Alla stagione sportivamente drammatica del Genoa si aggiunge anche la retrocessone della formazione Primavera certificata dalla sconfitta incassata questo pomeriggio in Campania. Dopo il pareggio per 2-2 a Begato, ai rossoblu servivano un successo oppure un pareggio dal 2-2 in su per giocarsela almeno ai tempi supplementari.

Il Genoa, che comanda per larghissimi tratti della prima frazione, crea la maggiore occasione al 18′ di gioco con Buksa, il quale in area di rigore calcia col destro e spedisce di poco largo. Nel finale di tempo, invece, la maggiore chance dei padroni di casa fino a quel momento rannicchiati a difesa dello 0-0 che varrebbe la salvezza nella loro metà campo: è Pesce a fallire un vero e proprio rigore in movimento.

La ripresa parte senza cambi e al 50′ l’occasione fallita da Gjini è clamorosa: tutto solo a tu per tu con Idasiak, col fondamentale che maggiormente lo caratterizza, ossia il colpo di testa, spedisce largo. E nella peggiore delle massime, quella che dice gol sbagliato, gol subito, al 54′ la sblocca Saco di testa su sviluppi di calcio di punizione.

L’ultima mezz’ora sarà un continuo attacco per il Genoa chiamato a ribaltare il risultato perché l’uno a uno assicurerebbe la salvezza ai padroni di casa. Stanchezza e minore lucidità cominciano a farsi sentire per il grande calcio avvertito all’Arena di Cercola, dove sono quasi 30 i gradi percepiti.

Al Genoa, però, continua a mancare qualcosa sul piano realizzativo: arriva sino agli ultimi metri faticando terribilmente a calciare verso la porta avversaria. Al 65′ altro momento chiave della gara: arriva un calcio di rigore per il Napoli per un presunto tocco di mano di Gjini in area rossoblu nel tentativo di sventare un cross proveniente dalla destra. Per l’arbitro Angelucci, forse condizionato anche dai tifosi sugli spalti e dal delegazione di ultras partenopei presente, è tiro dagli undici metri. Ambrosino, entrato un quarto d’ora prima, deposita alle spalle di Corci per il 2-0.

I rossoblu adesso avrebbero bisogno di segnare due gol, perché il due a due potrebbe invece proiettare la gara ai tempi supplementari. Mister Chiappino si gioca un’altra carta offensiva, quella di Accornero, in campo per gli ultimi venti minuti. Proprio Accornero al 75′ impegna Idasiak centralmente col sinistro e Buksa non riesce ad avventarsi sulla ribattuta. I rossoblu assediano l’area partenopea e al 78′ Idasiak salva due volte su Bamba.

Negli ultimi dieci minuti spazio anche per Losomba e Dellepiane al posto di Macca e Marcandalli per dare ulteriore spinta sulle fasce. Al 90′ il Genoa usufruirà di un calcio di rigore conquistato da Boci, toccato dal portiere azzurro Idasiak. Della battuta se ne incarica Besaggio che però fallisce neutralizzato da un grande intervento di Idasiak. E dopo cinque minuti di recupero il verdetto del campo è la discesa rossoblu in Primavera 2.


LE FORMAZIONI UFFICIALI 

NAPOLI (3-5-1-1): Idasiak; Barba, Costanzo, Hysaj; D’Agostino, Saco, Spavone, Iaccarino, Acampa; Vergara; Pesce. A disposizione: Boffelli, Gioielli, Nosegbe, Di Dona, Marranzino, Pontillo, Marchisano, Giannino, Mercurio. Allenatore: Nicolò Frustalupi.

GENOA (4-3-3): Corci; Marcandalli, Gjini, Calvani, Parodi; Macca, Sadiku, Besaggio; Ambrosini, Buksa, Sahli. A disposizione: Ascioti, Dellepiane, Baci, Cenci, Biaggi, Colcano, Ghigliotti, Bamba, Bornosuzov, Vassallo, Accornero, Losomba. Allenatore: Luca Chiappino.


Genoa, le parole di Josh Wander ai canali ufficiali – VIDEO