Il “Ferraris” torna ad aprire i battenti per il Grifone, che affronterà un Frosinone deciso a fare punti per rincorrere la salvezza. Una salvezza che i ciociari, con 11 punti su 16 conquistati lontano da casa, stanno cercando di raggiungere soprattutto in trasferta. Ma attenzione: in settimana se n’è parlato poco, ma il Genoa ha conquistato 20 dei suoi 29 punti di fronte al suo pubblico. Ben oltre la metà. La gara odierna, poi, racconterà di alcuni traguardi che verranno raggiunti dai calciatori rossoblu. Criscito farà 190 in maglia Genoa, Pandev potrà raggiungere le 400 presenze in Serie A. Come Kurt Hamrin, Antonio Cassano e Teobaldo Depetrini, appaiati al 66° posto. Al 13′ di gioco, infine, tutto pronto per ricordare Davide Astori a un anno dalla sua tragica e improvvisa morte.


NOTIZIARIO

Temperatura intorno ai 16 gradi nel quartiere di Marassi, campo in condizioni migliori rispetto alle precedenti uscite di Genoa e Sampdoria, anche nella zona antistante le porte difese dai due portieri. In tribuna da segnalare la presenza di Capozucca, consulente di mercato del Frosinone, seduto vicino alla dirigenza rossoblu e a Nicchi, presidente dell’AIA. Presenza fissa ormai quella dell’ex rossoblu Giandomenico Mesto e di Andreas Schafer, prelevato dall’MTK Budapest nell’ultima sessione di mercato. In tribuna c’è anche un mister all’antica, Roberto D’Aversa, che viene a vedere le partite come succedeva un tempo: in prima persona, per analizzare l’avversaria del turno successivo (il Genoa affronterà il Parma sabato prossimo, 9 marzo, alle ore 18).

In Gradinata Nord compare anche uno striscione col nome di Goran Pandev scritto coi colori verde, bianco e rosso che simboleggiano la bandiera italiana. La sfida tra Genoa e Frosinone verrà diretta dall’arbitro di Aprilia Maurizio Mariani. In questa stagione un solo precedente col Genoa: il 2-1 al “Comunale” di Torino. Al VAR andrà Nasca. Prima dell’inizio della gara passa sui maxischermi il video della canzone “C’è da Fare” scritta e arrangiata da Paolo Kessisoglu (clicca QUI per saperne di più). “Due discorsi e un pattone, Daspo a 18 persone!” è lo striscione che, firmato Diffidati Liberi, compare in Gradinata nord ad inizio partita. Sono 19920 i tifosi presenti al “Ferraris”.

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LE FORMAZIONI UFFICIALI 

GENOA (4-3-3): Radu; Biraschi, Romero, Zukanovic, Criscito; Lerager, Radovanovic, Bessa; Lazovic, Sanabria, Kouame. Allenatore: Cesare Prandelli

FROSINONE (3-5-2): Sportiello; Goldaniga, Salamon, Capuano; Paganini, Chibsah, Viviani, Cassata, Molinaro; Ciano, Pinamonti. Allenatore: Marco Baroni


PRIMO TEMPO

Le squadra stanno facendo il loro ingresso in campo alle 14:57. Il Genoa, in tenuta rossoblu, attaccherà da sinistra verso destra: secondo tempo sotto la Nord. Parte la sfida del Ferraris. Fin da subito chiara l’attenzione che Chibsah riserva a Bessa, con Lerager seguito da Cassata. Entrambi i centrocampisti rossoblu sono molto mobili e cercano di portare il pressing molto alto.

I primi minuti sono una fase di studio, col Genoa che cerca di imporre il suo ritmo alla partita. Al 4′ arriva la prima conclusione per il Frosinone: Mariani si reinventa ciociaro aggiunto, intercetta un pallone che la formazione ospite serve in profondità per la corsa di Paganini, il cui destro è abbondantemente alto. Zukanovic superato in velocità nella circostanza. Molti errori in questi primi giri d’orologio al Ferraris.

Al settimo fuorigioco di Pinamonti, ma il giudice di linea non lo sbandiera immediatamente e lascia che la sua conclusione venga murata provvidenzialmente in scivolata da Biraschi. Successivamente, Mariani assegnerà fuorigioco e punizione per il Genoa. Al nono cerca di rispondere il Genoa, che da oltre trenta metri può usufruire di una punizione per fallo di Cassata su Biraschi. Sulla battuta di Radovanovic, Viviani intercetta con un braccio. Sarà ancora punizione un paio di metri più avanti rispetto alla precedente posizione. Questa volta ci sono Lazovic e Criscito sul pallone. Sarà il primo a battere disegnando una traiettoria ad uscire su cui Sportiello esce sicuro.

Al 12′ ci prova Bessa da fuori, ma Sportiello può farla sua distendendosi alla sua sinistra. Al 14esimo, dopo un minuto di applausi nel ricordo di Davide Astori, ecco che il Frosinone cerca di colpire in contropiede con una discesa di Molinaro sulla sinistra propiziata anche da un rimpallo vinto con Romero. Il suo cross trova Ciano, ma la sua conclusione non sortisce effetti.

Foto TanoPress

Al 20esimo ammonizione per Cassata, la prima del match, per una trattenuta su Biraschi. Dalla punizione scaturisce uno schema che porta alla conclusione di Criscito dalla distanza, deviata in angolo. Sugli sviluppo del calcio piazzato Sportiello la farà sua senza problemi. Al 24′ giallo anche per Viviani, che atterra Kouamè in ripartenza spingendolo da tergo.

