Alla vigilia dell’importante sfida di domani tra Genoa e Brescia, il tecnico delle Rondinelle, Josep Clotet, ha presentato la partita in conferenza stampa: “Bisogna pensare che l’avversario ha i suoi vantaggi e noi abbiamo i nostri. Il nostro vantaggio è un po’ più piccolo, ma dobbiamo mettere la partita in quello che è importante per noi. E’ una squadra con qualità, presenza fisica e intensità. E’ una squadra di un livello veramente superiore rispetto a tutta la lega. Noi dobbiamo essere forti e limitare gli errori ed essere cattivi nelle situazioni di vantaggio che abbiamo e in cui abbiamo la possibilità di andare a segnare. Noi dobbiamo stare al nostro massimo e aspettare che l’avversario non sfrutti gli episodi. Io sono fiducioso di fare una buona partita perché anche il calciatore sa che è una squadra difficile da battere, adesso anche capolista, e noi dobbiamo essere bravi per andare a giocare contro di loro“.

Giocare davanti a più di 25mila spettatori contro la capolista è una motivazione in più per i calciatori?

Tutti sono molto motivati di giocare contro il Genoa. Prima di Bari non pensavo che tanti tifosi allo stadio potessero influenzare il nostro modo di giocare, ma ora non lo so. Siamo giovani e questo possa essere influente. Il mio messaggio alla squadra è quello di concentrarsi ognuno a fare il suo ruolo e a fare bene. Non voglio che si pensi che sia un occasione per imparare, noi dobbiamo andare e lottare, facendo un passo piccolo o grande. Voglio vedere la reazione della squadra dopo aver giocato in un campo come Bari, tornare  domani a fare una partita così con tanti tifosi”.

Il Genoa è l’unica squadra tra le retrocesse che ha mantenuto lo stesso allenatore della passata stagione. Quanto è importante questa continuità?

Io penso che il Genoa ha saputo fare una pianificazione e questo ha dato la possibilità a questo allenatore che è arrivato a metà della scorsa stagione di continuare a lavorare. Questo è molto positivo e infatti vedi che è una squadra pronta, fin dall’inizio. Non è facile vincere le partite, ma si vede che esiste questa continuità nel lavoro. In questa lega loro possono fare di più di quello che hanno fatto la passata stagione in Serie A. Possono dimostrare di essere una squadra propositiva, che va all’attacco e che non lotta per fare una salvezza, ma per un obiettivo importante. La squadra deve quindi cambiare e l’allenatore deve cambiare, ma lui prende la base dell’anno precedente, come i calciatori e il calcio italiano. Questo penso sia un vantaggio per loro, rispetto alle altre. Ogni società prende la sua scelta pensando di ripartire per ogni obiettivo diverso. Se conosco Blessin? Si, l’ho seguito e mi era interessato quando era arrivato qui lo scorso anno e ho visto qualche partita sua di quando allenava in Belgio. Lui ha fatto un percorso con i giovani nella sua carriera, ha fatto l’Under 17, l’Under 19 e dopo è andato a fare il suo esordio da professionista in Belgio. Mi ha incuriosito e vedo in lui anche questa scuola tedesca, di voler giocare con intensità, con il pressing. Ho visto l’anno scorso come adattava la sua filosofia alla situazione che aveva e mi piaceva vedere qualche partita di Serie A”.

Blessin solitamente gioca con il 4-2-3-1. Hai pensato a qualcosa di diverso per domani?

Sì, io il 4-2-3-1 lo intendo come una variante del 4-3-3. Loro giocano con Coda e Aramu nella posizione di trequartista, che però a volte si inserisce come attaccante e il modulo diventa quasi un 4-4-2. Lui fa una variazione, che in Italia non si faceva molto ma che in Inghilterra è abituale, e fa venire gli esterni dentro e alza i terzini. Noi abbiamo lavorato per difendere questo, l’inserimento da fuori e da dentro, per non lasciare spazio e superiorità numerica. Lì il Genoa fa valere la sua qualità perché crea questa situazione. E dopo hanno un giocatore importante in area di rigore e che li aiuta ad un livello altissimo ed è li che fanno valere la loro qualità. Li conosciamo e aggiusteremo qualcosa nella nostra idea. Se fare risultato in questa partita può svoltare la stagione? Sì, questa è una partita difficile per la forza del Genoa e per l’ambiente che hanno, ma nel calcio non si sa mai. Noi sappiamo che dobbiamo avere la voglia di fare bene. E’ importante per la squadra avere questa motivazione e giocare contro la capolista“.


Un pensiero fisso

 


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