Il Genoa e Ricibo è dallo scorso aprile che viaggiano a braccetto in un’iniziativa che prevede di non sprecare il cibo che viene fornito allo stadio Ferraris. Un Genoa per il sociale e per la sostenibilità, senza sprechi.

Era dello scorso marzo la notizia, che fu rilanciata all’epoca da Repubblicadi una “bella iniziativa che ha messo d’accordo Genoa e Ricibo per non fare andare sprecato il cibo avanzato allo stadio Ferraris, dalle barrette energetiche dei calciatori ai pasti freddi e caldi serviti nelle aree della tribuna e della hospitality“. Oggi questo accordo vede entrare in gioco un terzo interlocutore: Coop Liguria.

Come comunicato dal Genoa, parte l’iniziativa “Punto e a…iuto“. Di cosa si tratta? Citando la nota del club, di una “azione congiunta di responsabilità sociale d’impresa. Il protocollo prevede di sovvenzionare la rete sistemica di Ricibo, agevolando così le associazioni sul territorio che operano nella lotta alla povertà alimentare a favore dei bisognosi.

Si chiama “Punto e a…iuto” il progetto ideato da Genoa CFC e Coop Liguria. Dietro l’intento di unire le forze, l’obiettivo è facilitare la comunità locale, le fasce deboli, i nuclei famigliari con o senza rete di protezione, nell’opera di approvvigionamento di cibo e generi di prima necessità. Per ogni punto conquistato in campionato dalla squadra, Club e Coop mettono a disposizione un corrispettivo mensile a beneficio di Ricibo, da utilizzare nella catena di supermercati di riferimento e a regime scontato.

Coop Liguria e Genoa CFC lanciano contestualmente una campagna di sensibilizzazione sul tema della lotta allo spreco alimentare, ponendo l’accento anche sull’importanza del recupero e della ridistribuzione dei prodotti, per soddisfare le necessità di chi è in difficoltà. Il progetto a uso della rete Ricibo interessa decine di entità coinvolte e i servizi di volontariato che ne fanno parte. Dai pacchi alimentari, ai pasti caldi. Dagli empori alimentari, alle mense solidali. Coop Liguria con questa e altre iniziative affini e il Genoa, da mesi attivo nel recupero di risorse alimentari negli eventi allo stadio, elaboreranno poi un report per documentare i risultati raggiunti.


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