CENTROCAMPO – Colpaccio bretone al Parco dei Principi. Il Guingamp punisce il Paris Saint-Germain con tre rigori ravvicinati, sbagliandone persino uno, strappando così un pass per le semifinali della coppa nazionale francese. Vano il vantaggio firmato da Neymar, paura per un contrasto fortuito tra il portiere Johnsson e Mbappé, decisivo un contatto fra il giovanissimo Kehrer e il figlio d’arte Marcus Thuram, che al secondo tentativo beffa Areola con un tiro intuito ma solamente accarezzato dal portiere del PSG. Tuchel, dopo aver lasciato in tribuna Rabiot (promesso sposo al Barcellona) giocando con Marquinhos e Draxler nel cuore del centrocampo, si lamenterà per il secondo rigore concesso al Guingamp. L’ultima sconfitta dei parigini? 20 partite fa, contro il Liverpool. Sabato si ricomincia.

DIGIONE – Il nuovo tecnico della squadra che nella passata stagione aveva sorpreso tutti raccogliendo 48 punti, sarà Antoine Kombouaré, che nel già citato PSG vanta un passato da giocatore e poi da allenatore. Ivan Dall’Oglio lascia così la Costa d’Oro dopo 6 anni alla guida del Digione.

STRIMINZITO – A piccolissimi passi, nel bel mezzo della bufera per un avvio tragico di campionato ed attualmente a 5 punti dal 16° posto che varrebbe la certezza di salvezza, il Monaco di Thierry Henry strappa con i denti il passaggio del turno nelle due coppe nazionali: nella prima grazie alla vittoria di misura contro il Canet (terza divisione francese), nella seconda grazie al destro di Rony Lopes, ai quattro rigori falliti dal Rennes e alla rete del giovane portiere Badiashile. 1-1 sul campo, 8-7 dal dischetto. Ennesima figuraccia casalinga sventata, contro una squadra che in campionato vanta 13 punti in più rispetto ai monegaschi.

Nel Principato sono già arrivati Naldo e Vainqueur, esperienza e sostanza agli ordini di Titì, che attende a braccia aperte Cesc Fabregas nella speranza di sbrogliare quanto prima una matassa fin troppo aggrovigliata. Domenica sera arriva un Marsiglia in crisi nera, eliminato da entrambe le coppe (oltre che dal girone di Europa League) ma costretto a non perdere ulteriore terreno nella corsa per un posto fra le grandi di Francia. Un avversario da battere.

PERCORSI – Alla Pinatar Arena, a far compagnia agli uomini di Cesare Prandelli, da qualche ora ci sono anche i calciatori dello Strasburgo. Reduci dalla pesantissima vittoria proprio in Coupe de la Ligue contro il decisamente più quotato Lione, fra tre giorni affronteranno il Tolosa a pochi passi dal confine tra Francia e Spagna sui Midi-Pirenei. Ecco spiegato il motivo di questo breve ritiro nella regione di Murcia, sebbene la distanza Strasburgo-Tolosa e Murcia-Tolosa resti pressoché la medesima sia da una parte che dall’altra. Quasi 1000 chilometri possono bastare.

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