi era parecchio tempo per poter rimediare, invece abbiamo iniziato a giocare solo l’ultimo quarto d’ora, sul loro 2-0, cosa che non possiamo permetterci di fare. Noi facciamo i risultati se giochiamo, se vogliamo speculare sul risultato, non riusciamo a farlo”.

Può aver pesato il fatto che l’ultimo turno non l’abbiate giocato, che non giocavate in casa da più di un mese e il fatto che alcuni ragazzi abbiano giocato con la Primavera?

“No, penso di no perché noi abbiamo avuto il turno di riposo a cavallo di un turno di riposo per tutti, perciò è vero che abbiamo riposato due settimane ma ci siamo allenati, facendo anche delle partite. Adesso riposiamo di nuovo. È così per tutti. Il fatto di andare con la Primavera doveva essere un incentivo per i ragazzi per cercare di dare una mano ai loro compagni, perché è la loro squadra. Non mi piace trovare delle giustificazioni. Devono andare in campo, fare il meglio che possano e assumersi le responsabilità di quello che fanno, perché assumersele quando ci sono degli errori li fa crescere e diventare grandi; trovare delle scusanti no. Non abbiamo giocato come avremmo dovuto e alla fine giustamente l’abbiamo persa perché loro hanno dimostrato di avere più determinazione, più carattere e più voglia di fare risultato. Noi non l’abbiamo fatto per tutto l’arco della gara.”

La Primavera domani si gioca dopo dodici anni una semifinale di Viareggio Cup. Tu sei stato l’ultimo allenatore, in ordine di tempo, a vincere con la Primavera: ti senti di mandare un messaggio alla squadra prima del Parma?

“È ovvio che tutti tifano per che possa arrivare in finale e vincere il torneo, perché comunque da prestigio, porta avanti i nostri ragazzi e questo a noi non può fare altro che piacere. Ultimamente la Primavera sta facendo ottimi risultati: quello che è successo ad inizio stagione era solo un percorso che loro dovevamo fare, essendo stata rinnovata quasi del tutto la squadra rispetto all’anno scorso e hanno avuto qualche difficoltà. Una volta che hanno trovato la quadra i risultati sono arrivati, perché Sabatini è un bravo allenatore, i giocatori anche. Lo staff lavora molto seriamente, sono attenti al minimo particolare. Noi tifiamo tutti per loro”.


Genoa 0-2 Torino Under 17, doppietta di Favale. Rossoblu superati, ora tre finali