Si fermano tutti, “chi per un poco” e chi per molto più tempo. Si fermano tutti tranne gli inglesi, che fra turni natalizi di Premier League, prime battaglie roventi in FA Cup e semifinali in Carabao Cup giocano ogni tre giorni, accolgono nuovi acquisti e si godono calciatori rigenerati. Ogni riferimento a Paul Pogba, Kevin De Bruyne e Jordan Ayew? Puramente casuale.

BACK TO BUSINESS – Se il primo è tornato ad essere devastante dall’arrivo di un manager ad interim sulla panchina di Old Trafford, la stella belga è finalmente tornata a disposizione di Guardiola, mentre l’attaccante del Crystal Palace ha messo a segno la prima rete nella sua carriera con le Eagles (dopo 15 gare a digiuno) ripetendosi nel terzo turno di FA Cup a distanza di pochi giorni. C’è anche chi, come il Bournemouth di Eddie Howe, sotto l’albero ha trovato delusioni sportive ma anche due colpi di mercato per gentile concessione di Jurgen Klopp: Clyne e Solanke, da Liverpool alla cosa meridionale del Regno Unito.

FORZA NOVE – È sempre il Liverpool a comandare la classifica nonostante la sconfitta di misura incassata nella supersfida dell’Etihad Stadium, complice un Manchester City determinato a non cedere ancora una volta il passo: due sconfitte consecutive, contro Leicester e Crystal Palace, avevano posto le basi per una fuga rossa, inedita ma inevitabile di fronte alla miglior difesa del campionato. La furia agonistica dei Reds e del suo tecnico non si è affatto arginata, ma una rete di Sané ha tenuto in vita il campionato scatenando nuovamente il fenomeno azzurro nella città di Manchester: 7-0 al Rotherham in FA Cup, 9-0 al Burton in Carabao Cup.

Dopo i 22 risultati utili messi in riga da agosto a dicembre, l’Arsenal è incappato in qualche passo falso proprio nelle sfide di avvicinamento al Natale. Nella prima gara del nuovo anno, invece, ha saputo mettere da parte il pesante KO contro la capolista Liverpool inguaiando il Fulham di Claudio Ranieri, eliminato anche dall’Oldham in coppa. La prossima stagione Unai Emery perderà Aaron Ramsey, promesso sposo alla Juventus e marcatore proprio nella vittoria contro i Cottagers.

TUTTO IL MONDO È PAESE – Il Chelsea piange sul latte versato per non aver strappato una vittoria nell’ultima gara di Premier contro il Southampton, Stamford Bridge saluta Fabregas ma il club fatica a trovarne il sostituto: ecco perché la il suo passaggio al Monaco non è ancora stato ufficializzato. Con la conferma dell’arrivo di Pulisic a partire dalla prossima stagione, una possibile offerta da 50 milioni per Barella, più di qualche nome per l’attacco ed altrettante ombre sul futuro di Morata, anche le continue offerte ricevute dal Bayern per il baby fenomeno Hudson-Odoi non riescono a mettere un pietra sopra la sconfitta di misura nella semifinale di Carabao Cup a Wembley contro il Tottenham. Nella semifinale d’andata, decisa da un rigore assegnato con il VAR ai rivali londinesi, non sono mancate le polemiche per un fuorigioco di Harry Kane ad inizio azione, ravvisato dal direttore di gara Oliver e poi rettificato.

SAD TO WIN – Se Sarri sostiene come nelle immagini a disposizione del Chelsea “il loro attaccante era chiaramente in fuorigioco”, anche Pochettino si dimostra solidale con il collega: “Vincere così non è bello”. Se i Blues si leccano le ferite, gli Spurs possono godersi il terzo posto in Premier League, in attesa della grande sfida contro un Manchester United in netta ripresa, gara in programma per domenica pomeriggio.

A proposito di Red Devils: Paul Pogba dopo la dipartita di José Mourinho ha offerto a squadra ed allenatore 4 gol e 3 assist in 360 minuti sul campo. Lo United, con l’arrivo di Ole Gunnar Solskjær, va con il pilota automatico: 5 vittorie in 5 partite. Colpa dello Special One? Nel frattempo, intervistato dai colleghi di SkySports a bordocampo, il tuttocampista del Manchester si concede uno stop con il tacco, senza scarpe. E, soprattutto, senza guardare.

NEL GIRONE INVISIBILI – Il Leicester si conferma l’unica alternativa costante alle grandi d’Inghilterra, complici i continui scivoloni in cui Everton e West Ham incappano da inizio stagione, così come un tenue rallentamento nel rendimento di Wolverhampton e Watford. Il Bournemouth di Eddie Howe regala un primo tempo da urlo (3-3, poi risultato finale) proprio conto gli Hornets, si regala Solanke e Clyne nei primi giorni di mercato invernale prima di uscire dalla FA Cup per mano del Brighton. Eccezion fatta per il fanalino di coda Huddersfield, sta per cominciare anche la relegation battle: Newcastle, Burnley, Cardiff, Southampton e Fulham sono le cinque candidate, oggi divise solamente da 4 punti.