Il Ferraris rimane un terreno amico, molto amico, perché chi ci vuole bene ci aiuta”. Questo è stato il primo messaggio lanciato ieri in conferenza di mister Ballardini, che ritrova il Ferraris e il calore dei Genoani ma che si è detto assai concentrato sulla gara, e con lui staff e squadra. E oggi questa gara ve la vogliamo raccontare ancora una volta in diretta testuale, con notiziario prima e dopo la gara, coi soliti contributi in tempo reale.

NOTIZIARIO

La prima notizia che salta agli occhi, guardando le distinte, è che tra le riserve non figura Centurion. Confermata la sua non presenza, ma non è ancora verificato se sia per scelta tecnica o per un problema di natura fisica. Venendo alla partita, clima tipicamente autunnale al “Ferraris” per questo 101° Genoa contro Roma. Sono 1802 i tifosi giallorossi presenti al “Ferraris”, 18859 gli accessi totali allo stadio rossoblu, con 3372 paganti e 17577 abbonati.

Benvenuta Bianca”, “benvenuta Vittoria”, “Sandrino sempre con noi” e “Massi e Fulvio con noi” gli striscioni comparsi in Nord. Presenti in tribuna i vertici dirigenziali di Genoa (Zarbano e Donatelli, ndr) e Roma; per la squadra giallorossa, in particolare, Baldissoni e Monchi. Presente anche il team manager Totti, accerchiato per gli autografi.

PRIMO TEMPO

Il Genoa attaccherà da sinistra verso destra. I rossoblu partono agguerriti, ma è la Roma al minuto 2′ a guadagnare il primo corner. Molto fischiato Perotti al primo pallone toccato. La battuta di Kolarov è insidiosissima e la palla, dopo un’incertezza della difesa genoana, sfila di poco sul fondo.

Il Genoa cerca di non dare punti di riferimento, la Roma di schiacciarlo nella sua metà campo per giocare sugli esterni e creare superiorità numerica. In questi primi cinque minuti però la difesa regge bene. Non sarà facile neppure il lavoro di marcatura da parte di Rigoni e Bertolacci nell’ostacolare Kolarov e Florenzi in fase di non possesso.

Dzeko, autore di almeno tre falli con gamba alta, è il bersaglio privilegiato dei fischi del “Ferraris” assieme al già citato Perotti. Siamo ormai oltre il 10′ di gioco ma nessuna parata è stata fatta dai due portieri, con la formazione giallorossa più propensa a mantenere il pallino del gioco. E al minuto 11′ vi è una punizione dalla zona di sinistra per il Genoa: batterà Veloso ma si concluderà in un nulla di fatto.

Al 12′ pallone pericoloso perso da Veloso, accerchiato da due giallorossi: per fortuna la ripartenza è chiusa da Laxalt. E un minuto dopo Dzeko, dopo un’azione insistita della Roma propiziata da un rimpallo tra Zukanovic ed El Shaarawy, viene murato provvidenzialmente da Izzo, che nega un gol fatto alla formazione giallorossa.

Al 14′ primo tiro in porta del Grifone, ma il piatto al volo di Rigoni finisce comodamente tra le braccia di Alisson. Al 16esimo ci prova anche Nainggolan, servito da Strootman pescata tra le linee in solitudine: neutralizza Perin senza patemi.

Al 17′ secondo corner giallorosso. Non ci sarà VAR sul presunto tocco di braccio di Laxalt sugli sviluppi dell’angolo, sul quale l’attacco giallorosso cerca di ribadire in rete con tiro al volo. Roma ancora insidiosissima, il Genoa tiene.

La Roma colleziona angoli: al 20′ arriva il terzo e il Genoa prova a ripartire in contropiede, prima venendo bloccato da un recupero di Strootman su Taarabt, poi sprecando una buona occasione con Laxalt tutto solo a centro area.

Se la Roma colleziona corner, il Genoa punizioni dalle zone laterali. Dopo 25′ minuti di gioco, la squadra di Di Francesco ha leggermente allentato la pressione e il Genoa, impreciso, sta provando a impensierire Alisson cercando di servire in profondità Taarabt o Pandev, che provano a scappare a Juan Jesu e Fazio, fino adesso insuperabili specialmente nel gioco aereo (e infatti Taarabt alla mezz’ora farà chiari cenni ai suoi compagni invitandoli a giocare rasoterra, ndr).

La Roma prova a rendersi pericolosa ricorrendo ai cross su Dzeko, sempre ingabbiato da almeno due difensori rossoblu. Prova di tenuta difensiva in questi primi 38 minuti davvero confortante, anche se davanti i contropiede possono essere capitalizzati in maniera migliore, come la ripartenza che vede Taarabt cercare di rientrare e perdere il pallone servendolo a Juan Jesus.

Al 42′ punizione da calciare in area per la Roma: Giacomelli sanziona un fallo di Rigoni su Perotti ma continua a non estrarre cartellini, mantenendo sin qui una direzione di gara ben oltre la sufficienza. L’azione offensiva romanista si spegne con un offside di Florenzi, pescato oltre la linea.

Il primo cartellino estratto è all’indirizzo di Fazio, al 43′, quando atterra Laxalt in corsa e poi va a redarguirlo invitandolo a rialzarsi. Giacomelli non apprezza e ammonisce il difensore argentino. Sugli sviluppi della punizione, Zukanovic impatta di testa ma la palla va oltre la traversa. Non ci sarà recupero: squadre negli spogliatoi sullo 0-0.

