Ternana-Genoa: che partita sarà?

La Ternana è tosta, ha in organico elementi buoni di categoria e qualcun altro che potrebbe competere in Serie A, per esempio Donnarumma, l’attaccante, che potrebbe quantomeno figurare da terza punta in tante squadre della massima divisione. Per esempio, se fossi stato alla Samp, tra Torregrossa e Donnarumma, a suo tempo avrei preso quest’ultimo e non il primo.

Come giocano i rossoverdi umbri

Il sistema è il 4-3-2-1. I trequartisti sono Partipilo e Palumbo, due ottimi fantasisti: giocano a piede invertito e possono mettere in difficoltà il Genoa. La squadra mi sembra più portata all’offesa che alla difesa, difendono poco di reparto e molto singolarmente. Sono forti ma vulnerabili. Per esempio, il portiere Iannarelli alterna parate incredibili e topiche vistose.

L’allenatore è Cristiano Lucarelli, ex bomber del Livorno, del Torino e di tante altre squadre.
Un tecnico ad hoc per Terni, una piazza sanguigna, di carattere. Il mister piace ai tifosi per la sua passionalità livornese. E poi a Terni hanno una struttura societaria forte, possono fare bene, gareggiare per la promozione.

Altri elementi da tenere d’occhio?

A parte l’ottimo livello reparto offensivo, a centrocampo segnalo Di Tacchio, ex della Salernitana, giocatore di quantità molto bravo negli inserimenti. Poi ci sono due ex genoani, Cassata, che dovrebbe giocare come al solito in mezzo, e Favilli, il centravanti, che dovrebbe sedere in panchina. Favilli come sempre soffre di problemi fisici, ma la porta la vede.

In conclusione?

Sarà una partita difficile, però uscire imbattuti da Terni avrebbe un bel significato. Il Genoa con la rosa che ha deve sempre puntare alla vittoria, però in Serie B ci sta che ogni tanto si pareggi, specie su un campo difficile come il Liberati. Pareggiare domani e poi battere il Brescia a Marassi andrebbe benissimo. Al Genoa più che altro mancano i punti in casa.

Come hai visto il Genoa contro il Cosenza in campionato e contro la Spal in Coppa Italia?

Contro il Cosenza ho apprezzato un Genoa solido, non c’è stata partita neppure con l’uomo in meno. La qualità la dà Gudmundsson, per adesso, perché stiamo ancora aspettando Aramu, che non è ancora quello di Venezia. E poi penso che si dovrà cercare di incastrare Badelj, Strootman e Frendrup. I primi due sono un lusso per la Serie B, Frendrup è indispensabile. Bisognerà far coesistere questi tre fondamentali interpreti di centrocampo. Contro la Spal in Coppa Italia non è stato concesso quasi nulla agli avversari, però non si è segnato in base a quello che si è creato. Si devono realizzare più gol. Se vogliamo spaccare il capello in quattro, possiamo dire che a sinistra secondo me Pajac non è del tutto convincente, per esempio contro la Spal mi è piaciuto di più Czyborra nello spezzone che Blessin gli ha concesso. L’allenatore ha recuperato anche Touré, ho visto un ragazzo che ha riacquistato fiducia e questa cosa al tecnico va riconosciuta.

Articolo precedenteTernana-Genoa, i precedenti: sarà sfida numero 14 allo stadio “Liberati”
Articolo successivoRassegna Stampa del 22 Ottobre, le probabili formazioni di Ternana-Genoa
Mario Ponti
Sono nato a Genova il 10 gennaio 1964. Ho fatto tutto il settore giovanile nel Genoa: 3 anni di primavera, esordio in serie A in Genoa -Napoli nel 1983. Poi esperienze nel Carbonia, Omegna, Casale e Mondovì in Serie C2; poi Dilettante in squadre della provincia di Genova. Un grave infortunio al ginocchio destro mi ha condizionato per tutta la carriera. Quattro operazioni. Una volta terminato di giocare ho iniziato a fare l’allenatore, prima nelle giovanili rossoblu e successivamente per 10 stagioni sulle panchine di Arenzano (il mio paese d’origine), Cogoleto, Lagaccio, Molassana e Pegliese. Infine, la sclerosi multipla è avanzata e ho dovuto abbandonare la panchina motivo per cui ho fatto per tre anni il direttore sportivo. Ora voglio fare solo lo spettatore e il tifoso. Nel 2014 la T.O mi ha premiato come tifoso rossoblu dell’anno, cosa di cui vado molto, molto orgoglioso.