Assieme a Mario Ponti, ex giocatore rossoblu (esordio in un Genoa-Napoli del 1983) e poi allenatore, ci avviciniamo alla prossima sfida contro l’Empoli. Ecco la presentazione della prossima avversaria del Grifone.

COME ERA ANDATA “A Marassi era finita 1-1. Genoa in vantaggio con Malinovskyi e pareggio empolese nella ripresa con Cancellieri. Non avevo visto un bel Genoa, penso che l’Empoli meritasse ampiamente il pari. La squadra toscana era ancora allenata da Andreazzoli. Adesso il tecnico è cambiato, il presidente Corsi ha affidato la panchina all’ex rossoblù Davide Nicola”.

IL SISTEMA DI GIOCO “Sono passati dal 4-3-3 di Andreazzoli al 3-5-2 di Nicola. Un sistema più difensivo, anche se Bereszynski e Cacace tendono a spingere sulle fasce. Non mi aspetto però che gli esterni si alzino troppo. Il nuovo assetto tende alla prudenza e i risultati per ora sono arrivati. Con Nicola in panchina, i toscani hanno battuto il Monza per 3-0 e hanno pareggiato a Torino contro la Juve, anche se allo Stadium per più di un’ora hanno goduto della superiorità numerica per l’espulsione di Milik”.

I PUNTI DI FORZA E I GIOCATORI DA TENERE D’OCCHIO “Il punto di forza oggi mi sembra il reparto difensivo. Si chiudono bene e sono molto attenti, specie nel trio centrale formato da Ismajli, Dawidowicz e Luperto. Tra i giocatori più temibili per me c’è Cambiaghi, uno dei giocatori che tira di più in porta nell’attuale campionato: è forte con la palla al piede e ha cambio di marcia, è difficile da contenere. Mi meraviglio come l’Atalanta, proprietaria del suo cartellino, non l’abbia ancora riportato a Bergamo. E attenzione a Zurkowski, il polacco ex Spezia, autore di una tripletta nel 3-0 contro il Monza. È un centrocampista con forti attitudini offensive che con i suoi movimenti può trasformare il 3-5-2- in un 3-4-2-1”.

I PUNTI DEBOLI “L’attacco, malgrado Cambiaghi sia forte. L’Empoli è una squadra che segna poco, questo è il problema, al di là del 3-0 contro il Monza. E la cessione di Baldanzi alla Roma ha tolto fantasia e imprevedibilità. Baldanzi avrebbe potuto mettere in difficoltà la linea difensiva del Genoa, ma si appresta a debuttare in maglia giallorossa…”.

L’ALLENATORE “Davide Nicola è una nostra vecchia conoscenza, un cuore rossoblù. Una persona seria, abituata a muoversi e a lottare nelle difficoltà. Corsi ha preso una decisione controcorrente, l’Empoli ha sempre puntato su allenatori giochisti. Con Nicola ha fatto la scelta opposta perché deve salvarsi e ha bisogno di risultati. Mi aspetto un Empoli guardingo, pronto a ripartire. Tutti sappiamo qual è il calcio di Nicola. Sarà una bella partita a scacchi tra lui e Gilardino”.


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Mario Ponti
Sono nato a Genova il 10 gennaio 1964. Ho fatto tutto il settore giovanile nel Genoa: 3 anni di primavera, esordio in serie A in Genoa -Napoli nel 1983. Poi esperienze nel Carbonia, Omegna, Casale e Mondovì in Serie C2; poi Dilettante in squadre della provincia di Genova. Un grave infortunio al ginocchio destro mi ha condizionato per tutta la carriera. Quattro operazioni. Una volta terminato di giocare ho iniziato a fare l’allenatore, prima nelle giovanili rossoblu e successivamente per 10 stagioni sulle panchine di Arenzano (il mio paese d’origine), Cogoleto, Lagaccio, Molassana e Pegliese. Infine, la sclerosi multipla è avanzata e ho dovuto abbandonare la panchina motivo per cui ho fatto per tre anni il direttore sportivo. Ora voglio fare solo lo spettatore e il tifoso. Nel 2014 la T.O mi ha premiato come tifoso rossoblu dell’anno, cosa di cui vado molto, molto orgoglioso.