Ormai quasi finiti tutti i campionati professionistici. Atti finali di playoff in Serie B e in Lega Pro e spareggio per non retrocedere in B tra Spezia e Verona, oltre l’Under 20 azzurra di calcio che giovedì prossimo si giocherà la semifinale del Mondiale di categoria in Argentina.

Poco conosciuti i calciatori dell’Under 20 azzurra, che solo per aver battuto l’Inghilterra e la Colombia accedendo alla semifinale sono saliti agli onori della cronaca sportiva nazionale. In particolare i conosciuti: Pafundi, 17 anni dell’Udinese e già convocato da Mancini; Baldanzi titolare di 20 anni in Serie A nell’Empoli; Casadei, 20 anni, che come tanti altri giovani talenti non solo del calcio è dovuto emigrare in Inghilterra acquistato dal Chelsea dall’Inter per 15 milioni di euro senza aver mai giocato un minuto in Serie A.

Altri protagonisti nell’Under 20 che si giocano il Mondiale sono il portiere Desplanches  nato a Novara nel 2003, doppio passaporto italiano/francese. Dalle giovanili del Milan a 19 anni è passato al Vicenza e attualmente gioca in Lega Pro nel Trento come i difensori Turicchia (Under 23 Juventus) e Ghilardi (Mantova). Nella rosa di Nunziata ci sono tanti giocatori delle squadre Primavera di Serie A e B e qualche altro altro della Lega Pro

Mister Nunziata oltre gli Under 20 che traslocheranno nell’Under 21 di Nicolato dopo la fine del Mondiale argentino ha convocato altri giovani di 17 anni e 18 anni come il genoano Lipani, utilizzato parecchie volte in corso di gara in particolare nel quarto di finale contro la favorita Colombia per 40’ di gioco. Gilardino lo conosce bene dal ritiro di Tavagnacco e lo ha già fatto esordire in Serie B e dallo scorso  febbraio è stato  in pianta stabile nella rosa della Prima Squadra.

Oltre Lipani ci sono il 19enne Guarino, difensore dell’Empoli titolare in qualche gara di A, e poi Faticanti e Pisilli, entrambi diciottenni della Roma che Mourinho ha lanciato anche in Italia ed Europa. E ancora tra i centrocampisti Prati (19 anni) della Spal. Non va dimenticato il 19enne Ambrosino, attaccante del Cittadella, e neppure Francesco Esposito, classe 2005, di 17 anni. È il terzo della generazione Esposito, il più vecchio gioca nel Bari, il secondo nello Spezia, che l’Inter per volere di Inzaghi non ha voluto dare in prestito.

Il problema di questi giovani, oltre a scaldare le panchine, è spesso quello di giocare nel campionato Primavera 1 e 2 dove gli orari sono da “appassionati”. Torneo solo per procuratori, portaborse degli agenti, genitori, nonni e pochi addetti ai lavori delle squadre a cui partecipano – si spera – per la concomitanza  e sovrapposizione di orario con le squadre maggiori. Peccato che quando le società, i Presidenti, i Direttori sportivi si accorgeranno di questi giovani talenti i loro cartellini lieviteranno con molti zeri.

I talenti in Italia ci sono, bisogna avere il coraggio di farli giocare e giocarsi sempre la scusa dell’esperienza regge poco perché se nel calcio tante volte ha fatto vedere di essere una cosa molto rilevante, tante altre ha dimostrato che non serve a niente. Giovedì notte tutti davanti alla TV per vedere la semifinale del Mondiale Under 20. Senza scuse visto che c’è anche la replica su Raisport il giorno dopo

In Serie B, nel frattempo, siamo all’ultimo round dei playoff. La lotta per salire in Serie A con la terza posizione in classifica sarà tra Bari e Cagliari. Favoriti i pugliesi che giocheranno la seconda gara tra le mura amiche dopo la gara vista con il Südtirol. Dopo il vantaggio dei galletti arrivato con un calciatore altoatesino, Vinetot, fuori campo a farsi tamponare una ferita all’arcata sopraccigliare, non si è più giocato al calcio per 30′ di gioco per mancanza di palloni, anche se l’ottimo arbitro Sozza ha recuperato quasi dieci minuti. Ranieri è avvisato.

