Undicesimo turno in chiaroscuro per il VAR, che continua a mietere vittime al “Franchi” e prosegue nello spostare l’interpretazione dal campo di gioco alle cabine di revisione dove arbitri e assistenti rimuginano prima di consigliare al direttore di gara di recarsi di fronte al mini-schermo. Gli episodi chiave di questa giornata, in ordine di tempo, vanno dalle gare di sabato Inter-Genoa, Fiorentina-Roma e Juventus-Cagliari e proseguono alla domenica nella topica clamorosa dell’Olimpico dove non viene fischiato fallo su Immobile da parte di Vicari. Polemiche azzerate dalle immagini per quanto riguarda i rigori concessi a Torino e Sampdoria, entrambi evidenti. Segnaliamo solamente in chiave fotografica, infine, i falli da rosso diretto di Stulac e Nuytinck, squalificati per un turno dal Giudice Sportivo.

INTER-GENOA – Già molto si è scritto e detto sulla posizione di fuorigioco o meno di Gagliardini e sul tocco di Biraschi, se volontario o involontario. E molto altro si è scritto, come fatto ieri dalla nostra redazione, sul fatto che non è certo un episodio ad aver fatto crollare il Genoa condannandolo al 5-0. Fatto sta che un’immagine nuova, diffusa sul web, evidenzia come Gagliardini sia già in fuorigioco ben prima che Biraschi lo rimetta in gioco con quello che è stato considerato un retro passaggio quando invece era un tocco, ovvero sia ad inizio azione. Giusto spiegare che se l’assistente di linea Preti fosse intervenuto alzando qui la bandierina, il VAR sarebbe stato tagliato fuori dal poter intervenire. Insomma, c’è un fuorigioco netto ad inizio azione che di fatta renderebbe ininfluente il tocco di Biraschi che, secondo la regola 11 del Fuorigioco mal interpretata da Abisso, è involontario. Var review che si sarebbe dovuta concedere permettendo a Valeri di valutare l’annullamento del gol.

FIORENTINA-ROMA – Altro episodio che ha sollevato polemiche il rigore concesso alla Fiorentina per il contatto fra Simeone ed Olsen. Il Cholito cerca il contatto dopo che Olsen, coraggioso ma pulito, tocca il pallone togliendolo dalla sua disponibilità. Oltretutto il piede destro dell’attaccante viola impatta sul volto del portiere giallorosso, che rimane a terra. Banti concede rigore, il VAR Orsato lo conferma. Era auspicabile una revisione e, nella logica di una valutazione più in linea con altri simili precedenti, un ritorno sui propri passi.

JUVENTUS-CAGLIARI – Non c’è niente da fare. Dopo il disastroso Calvarese della passata stagione a Cagliari, quando Bernardeschi toccò di braccio a centro area innescando il contropiede bianconero per la rete del vantaggio (ma era rigore per il Cagliari), la sfida tra piemontesi e sardi si arricchisce di episodi da rigore. E se il tocco scellerato col braccio sinistro da parte di Bradaric è inevitabilmente calcio di rigore, il tocco precedente di Benatia (che prima colpisce di testa spedendo la sfera sul braccio destro) è quantomeno dubbio. Si tratta di una delle dinamiche sulle quali negli ultimi anni, per protocollo, i direttori di gara decidono di sorvolare. Resta qualche dubbio sulla posizione del braccio e sulla sua scompostezza. Mariani concede rigore, Massa di Imperia (stasera impegnato in Champions League in Porto-Lokomotiv Mosca) non suggerisce un chiaro ed evidente errore.

LAZIO-SPAL – Ha del clamoroso la scelta dell’arbitro Guida (e il silenzio del VAR Ghersini) di non concedere fallo da ultimo uomo e conseguente espulsione per lo spallino Vicari su contropiede biancoceleste orchestrato da Immobile. Il contatto è evidente, la dinamica fallosa perché ostacola la corsa dell’attaccante avversario. Manca un cartellino rosso al difensore della Spal.


Giudice Sportivo, rossoblu senza squalificati. Ammenda all’Inter per cori insultanti verso il Genoa