Molto fallosa la gara del Ferraris, che porta al 26′ di gioco all’ennesima punizione a favore del Genoa: questa volta la distanza è all’incirca di 25 metri e da zona centrale. Sul pallone ci sono quattro rossoblu e una barriera aggiuntiva composta da Radovanovic e Lerager pronta a coprire la visuale di Sportiello sulla conclusione di destro che sarà di Sanabria. Il pallone gira ed esce di un nulla alla destra di Sportiello. Sanabria si renderà pericoloso anche trenta secondi più tardi quando, sfondando sulla destra, ribadisce in mezzo all’area trovando solamente il tacco di Lazovic, leggermente troppo avanti rispetti alla traiettorie del pallone.

Al 33′ un primo episodio che può fare svoltare la gara: espulsione diretta ai danni di Cassata. Frosinone in dieci uomini. La sua entrata su Biraschi è pericolosa, perfettamente punibile con un secondo giallo, e quindi la scelta dell’arbitro Mariani è più che condivisibile.

I ciociari di mister Baroni si ridisegnano snaturandosi meno del previsto. Il Genoa potrà fare valere la superiorità numerica a centrocampo per un’ora di partita. Il Genoa arriva spesso a ridosso dell’area di rigore frusinate, ma è impreciso nell’ultimo passaggio. Primi cinque minuti in inferiorità gestiti con tranquillità dalla formazione ospite.

Al 42′ punizione interessante per il Genoa dalla zona di destra, un paio di metri più avanti della linea dell’area di rigore. Il calcio piazzato è uno schema Criscito per Bessa, col numero 24 rossoblu che può calciare dall’interno della lunetta dell’area di rigore. Pallone a girare, Sportiello attento nel farla sua in due tempi.

Concesso un minuto di recupero durante il quale poco accadrà di rilevante, ad eccezione di una manovra sterile che porta il Genoa in area di rigore prima, il pallone fra i guantoni di Sportiello alla fine.

Foto TanoPress

SECONDO TEMPO

Il Frosinone si ripresenta coi dieci uomini che hanno chiuso il primo tempo, mentre Biraschi lascia il campo per fare spazio a Goran Pandev, 400esima presenza in Serie A e accolto da un’ovazione del Ferraris. Genoa che si schiera col 4-3-1-2.

Il Genoa prova a fare la sua partita, Lazovic cerca di spingere maggiormente a destra, ma i ciociari si difendono con ordine. Dopo cinque minuti, il Grifone cerca l’area di rigore con maggiore decisione. Nell’arco di questa prima fase di secondo tempo ci proveranno sia Criscito sia Zukanovic col mancino, sempre trovano il fondo o i guanti di Sportiello.

Al 54esimo primo cambio del Frosinone: fuori Viviani, già ammonito, e dentro Maiello. Pandev intanto ha conquistato una preziosa punizione dal vertice sinistro dell’area di rigore.

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Si avvicina lo scoccare dell’ora di gioco: il Genoa cerca più frequentemente i cambi di campo per andare poi al cross, sinora senza esito. Le maggiori occasioni passano da destra, anche se l’ultimo passaggio continua a mancare anche riempiendo l’area con molti giocatori, come richiesto dal tecnico rossoblu. Passata un’ora di gioco. 

Al 64esimo Lazovic si vede ribattere un destro a botta sicura da centro area, successivamente accadrà anche a Sanabria servito di sponda da Kouamé, precedentemente imbeccato da Pandev. I rossoblu ci provano, Frosinone arcigno nel difendersi tutto nella propria metà campo. 

Al 67′ di gioco il dejavu del rimpallo precedente su Lazovic, che conclude ancora a botta sicura e viene intercettato da Capuano, che devia in angolo. Genoa che si produce nella massima spinta. Al 69esimo altra punizione a favore dei rossoblu, dalla sinistra. Pronto Criscito a ribadire in area di rigore: la difesa ciociara riesce a liberare dal pericolo e Lazovic, con un tocco di troppo, tenta di ribadire ancora in area, bloccato da Capuano.

Al 72′ di gioco seconda sostituzione gialloblu: fuori Pinamonti, dentro Ciofani. Un minuto più tardi (73′) ammonizione per Kouamè, che sta per lasciare il campo a Dalmonte. Cambio che si materializza al 76′ di gioco. Al 79esimo è invece grande l’occasione per Criscito, che strappa un pallone a un disattento Salamon ed entra in area: il suo cross teso cercava un inserimento dei compagni, però trova soltanto Sportiello.

All’81esimo giallo per Ciofani. All’84esimo, al termine di un’azione insistito che aveva visto Lerager ribattuto da fuori da un colpo di testa di Paganini, è lo stesso numero 8 rossoblu a cercare di battere la strenua difesa gialloblu con un piatto destro da fuori area. Pallone che terminerà largo di poco. Meno di cinque minuti alla concessione del recupero. All’88esimo ultima sostituzione per mister Baroni, che toglie Ciano e inserisce Gori.

Saranno quattro i minuti di recupero, inaugurati dal terzo rimpallo col fondoschiena da parte di Molinaro, questa volta su tiro di Dalmonte tutto solo in area di rigore. Il recupero prosegue tra continui batti e ribatti e molti fischi da parte dell’arbitro Mariani. Un ultimo angolo potrà permettere al Genoa di cercare il vantaggio.

Sulla panchina del Frosinone sono urli di gioia per un punto d’oro portato a casa in inferiorità numerica per oltre un’ora. Genoa che esce tra i fischi del Ferraris, che non ha apprezzato lo spettacolo offerto. Di fatto, Sportiello chiude senza parate e solamente interventi in presa bassa. La classifica racconta solamente che il Grifone aggancia il Parma, prossimo avversario al “Tardini”. Sarà di poco conto che quello odierno sia il senso risultato utile di fila: la gente rossoblu attende giustamente ben altri spettacoli, specialmente in casa.

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