Il presidente della Sampdoria Massimo Ferrero si è affidato ai canali ufficiali del club per ribadire, ancora una volta, tutto il proprio dispiacere ed amarezza per una vicenda in cui la società blucerchiata “non c’entra niente, con nessuna storia.” Un commento che fa seguito al sequestro di beni da parte della Guardia di Finanza il 28 novembre scorso, a fronte di un’indagine in corso condotta dal Nucleo Speciale di Polizia Valutaria.

“Sono dispiaciuto e amareggiato – sostiene Ferrero – Perché le notizie uscite sul mio conto al lettore che non sa niente fanno molto male. Anche io ci sono rimasto male. La Sampdoria è un club sano e serio. La Sampdoria è la Sampdoria. Non c’entra niente con nessuna storia, sono sicuro che verrà chiarito tutto: credo nella magistratura e nel lavoro che ho fatto. Le notizie uscite cancellano tutto il lavoro che ho fatto qui in cinque anni e che seguiterò a fare perché ho la Sampdoria nel cuore”.

E ancora: “Il 28 dicembre ci sarà l’assemblea dei soci e annunceremo un nuovo consiglio. Sono due anni che stiamo ristrutturando tutto il gruppo, ma la Sampdoria è separata dalla ristrutturazione romana. Se a Roma si occupano di cinema, qui facciamo sport e nessuno di noi si permetterà mai di fare qualcosa di diverso. Qualcosa che non sia fatto, come mi ha insegnato papà, nella legalità”.

PER LE STRADE TRA LA GENTE – La società ha poi reso noto di aver organizzato per la serata di martedì 18 dicembre un incontro con i tifosi, presso il Teatro Albatros in via Roggerone. “Una delegazione di calciatori blucerchiati si recherà prima a Certosa, al presidio di ponte Morandi, e poi al teatro Albatros dove i calciatori incontreranno i tifosi per fare selfie, autografi e prestarsi alle loro domande”.

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