Il tecnico del Genoa Cesare Prandelli è intervenuto in conferenza stampa al termine della sfida di questo pomeriggio, vinta dai rossoblu grazie alla rete di capitan Criscito in pieno recupero.

“In questo momento ho l’immagine di Mimmo che bacia una maglia storica. Non ho preso nessuna rivincita, non vivo di rivincite ma di emozioni. Criscito è uno dei pochi giocatori che conosce il calcio, ha tempi di gioco e verticalizza. Riesce a chiudere il campo e andare sulle ribattute, come ha fatto a Bologna e contro l’Empoli. Sono convinto del fatto che questo Mimmo possa darci tante soddisfazioni da fuori area”. 

“Speriamo di andare in campo a Verona con questo spirito e questo atteggiamento. Come sempre in una partita ci sono altre due o tre partite. Siamo partiti con una squadra forse un po’ lunga ma non timida. Quando subisci un gol ed hai preparato la partita in un certo modo, capisci di dover cambiare per trovare qualità e tempi di gioco. Chi ho sostituito non ha demeritato, ma in quel momento leggendo la partita avevo bisogno di qualcosa di diverso. Siamo stati aiutati e spinti da un pubblico straordinario. La gente deve crederci così come ci abbiamo creduto noi. Se questo è lo spirito troviamo quell’alchimia magica di cui abbiamo bisogno”. 

Sanabria anche nel primo tempo si è liberato molto bene, ha creato tante opportunità. Lui è una punta che se servita con i tempi giusti può darci grandi soddisfazioni. Il campo ti dice se sei sulla strada giusta o se devi modificare qualcosa. Radu? I portieri sono lì per parare, ci possono essere degli errori sul cammino di crescita ma vorrei vedere la media di età della Lazio rispetto alla nostra. Soprattutto quella degli anni di gioco insieme. Adesso stiamo svoltando, siamo una squadra che non deve scendere in campo sempre con questo atteggiamento. I risultati ottenuti in questo modo ti danno più consapevolezza e convinzione su quel che fai. Da questo risultato non possiamo più tornare indietro”.

“Non dobbiamo resettare ma dare continuità. Il Chievo è vivo, ha subito un rigore molto dubbio ed è vivo. Troveremo una squadra rognosa che vorrà far capire di esserci fino alla fine. Io non risolvo assolutamente nulla, sto solamente cercando di inculcare nella mente un determinato tipo di calcio. Nell’interpretazione che si fa bisogna tener conto di quel che hai a disposizione: non devo far voli pindarici, devo riuscire a portare la squadra in zone più tranquille e poi penserò anche al bel gioco. Noi temevamo la Lazio, sapevamo che le assenze fossero importanti ma loro restano una squadra ben attrezzata per far bene su più fronti. I tempi di gioco sono diversi, avevamo tanto timore. Un giocatore che sa giocare a calcio e sa dare i tempi giusti. Pandev? Ha qualità e tempi di gioco, quando la squadra capisce che è arrembante e concede pochi contropiede, puoi inserirlo”. 


Genoa 2-1 Lazio: capitan Criscito regala una vittoria all’ultimo respiro