“Oggi chiuso per appuntamento con la storia”. Tra le righe di questo breve messaggio, affisso all’ingresso della sede della Virtus Entella, si respira tutto il prestigio di questo storico ottavo di finale di Coppa Italia: senza alcun dubbio la partita più importante dell’intera storia della società chiavarese, protagonista quest’anno di una cavalcata senza precedenti. Dopo aver superato la Robur Siena e la Salernitana nel secondo e terzo turno eliminatorio, gli uomini di Roberto Boscaglia hanno espugnato il ‘Ferraris’ di Genova ai calci di rigore: i biancoazzuri, contro il Genoa dell’allora tecnico Ivan Juric, sono usciti dal rettangolo verde tra gli applausi dei supporters rossoblu. Ed ecco che, proprio dopo questa importante vittoria ai sedicesimi di finale, si è presentato quello che in terra ligure viene definito un vero e proprio “appuntamento con la storia”: RomaVirtus Entella, all’Olimpico’.

Come ripreso dalla nostra redazione, per celebrare degnamente l’evento, la società del Presidente Antonio Gozzi ha portato avanti un’ispirata marcia di avvicinamento “social”. In settimana, ironicamente, la Virtus Entella ha ricordato come il bottino personale di Francesco Totti, che vanta 308 reti in maglia giallorossa, sia notevolmente superiore al totale dei gol segnati dai biancoazzurri nei loro quattro campionati in Serie B.

Alla storica gara dell’Olimpico’, l’Entella, che ha chiuso il 2018 a quota 30 punti dopo il pareggio rimediato al ‘Comunale’ contro il Gozzano, si presenta con il solito 4-3-1-2, marchio di fabbrica di mister Boscaglia: Paroni; Belli, Pellizzer, Baroni, Cleur; Eramo, Paolucci, Nizzetto; Adorjan; Caturano, Mota Carvalho. La Roma guidata da Eusebio Di Francesco, invece, risponde con il 4-2-3-1, i cui interpreti sono: Olsen; Karsdorp, Fazio, Juan Jesus, Kolarov; Cristante, Lo. Pellegrini; Under, Pastore, Kluivert; Schick.

LA PARTITA – Sono 700, oltre ai dipendenti e collaboratori accorsi nella Capitale, i tifosi liguri muniti di biglietto per l’ottavo di finale di Coppa Italia. Lo stesso Presidente Gozzi, per celebrare degnamente l’evento, ha puntato sulla startup chiavarese VISITpass per l’organizzazione della trasferta. Scambiati i gagliardetti, sciolta la tensione, si parte. Non passano neanche venti secondi e Schick, schierato questa sera negli undici titolari, trova il vantaggio sotto la Curva Sud, sede del tifo romanista più acceso: Under guizza a destra e centra per il ceco, che con un gran colpo di tacco batte Paroni.

Il gol subito a freddo non smorza gli entusiasmi dei giocatori biancoazzuri che, spinti dai propri tifosi, provano in diverse occasioni a far male alla difesa romanista, non riuscendo tuttavia a creare pericolosi grattacapi alla porta difesa da Olsen. Cosa che, invece, riesce ai giallorossi allo scadere dei primi 45′: dopo un batti e ribatti in area, Marcano, in seguito ad uno splendido assist di tacco di Schick, supera la resistenza di Paroni firmando così il 2-0.

I primi minuti della seconda frazione di gioco sembrano la fotocopia di quelli iniziali: Schick annota per la seconda volta il suo cognome sul tabellino dei marcatori grazie ad una rasoiata finita nell’angolino basso. Dopo il gol del 3-0, la Roma si preoccupa di amministrare sapientemente la gara di fronte ad una Virtus Entella che, oramai, ha perso le speranze. Speranze che vengono del tutto annientante al 74esimo, quando Kluivert imbuca perfettamente per il Flaco Pastore, che di piatto batte il numero uno avversario servendo così il poker: ad attenderla ai quarti la Fiorentina di Stefano Pioli.

RISCALDAMENTOPatrik Schick, autore di una doppietta, ha definito ai microfoni di Rai Sport “la Coppa Italia un nostro obiettivo, sono felice di aver fatto due gol. Dobbiamo preparare bene la partita con la Fiorentina. La partita di oggi è servita come riscaldamento per il campionato: con il Torino dobbiamo vincere.

TUTTI MERITAVANO DI GIOCARE – Il tecnico Roberto Boscaglia, intervenuto in conferenza stampa dopo la sconfitta della sua Entella, ha parlato di “sfortuna sul primo gol”. Questi alcuni suoi passaggi, ripresi da TuttoEntella.com“Se fossimo rimasti bassi avremmo preso comunque quattro o più gol. C’è tanta differenza di qualità, dovevamo assorbire meglio e lavorare differentemente su Cristante e Pastore. Quando i ritmi sono calati è uscita fuori la qualità della Roma. Siamo arrivati qui battendo Siena, Salernitana e Genoa: tutti meritavano di giocare.

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