Alessandra Massa, centrocampista offensiva classe 2002 del Genoa, è tornata quest’estate in rossoblu. Come lei stessa racconta non se n’era mai andata veramente: i tre anni lontano da Genova erano in prestito. L’anno scorso, molto sfortunato sul piano degli infortuni, ha segnato l’ultima tappa prima del ritorno. Ora che si sta riprendendo dal proprio infortunio, in attesa di ricevere il via libera definitivo per tornare in gruppo, Alessandra Massa si è raccontata ai nostri microfoni.

La tua gioia per essere tornata qua?

“È una grandissima gioia tornare nella squadra della mia città, è sempre un onore vestire questi colori, anche se realmente non me ne sono mai andata. Sono però contenta di essere tornata a casa”. 

Come sta andando la preparazione? Da fuori ci sembra che stia nascendo un bel gruppo…

“C’è tanto entusiasmo, siamo contente di avere iniziato per fare una stagione piena di obiettivi. Siamo ovviamente tutte molto pronte per affrontare questo nuovo inizio. Vedo tanto entusiasmo”.

Gli allenamenti di mister Filippini sono molto intensi. Avete fatto preparazione a Chatillon, oggi (ieri, ndr) avevate doppio allenamento. Come vi trovate con mister e staff?

“Assolutamente. Oltre al mister, anche il nostro preparatore ci sta preparando alla stagione in modo ben chiaro e preciso. Stiamo facendo molto lavoro, un lavoro duro di corsa e forza. C’è tanta intensità. Io per il momento sto guardando solo da fuori, ma spero di poter tornare il prima possibile”. 

Torniamo un attimo al 20 Gennaio 2021: fai l’esordio in Coppa Italia con la Roma ed è un esordio con gol. Poi quella competizione la vincerete pure. Che emozione è stata e che esperienza è stata?

“L’esperienza alla Roma sarà sempre un onore e sarò sempre grata alla Roma per avermi dato l’opportunità. Se ripenso a quel giorno non dormo ancora oggi la notte da quanta adrenalina avevo. Mi sento solo di dire grazie alla società per avermi fatto giocare quella partita, per avermi portato in Prima Squadra e avermi fatto vivere quel momento. È stata un’esperienza oltre che bella, anche formativa. Da quell’anno in avanti è stato solo un percorso di crescita. 

E infatti dopo la Roma sono arrivate le parentesi a San Marino Academy e Chievo Verona Women. Queste esperienza cosa ti hanno lasciato in termini di esperienza?

Mi sento di dover ringraziare entrambe le società perché, come la Roma, hanno creduto in me. Infortunio a parte, penso siano state due belle stagioni, anche perché col San Marino siamo riuscite ad arrivare terze in un campionato molto difficile. La mia esperienza al Chievo, poi, è stata formativa e anche dal punto di vista umano ho trovato persone che mi hanno aiutato a crescere. Mi sento di ringraziare entrambe le società”. 

Nelle tue esperienze lontano da Genova hai provato anche nuovi ruoli? 

“Da piccola, soprattutto al Genoa, ho sempre giocato a centrocampo facendo la mezzala. Crescendo mi hanno spostato più verso l’attacco, facendo anche l’ala o l’esterno alto. Comunque non c’è un ruolo dove non mi piaccia giocare. In cosa mi sento più cresciuta in questi anni? Non credo ci sia una cosa in cui non sia cresciuta in questi tre anni fuori. Da tutti i punti di vista sono una persona e una giocatrice diversa. L’esperienza è sicuramente la cosa che mi cambiato di più”. 

Torno un attimo alla scorsa stagione, per te molto sfortunata, con due infortuni importanti. Che forza mentale ci è voluta da parte tua per superare questo momento?

“Da un lato, forse, non ho ancora realizzato quello che è successo. Per certi versi è stato tragicomico, anche perché la seconda volta mi sono rifatta male 45′ dal mio rientro, quindi è stato tutto un po’ strano. Sia la prima che la seconda volta, però, mi sono messa l’anima in pace perché il calcio è così e gli infortuni sono una cosa che può capitare sempre”. 

Avevi anche altre proposte questa estate, ma sei voluta tornare al Genoa senza esitare. Un Genoa che ti ha seguita mentre eri infortunata. Cosa ti ha spinta a scegliere proprio il Genoa?

Innanzitutto devo ringraziare lo staff medico che sia la prima sia la seconda volta mi ha seguito nell’infortunio. Sono stati veramente dei grandi. Se c’è una cosa che principalmente mi ha spinta a tornare a casa è sicuramente il progetto, e anche quello che ha messo su il nuovo direttore Marta Carissimi: dalla prima volta che abbiamo parlato era già stata molto convincente sulle idee e sul progetto che vorrebbe questa squadra compisse”.

Avete commentato nello spogliatoio il calendario che è stato sorteggiato mercoledì? Avete un inizio uguale alla Prima Squadra maschile: una gara casalinga, poi due trasferte…

“È un calendario normale, tosto. Le prime squadre che incontreremo sono difficili tanto quanto lo sarebbero state altre squadre. Non ci sono squadre più facili o più difficili. Siamo contente di quello che ci aspetterà e saremo pronte soprattutto per la prima di campionato”. 

Ultima domanda. Qual è il tuo obiettivo personale in stagione, se ce n’è uno?

“Non credo di averne. Sicuramente l’obiettivo è tornare prima possibile in campo a disposizione per la squadra. Poi sì, esistono gli obiettivi personali, ma sono più gli obiettivi di squadra quelli importanti. Speriamo di fare una bella stagione da tutti i punti di vista”.  


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