Parola a Cesare Prandelli, intervenuto in conferenza stampa al termine della gara vinta dal suo Genoa contro l’Atalanta di Gian Piero Gasperini. Prima un aggiornamento sulla situazione legata alla prima rete di Krzysztof Piatek, prima assegnata al polacco e poi al difensore nerazzurro Toloi. I due rappresentanti della Lega hanno attribuito la rete, nel loro tabellino, proprio a Piatek, motivo per cui dovrà essergli assegnata la doppietta.

Queste invece, in sintesi, le dichiarazioni di Prandelli: “Temevamo molto l’Atalanta, che è una squadra solida, tecnica, particolarmente impegnativa da affrontare. Siamo stati bravi a restare in partita e creare opportunità con le nostre ripartenze veloci. Forse anche un po’ fortunati, ma sono soddisfatto. Dobbiamo lavorare tanto, ma vincere in questo modo fa arrivare ancora più fiducia. Accorciando la squadra e facendo le chiusure preventive abbiamo concesso poco per come è costruita l’Atalanta. Nell’uno contro uno diventa poi molto complicato difendere, ma siamo ripartiti molto bene”.

“Dobbiamo tutti non pensare di essere vittime, continuare a lottare e restare in partita. Non dobbiamo farci condizionare. Si sono allenati bene, fisicamente stanno bene: dobbiamo esser più equilibrati in certi momenti, senza andare a prendere il pallone con la pancia. Soprattutto nel primo tempo abbiamo a volte sbagliato i tempi. Rolon è un giocatore tattico, con buona aggressività. Non è stata una bocciatura per Miguel Veloso, ma coprire da solo tanti metri di campo non sarebbe stato facile. Piatek l’abbiamo festeggiato come se avesse fatto doppietta. Non so se sarà suo ma al di là degli errori ha grande voglia e determinazione. Radu è stato decisivo sul rigore e su un’alta grande parata. Queste prestazioni devono aiutare il modo di lavorare e anche questi tre giocatori possono e devono migliorare. Romulo e Lazovic contro Gosens ed Hateboer? Agli esterni io chiedo questo: affrontare l’ampiezza per creare superiorità numerica. Ci sarà tempo per lavorarci su. Abbiamo corso e abbiamo corso bene. Quando giochi così, il pubblico diventa un aiuto e sostegno in più: sai di non essere da solo in campo”. 

“Ci sono punti da cui ripartire. Chiaro che non abbiamo fatto ancora nulla, perché fra tre giorni torniamo in campo. Romero è molto giovane ma ha dato un senso di maturità dopo il primo giallo. Secondo me è andato su De Roon per contrastare, poi il fallo è stato brutto. Ognuno cerca sempre le sue giustificazioni”.


Gol di Piatek o autorete di Toloi? Il comunicato della Lega Serie A