SECONDO TEMPO

Riparte la seconda frazione e dopo pochi secondi viene ammonito anche Nainggolan. Partita che riprende senza cambi di formazione. Al 48′ ci prova Pandev da centro area, ma la sua conclusione è debole e tra le braccia di Alisson. È una Roma nervosa quella che approccia al secondo tempo, trovandosi davanti un Genoa che non si risparmia mai in copertura e chiusura delle linee di passaggio.

Il Genoa potrebbe andare avanti cogliendo la difesa della Roma impreparata sul lancio lungo di Laxalt a cercare Taarabt, al 52esimo: il numero 11 rossoblu prende il tempo a Juan Jesus, che però gli recupera un metro e poco prima della conclusione riesce a recuperare la posizione e il pallone. Taarabt sarebbe stato da solo davanti alla porta di Alisson.

La formazione ospite fiuta che il Genoa preme più che nel primo tempo e Di Francesco, al 57′, sostituisce Perotti con Defrel. Esce fischiato l’ex calciatore rossoblu.

Il Genoa non rinuncia ad attaccare, sfruttando anche le disattenzioni di una Roma spesso imprecisa nel corso di tutta la gara. Una Roma che sfrutta al 59esimo un cross di Florenzi dai 40 metri, tutto solo sulla destra, e mette El Shaarawy nelle condizioni di colpire a rete con un gol piazzato di destro alle spalle di Perin. Roma in vantaggio.

Più facile essere un eroe che un cavaliere. Eroi si può essere ogni tanto, cavaliere sempre. Leo con noi” lo striscione che fa la sua comparsa in Nord dopo un’ora di gioco. Proprio mentre al 62′ esce Pandev, dentro Lapadula. Questa la prima mossa di Ballardini per cerca di riportare il Genoa in partita.

La Roma ci crede e cerca a sua volta il raddoppio: al 64′ una punizione di Kolarov impegna Perin che devia in angolo. Al 66′ secondo angolo per il Genoa e sugli sviluppi, per un presunto colpo sul volto di Lapadula, Giacomelli va a revisionare al VAR. E il fischietto decreta rigore per il Genoa: De Rossi dà uno schiaffo al numero 10 rossoblu ed espelle il capitano della Roma.

Sul dischetto andrà Lapadula: senza VAR (Mazzoleni, ndr) mai sarebbe stato concesso questo tiro dagli undici metri. E sigla la rete del pareggio chiedendo ai compagni di fargli ascoltare il boato del “Ferraris”. Prima rete di Lapadula con la maglia del Genoa.

La partita si infiamma: Juan Jesus colpisce ancora a palla lontana Lapadula con uno sgambetto e viene ammonito da Giacomelli. Si scatena una rissa in campo. Saranno 25′ minuti di fuoco al “Ferraris”.

Al 73′ ammonito Taarabt per aver ritardato la battuta di una punizione a favore dei giallorossi. Ma è il Genoa che adesso chiude la Roma nella sua metà campo. Al 74′ Veloso impatta per la terza volta con un tiro dal limite dell’area sulla schiena dei difensori avversari e non capitalizza una buona occasione per portare avanti la squadra rossoblu.

Per la Roma pronto il secondo cambio: si toglie la pettorina Gonalons, che al minuto 76′ rileva El Shaarawy, che esce a sua volta fischiato come per l’altro ex Perotti. Con l’ingresso del numero 21, la formazione giallorossa cambia anche assetto tattico e toglie un attaccante per mettere un altro centrocampista.

Mancano dieci minuti alla comunicazione del recupero e la gara ha visto calare un po’ i ritmi. La Roma ha messo Gonalons al posto di De Rossi, chiedendogli di abbassarsi per ricevere palla e avviare la manovra. Manovra che comunque stenta a dir poco dall’espulsione di De Rossi. Nel Genoa intanto viene richiamato Omeonga.

All’83esimo pericolosa punizione per la Roma con Kolarov che impatta sulla barriera rossoblu: il Genoa, in ripartenza, sbaglia la transizione e regala il pallone ai giallorossi. All’84esimo traversa di Strootman, poco prima che Omeonga rilevi Taarabt. All’86esimo ultimo cambio giallorosso: fuori Nainggolan, dentro l’ex blucerchiato Schick accolto dai fischi del “Ferraris”.

E un istante dopo Lapadula ha sui piedi l’occasione del vantaggio, ma decide di colpire di sinistro: la sfera finisce sul fondo di almeno un metro. Occasione d’oro per la formazione rossoblu, che ne avrà una seconda all’88esimo sempre con il centravanti ex Milan e Pescara: palla ancora fuori da due passi. Ma era fuorigioco. 

Nel Genoa pronto l’ultimo cambio con Cofie, mentre in campo la Roma cerca un ultimo assedio e guadagna un buon calcio piazzato all’altezza della bandierina di destra. Saranno poi cinque i minuti di recupero.

Al secondo minuto di recupero inoltrato altra punizione molto insidiosa dal vertice sinistro dell’area di rigore rossoblu: della battuta se ne incarica Kolarov. Il pallone scodellato in mezzo trova il rimpallo di Schick e sotto porta un Perin che si getta sulla sfera assieme a Izzo e un attaccante giallorosso. Per Giaomelli è fallo sul portiere. Fazio chiede rigore. Gioco che resta fermo almeno un paio di minuti.

Partita che si conclude sull’uno a uno, con un Genoa gagliardo e ben messo in campo per affrontare una squadra che, pur continuando a non perdere in trasferta da 13 turni, smette la sua rincorsa in termini di vittorie. Genoa che sale a dieci punti, Roma a 31. Da segnalare cori della Nord a favore di Ballardini, nervosismo di Izzo con Fazio. I due sono stati divisi da Florenzi e Perin.

A breve i contributi dagli spogliatoi e dalla zona mista su Buoncalcioatutti