Il Genoa Under 17 di mister Konko ha perso in casa con la Fiorentina, abbandonando il sogno di arrivare alle finali scudetto. Al termine del match Luca Lipani, capitano dei rossoblu e della Nazionale italiana, ha parlato ai nostri microfoni:

E’ dura raccontare questa partita: avete preso un tiro e tre gol…

E’ dura perché c’è rammarico e potevamo andare avanti. La differenza è stata quella: loro hanno fatto un tiro e tre gol, mentre noi per fare due gol abbiamo tirato venti volte in porte, non essendo tanto cattivi sotto porta. E quello in una partita fa la differenza“.

La differenza la fanno questi gol, però la Fiorentina è la vostra bestia nera.

La prestazione c’è stata da parte di tutta la squadra, eravamo intensi. Però sì, è la seconda sconfitta in tre partite in stagione e fa male anche perché erano i playoff e volevamo andarci a giocare le finali a giugno“.

Oltre al capitano del Genoa Under 17 sei anche il capitano della Nazionale italiana, per la quale hai segnato anche nell’ultima partita. Devo farti i complimenti perché è sicuramente una bella soddisfazione. E ti sarà modo anche di proseguire la stagione.

“(ride, ndr) E’ sicuramente un motivo di orgoglio e di responsabilità. Ora dovremo partire martedì per Roma e poi andremo in Israele per giocare l’Europeo Under 17“.

A febbraio eravate primi in classifica: da lì cosa è successo?

Non siamo stati magari connessi tutta la stagione sul focus di arrivare primi, abbiamo avuto assenze, infortuni, espulsioni e li abbiamo pagati. Oggi però dovevamo vincere e abbiamo tra virgolette fallito“.

Sia al derby che oggi avete tirato un sacco di volte. Poi contro la Sampdoria avete perso al novantaduesimo.

Anche nel derby del ritorno è mancata un po’ di cattiveria in area. Abbiamo sbagliato tre o quattro occasioni clamorose in area e poi abbiamo subito gol all’ultimo minuto e anche li abbiamo perso. Cosa intendo per cattiveria? La voglia di fare gol, di incidere sulla partita, sul risultato positivamente. E’ un aspetto sul quale dobbiamo crescere tutti, non solo i due ragazzi che giocano davanti, ma tutta la squadra. Dobbiamo essere più vogliosi di vincere e di andare avanti“.

Ieri nella partita di Champions è entrato un 2003, quindi vuol dire che gli allenatori vedono tutti voi giovani.

Ci vedono. Ovviamente la nostra intenzione è quella di arrivare a fare i calciatori professionisti e ovviamente passiamo da giocare qua con l’Under 17 per poi farci vedere dagli allenatori delle prime squadre e arrivare ad essere dei calciatori di Serie A“.


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