Retrocesso con Spal, Perugia e Benevento anche il Brescia con tanto di guerriglia finale da parte dei tifosi lombardi dentro e fuori lo stadio. Le squadre hanno abbandonato lo stadio sotto scorta dopo le due di notte. Il Cosenza ha meritato per la seconda volta consecutiva negli ultimi due anni di salvarsi.

Attenzione: il giorno dopo la gara Cellino il Presidente del Brescia ha tuonato. Spera di salvarsi e di essere ripescato come successe nel 2015 quando il Parma per fallimento non fu iscritto. Nel mirino c’è la Reggina in particolare che dovrà iscriversi al Campionato il 20 giugno, ma senza il via libera del Tribunale di Reggio Calabria che deve omologare il piano di ristrutturazione dei debiti presentato lo scorso aprile potrebbe essere difficile iscriversi. I calabresi dovrebbe pagare emolumenti e contributi fino al mese di maggio di calciatori e dipendenti, oltre alla fideiussione di 800mila euro da versare per saldare altre pendenze con procuratori, altre società e aziende.

Cellino pensa anche alle difficoltà della Sampdoria ad iscriversi alla B, anche dopo il passaggio di consegne tra Ferrero e Radrizzani, personaggio che il vulcanico presidente lombardo conosce bene per avergli venduto il Leeds nel 2017.

Anche la Serie C è arrivata alle semifinali per permettere alla vincitrice di accedere alla serie B come quarta squadra dopo FeralpiSalò, Reggiana e Catanzaro. Il Pescara di Zeman sfida il Foggia, il Lecco è contro il Cesena.

In stagione è stata un’altra Lega Pro, perché oltre aver venduto i diritti tv a Sky hanno offerto bene il prodotto dal punto di vista marketing e comunicazione (mancante in qualche squadra di A e di B) e come nel passato non sono stati abbandonati nel limbo paesano di città, spesso non  piccole, della Penisola.

L’esperienza fatta nel campionato di Serie C da parte di alcuni calciatori in questo calcio più genuino, fatto di corsa e contrasti, potrebbe creare le fondamenta per cimentarsi nel calcio maggiore di B e – perché no  – anche di A, dove la tecnica conta ma in alcune gare meno della corsa e della “cazzimma”.

Nei primi giorni di questo calciomercato parecchi nomi di calciatori giovani sono alla ribalta, in particolare Vasic del Padova e Dragomir, 24enne rumeno passato dall’Entella ai cretesi del Pafos, squadra ellenica, per 800mila euro (scadenza del contratto giugno 2023). Centrocampista centrale, Dragomir era già nel mirino del Genoa, così come Vasic per cui il Padova spara alto. Per entrambi questi due calciatori il prezzo del cartellino, però, è più che triplicato.

C’è anche aperto ancora l’ultimo scampolo di Serie A. Si è chiusa la 38esima giornata col oltre il Napoli vincitore da molte settimane che ha raggiunto l’obiettivo Champions assieme a Lazio, Inter e Milan. In Europa League l’Atalanta del Gasp e la Roma. Conference League per la Juventus.

Adesso il calcio italiano spera nella vittoria della Fiorentina di giovedì prossimo in Conference League contro il West Ham per avere una squadra aggiuntiva  in Europa League oltre le 7 già qualificate, come è successo alla Spagna dopo la vittoria dell’Europa League contro la Roma.

Dietro c’è il Bologna di Thiago Motta in attesa delle decisioni della UEFA sulla partecipazione della Juventus in Europa. Campionato di Serie A bello solo per la grande bellezza del Napoli, ma bilanci taroccati e sanati con una multa come è successo alla Juventus. Il calcio potrebbe uscirne peggio essendo un precedente pericoloso.

Giustizia sportiva da riformare visti i processi a carico della Vecchia Signora. Perde la Juventus patteggiando e quindi si rende colpevole delle contestazioni in sede sportiva. Perde la Giustizia del pallone da tarallucci e vino, una giustizia che le ha tolto prima 15 punti, dopo 10 per le plusvalenze, un reato minore valutato in maniera abnorme.

Giustizia sportiva che per molto meno ha cancellato dal panorama del calcio italiano il piccolo e povero Chievo per lo stesso reato di falso in bilancio.