Ci sono ancora 75 punti a disposizione del Vecchio Balordo e 18 prima della sosta invernale. Blessin vuole continuare a mantenere in piedi l’attuale classifica e migliorarla proponendo anche qualcosa di diverso dal punto di vista strategico. Importante non mancare gli episodi in attacco e in difesa e farlo giocando con concentrazione e furbizia.

Importante, poi, presentarsi al “Curi” di Perugia con un gruppo coeso, compatto, che abbia smaltito l’amaro in bocca, come tutti i Genoani, delle due prestazioni di Reggio Calabria e di Genova, contro il Como. Cercare di farlo con un’altra prestazione come nelle trasferte vinte.

A Perugia, considerato che i valori non rispecchiano la classifica, una cosa dovrà essere certa: i calciatori del Genoa non hanno reso secondo le aspettative e le qualità. Essendo giocatori di valore, tutti – dalla società al tecnico passano dai tifosi – aspettano la loro crescita.

La speranza di tutti è che Blessin e il suo staff in questa sosta abbiano aggiustato i problemi più evidenti, lavorando nella manovra negli ultimi metri e in fase d’attacco per poter creare più occasioni da gol, in particolare rispetto alle ultime due gare prima della sosta. Il Grifone per chiudere le gare deve arrivare al gol con più interpreti possibili, compresi centrocampisti e difensori, cercando di finalizzare anche i palloni inattivi da calci di punizione diretti e indiretti e da corner, ricordandosi in fase di non possesso di non lasciare spazi al contropiede umbro.

Vien da sé che per migliorare la manovra offensiva della squadra servono le corsie laterali, alzando la qualità e la frequenza dei cross dal fondo e non vedendone più telefonati dalla trequarti. Tutto ciò servirà per non giocare troppo schiacciati, vicini, e non sentire sulle spalle il fiato dei difensori avversari

Gli esterni, tra infortuni e piede invertito, hanno  fatto fatica, adesso per 6 giornate la patata bollente è nelle mani di Blessin e il suo staff con il recupero di Ilsanker: si spera possa rinverdire le parole estive di giocare con la difesa a tre, in modo che gli esterni più abili ad attaccare che a difendere siano più a loro agio e diano il loro contributo nelle due fasi di gioco. Se ci sarà anche Sturaro, anche a tempo, le strategie davanti potrebbero cambiare. La formazione come sempre a domani alle 14.

Al di là di una classifica che piange per Mister Castori e il ds Castagnini, il Perugia è in forte crescita sul piano fisico e con il Genoa vuole raccoglierne i frutti. La sosta è arrivata come il cacio sui maccheroni e Castori ha caricato la squadra di allenamenti intensi. Niente richiami atletici, ma ritmi più elevati per arrivare al topo della condizione per la sfida di domani contro il Genoa.

Castori predica compattezza e vuole che la squadra interpreti le sue idee. A Perugia i Grifoni umbri si cullano sul fatto che il Genoa e Blessin stiano vivendo una condizione tutt’altro che serena per un gioco che nelle ultime gare prima della sosta non è andato in porto e adesso soffrono le 7 lunghezze che lo dividono dal Frosinone. Anche i punti conquistati prima della sosta fortificano la speranza di un buon risultato.

Il Perugia ha fatto fatica a confrontarsi con le squadre “piccole” e quindi domani ha l’occasione per confrontarsi su un terreno più congeniale, quello degli avversari a fare la partita, per giocare negli spazi rossoblu a quarti. Il Perugia è ultimo a meno 6 dalla salvezza ma Fabrizio Castori all’inizio di ogni allenamento grida il suo pensiero: “Non ci salva a novembre”.

La difesa del Perugia ha subito 20 reti pur avendo avuto nel portiere Gori una sicurezza e il salvatore su altri gol. Contro il Modena in difesa come sostituti sono rientrati gli  emarginati di tre turni di campionato, ossia Rosi e Angella. Nessuno ha capito il perché. La difesa a tre non la toccherà il tecnico anche se ha perso Struna per stiramento muscolare. A centrocampo ha cercato ancora le soluzioni dopo che è rientrato sulla panchina degli umbri sostituendo Baldini: l’unica certezza la bacchetta del centrocampo a Bartolomei. La novità contro il Modena è stata l’ivoriano Kouan alle spalle delle due punte con un compito preciso: marcare ad uomo il play dei canarini. Sulle corsie laterali Casasola e Beghetto godono della fiducia del tecnico. In avanti le statistiche dicono che il Perugia segna con il contagocce: 9 reti in 13 gare. A Modena l’ultima prima della sosta ha ritrovato Di Carmine in gol, mentre Strizzolo, se recupererà dall’affaticamento muscolare, dovrebbe essere confermato visto che Matos è ai box dopo l’operazione per risolvere il problema di lombosciatalgia.

Il tabellino del Perugia: 2 gare vinte, una sola casalinga con l’Ascoli, poi due pareggiate al Curi (una con il Parma) e 9 perse. Quattro le sconfitte tra le mura amiche con Bari, Pisa, Südtirol e Cittadella. Venti gol subiti di cui 10 al Curi. Nove quelli realizzati, di cui 4 casalinghi. I gol subiti al Curi e in trasferta sono arrivati la maggior parte nei primi tempi, 10 complessivamente.

Tatticamente Castori ha preferito dal suo ritorno giocare con il 3-5-2, ossia il modulo basico preferito e antico per difendersi e ripartire sfruttando gli spazi, in particolare contro le squadre sulla carta più dotate. Contro il Genoa in settimana ha provato oltre il 3-5-2 anche 3-4-1-2 con l’ivoriano Kouan falso trequartista. Tante le partite giocate 11 contro 11 e gli avversari della presunta prima squadra mostravano sempre con il 4-3-1-2, il modulo che Castori si aspettava da Blessin. Oltre Struna e Matos, ai box il Perugia spera di recuperare anche l’attaccante Strizzolo che ha svolto un lavoro differenziato fino a giovedì. Pronto a sostituirlo Melchiorri o Olivieri. Anche il difensore Dell’Orco non in gruppo fino a giovedì scorso.

Sostituito il direttore di Gara Aureliano di Bologna. A dirigere al Curi ci sarà La Penna di Roma. Non cambiati assistenti e VAR:  primo assistente Meli di Parma, secondo assistente Di Monte (Chieti), quarto uomo Giua (Olbia), VAR Nasca (Bari), arbitro VMO. AVAR Muto (Torre Annunziata), assistente VMO.

La Penna è nato a Roma nel 1983. Iniziata a carriera arbitrale nel 2000. Arbitra la prima gara in Serie A nel 2013. Vicino al ruolo di arbitro internazionale nell’agosto 2021 è stato accusato dalla Procura Federale dell’Aia nell’indagine assieme a dei colleghi per rimborsi spese alterati. Dopo 13 mesi di squalifica è rientrato nei ranghi il 9 maggio 2022 terminata la squalifica è tornato in campo con le funzioni di quarto uomo in una gara tra Genoa e Bologna.

La Penna vanta 50 direzioni in Serie A, 113 in Serie B. In stagione una gara in Serie A, due in Serie B, una in Coppa Italia. Con il Perugia 6 partite (4 sconfitte e 2 pareggi). Con il Genoa tre gare.