Che la lotta per l’Europa League rimanesse una delle poche rincorse interessanti di una Serie A già chiusa a metà febbraio per la lotta scudetto, era sotto gli occhi di tutti. A ravvivarla ulteriormente è arrivato il successo casalingo per 2-0 del Torino sull’Atalanta. Una delle difese meno perforate del campionato contro il più prolifico degli attacchi in trasferta. Sfida tra due tecnici che, già ai tempi dei derby della Lanterna, avevano dato vita a sfide molto accese e tatticamente preponderanti.

Meno spettacolare la sfida di questo pomeriggio, che il Torino porta a casa sfruttando la sua imbattibilità arrivata a 467′ (non accadeva dal 1992, ndr) e gestendo la gara con maggiore attenzione e meno errori di un’Atalanta spenta, poco ispirata da Ilicic e orfana di Gomez e De Roon. Che le cose non sarebbero andate per il meglio, Gasperini lo aveva forse intuito già dopo un quarto d’ora dovendo sostituire Gosens per un problema alla coscia destra (“è un momento così, dobbiamo tirare le fila concentrandoci prima sulla Coppa Italia di mercoledì, su cui puntiamo molto. Poi ci butteremo sul campionato“) e inserire al suo posto Kulusevski, giovane della Primavera che finirà inghiottito (e sostituito) in una gara che, a cavallo tra primo e secondo tempo, verrà dirottata a favore del Torino.

Le reti saranno di Izzo (42′), bravo a raccogliere in area di rigore un pallone vagante e sfruttare la precedente incertezza di Berisha, e Iago Falque (46′), abile nel gestire un cross basso di Meitè dalla sinistra, controllare il pallone e posizionarlo sulla tegola giusta per depositarlo alle spalle del portiere avversario. Tanto basterà ad anestetizzare l’avversaria, che in quelle poche occasioni da gol ha impattato sulla difesa granata e sui guantoni di Sirigu.

Mazzarri aggancia dunque Gasperini (e la Lazio che questo turno non giocherà, ndr) a quota 38 punti e mette in cassaforte il vantaggio negli scontri diretti, in virtù del pareggio per 0-0 dell’andata, attendendo il Chievo nel prossimo turno di Serie A. L’Atalanta incassa invece la seconda sconfitta consecutiva, interrompe una striscia di sedici partite consecutive in gol cominciata il 21 ottobre 2018 (Chievo-Atalanta 1-5, ndr) e continua a concedere molto difensivamente (5 reti subite in 180′). Detto ciò, la Dea ha la grande opportunità di rifarsi già mercoledì contro la Fiorentina in semifinale di Coppa Italia. Fiorentina che sarà la stessa avversaria che i bergamaschi si troveranno di fronte il 3 marzo prossimo in campionato.