Ha un non so che di “punitivo” il derby della Mole vinto questa sera dalla Juventus in casa del Torino. Il tecnico bianconero Allegri schiera infatti undici giocatori e non ne cambia nessuno per tutti i 94 minuti di gioco, quasi a volerli vedere riscattare la sconfitta di Champions League (“la squadra stava bene, non aveva difficoltà e toccando una formazione che viaggiava rischiavo di rompere qualcosa” avrebbe spiegato lo stesso Allegri). Mazzarri, invece, prato di Iago Falque, può dire di aver tenuto testa per quasi tutta la gara alla Vecchia Signora per fisicità e produzione di gioco, “punito” per non aver mai spaventato per davvero la retroguardia bianconera. Mancando in quella che è la prerogativa del gioco del pallone: creare problemi al portiere avversario.

Perché di fatto a Mattia Perin, alla sua terza presenza da titolare in stagione (e alla terza gara conclusa senza subire gol, ndr), gli unici tiri recapitati sono di Zaza e Belotti, uno per tempo e dal limite dell’area. Tutti neutralizzati senza troppe apprensioni. I granata sbagliano molto nell’ultimo passaggio, promuovono Belotti capitano “tuttofare” con compiti di marcatura, ripiegamento e regia tenendolo particolarmente distante dall’area di rigore.

La Juventus gioca la sua partita, quella che ormai ha abituato a fare: soffre quando c’è da soffrire, capitalizza non appena l’avversaria inizia a patire l’acido lattico e poi cerca di congelare la gara dilagando nel punteggio (al 73′ annullato il 2-0 dal VAR per fuorigioco di Ronaldo). Stasera si è decisa la gara su calcio di rigore col solito Cristiano Ronaldo, poi ammonito, che si produce in un’esultanza non troppo entusiasmante a deridere l’estremo difensore avversario, Ichazo, subentrato al quarto d’ora del primo tempo all’infortunio Sirigu. Si scuserà poco dopo con quel portiere che gli ha solamente toccato il pallone sul penalty, cercando di riscattare un’uscita scriteriata su Mandzukic valsa il rigore per i bianconeri. Ancor più grave, forse, l’errore di Zaza che spiana la strada al fallo con un retro passaggio molle e corto.

La classifica, al triplice fischio di Guida, riporta la Juventus a +11 sul Napoli e CR7 in testa alla classifica cannonieri col rossoblu Piatek, domani chiamato a rispondere a distanza. Il Torino, reduce dal pareggio col Milan, rimane a quota 22 punti e momentaneamente al sesto posto. In caso di non vittoria del Napoli contro il Cagliari, la Juventus sarà già domani campione d’inverno.

LA CLASSIFICA AL TERMINE DEL DERBY TORINO-JUVENTUS